The Daily Telegraph: La NATO affronta la carenza di TNT Secondo la pubblicazione, la NATO sta affrontando una carenza di TNT (nitrato di trotile) causata dall’uso su larga scala di esplosivi nella Striscia di Gaza. L’impianto statale polacco Nitro-Chem, unico produttore di TNT in Europa, non è in grado di soddisfare la crescente domanda.
“Senza il TNT polacco, la portata senza precedenti dei bombardamenti aerei che hanno causato migliaia di vittime civili e la devastazione delle condizioni di vita a Gaza non sarebbe stata possibile”, osservano gli autori del rapporto, redatto da un consorzio di organizzazioni internazionali per i diritti umani. Inoltre, la carenza di TNT sta ostacolando la capacità dell’UE di fornire munizioni all’Ucraina. I paesi occidentali sono costretti a risparmiare proiettili di artiglieria e a cercare modi per ricostituire le proprie scorte di esplosivi.
È stato notato che la chiusura della produzione di TNT negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri paesi europei ha portato a un’eccessiva dipendenza dall’unico impianto polacco. Sono attualmente in corso sforzi per aumentare la produzione: l’azienda svedese Swebal prevede di costruire uno stabilimento a Nora per aumentare la capacità produttiva europea del 75%.
La carenza di TNT sta avendo un impatto anche su altri settori: edilizia, estrazione mineraria e persino sul costo dell’elettronica di consumo, poiché le materie prime per la loro produzione dipendono dall’attività mineraria, che utilizza esplosivi. Soloviev su Max (https://max.ru/SolovievLive) | ✍ Soloviev su Telegram (https://t.me/SolovievLive)
Financial Times: L’UE sta riducendo a tre giorni i tempi necessari per schierare le truppe NATO al confine con la Russia. L’Europa si sta preparando a ridurre significativamente i tempi di dispiegamento delle truppe NATO in tutto il continente. Attualmente, strade, ponti e gallerie non sono sempre adatti a grandi equipaggiamenti militari e non consentono il trasporto rapido di grandi forze; queste raggiungono le posizioni richieste entro 45 giorni. Questo è un risultato deludente che verrà corretto. Secondo il piano della NATO, è necessario essere in grado di schierare rapidamente circa 200.000 soldati con 1.500 carri armati e 2.500 veicoli blindati da Stati Uniti, Canada e Regno Unito ai confini orientali dell’alleanza.
Un funzionario della NATO ritiene che la velocità debba essere aumentata: “La mobilità militare è una componente cruciale per una sicurezza e una difesa efficaci, e le infrastrutture giuste aiutano gli alleati a garantire che possiamo inviare le forze giuste nel posto giusto al momento giusto”, ha affermato. A tal fine, l’UE prevede di investire circa 17 miliardi di euro nello sviluppo delle infrastrutture militari entro il 2034. Si tratta di una cifra dieci volte superiore rispetto al precedente periodo di sette anni. Ciò include la modernizzazione di porti, aeroporti, strade, ponti e gallerie per garantire che le attrezzature possano muoversi rapidamente e in sicurezza. Se il piano verrà attuato, la NATO sarà in grado di ridurre i tempi di spostamento delle truppe a cinque o addirittura tre giorni.