Piccoli viziosi standard da Helsinki a Roma in giù

Di Sanna Marin, la capessa del governo finlandese difesa a spada tratta dai media progressisti quando è stata colta e ripresa mentre balla da discotecara consumata in una festa in cui qualcuno parla di “farina”, ossia di cocaina, si scopre che è una favorita del World Economic Forum.

Io sono rimasto colpito da un’altra cosa: come essa sia identica alle giovani italiane discotecare, e ai loro giovani maschi discotecari, che ne so, ad una Chiara Ferragni a un Fedez, un Di Maio o Salvini. Colpisce la perizia, l’abbandono e la convinzione con cui la governante di Helsinki esegue i movimenti pelvici che imitano ed evocano il coito – “trasgressiva”? lei crede di esserlo, ma ciò che impressiona è quanto la sua trasgressività sia “standard”, conforme ne varietur al modello vigente in tutte le discoteche a Milano, a Roma, a Madrid o a Parigi. Il carattere principale dei nostri giovani è essere “standard” anche nella supposta perversione: ripetitiva e conforme, e assolutamente conformista rispetto a come la vuole il Potere.

Il potere la vuole liberata da identità etniche, nazionali e culture storiche, e la nostra gioventu tutta uguale a se stessa da Helsinki a Napoli, tripudia nel ballo da disco, sradicata come si deve per entrare nella “civiltà europea”, nella UE concepita come “un contenitore invitato a svuotarsi di ogni contenuto per lasciare spazio all’Altro”.

Il risultato è la diffusione in tutta Europa, di quella “global middle class” che Costanzo Preve vedeva “caratterizzata dalla facilità di viaggiare, dall’inglese turistico, dall’uso moderato delle droghe, dal controllo delle nascite, di un multiculturalismo senza vera curiosità intellettuale, e infine di un approccio generale alla filosofia che ne fa una “terapia” psicologica di gruppo e una ginnastica di relativismo comunicazionale, in cui il faticoso dialogo socratico diventa il chiacchiericcio di persone semicolte”.

Senza cultura (che non può essere che storica e nazionale), leggera e nichilista da discoteca, questa massa può compiere senza esitare atti di vandalismo – come appunto ha fatto Sanna Marin facendo aderire la Finlandia alla NATO, cancellando la neutralità del suo paese, frutto di sofferte condizioni storiche. Ma Di Maio che accetta di essere candidato nel PD, o Salvini che adotta la parola “Credo” – così impegnativa, così pesante di senso – per la sua propaganda, non hanno fatto meglio. I giovani non possiamo più chiamarli “nostri” : sono i Vandali della Discoteca, che distruggono senza saperlo istituzioni che sono costate sangue e pensiero agli antenati.

Il punto è che i Vandali della Discoteca, essendo conformi e conformisti, sono massimamente intolleranti: una volta al potere, diventano una oligarchia “la cui caratteristica è di farsi passare – e credersi – detentrice di una conoscenza superiore e universalmente valida, atta a legittimare quella che considera una razionalizzazione altamente necessaria della società”. La conoscenza “superiore e universalmente valida” è quella che ricevono dal Forum di Davos, e di cui si fanno i guardiani. I Vandali paneuropei diventano tutori dell’Ordine, e in cui aggiungono un sovrappiù di odio che loro chiamano “intellettuale”. Assolutamente spietati:

L’ex-giudice della Procura per i minori, Simonetta Matone, candidata da Salvini al senato: “Odio i no-vax, ho un rifiuto intellettuale per loro”

odio-intellettuale

Giusto per scrupolo, aggiungo un twitter che riguarda il demiurgo ebreo che ritiene superflua “la stragrande maggioranza” degli uomini e procede alla riduzione, vero Vandalo Totale: secondo questo tweet sarebbe un gay e sarebbe stato sverginato da Schwab. Questa è troppo grossa, e invito a considerarla una fake news.