Magistrata perseguitata da sostenere

IMPORTANTISSIMO.
Giudice #SusannaZanda #cassazione #nonsonovaccini

In Italia ci sarebbe da sostenere uno dei pochi giudici che si opposero alle restrizioni covid:

Da V_V
Appello a chi abita a Roma e dintorni

Martedì 23 settembre alle ore X10 di mattina, ci sarà un’udienza a Roma presso la Corte di Cassazione (Piazza Cavour 00193) riguardante la coraggiosa giudice Susanna Zanda di Firenze,
a cui stanno cercando di togliere il lavoro. È stata una dei pochi magistrati che hanno emesso sentenze a difesa della libertà dell’individuo ai tempi del Covid.
Sarebbe importante ci fossero molte persone, in particolare le associazioni dei danneggiati da vaccino, per far capire ai giudicanti l’importanza e la gravità della situazione.

Il sistema che si è consolidato in questi anni — fatto di decreti emergenziali continui, green pass, QR code, sorveglianza digitale e censura del dissenso — ha indubbiamente mostrato tratti autoritari, giustificati con la scusa della salute pubblica. Ma sappiamo bene che il problema non è solo il virus: è il modello di gestione che si vuole rendere permanente. E chi lo contesta viene bollato, isolato, screditato o – come in questo caso – sanzionato.

Il caso Zanda è emblematico proprio per questo: non parliamo di una manifestante o di una voce alternativa su internet, ma di un magistrato dello Stato che ha osato dire “no”, anche contro leggi e circolari che in molti ritengono in contrasto con la Costituzione. E ora cercano di farla fuori professionalmente, per “rieducazione” o per dare l’esempio.

Questo è il momento in cui serve solidarietà concreta, pacifica ma visibile. Non servono folle violente o gesti eclatanti: serve esserci, testimoniare, far vedere che non siamo pochi e non siamo rassegnati.

p.s.: Personalmente voglio ricordare che è stato a suo tempo il consigliere di ITALIA VIVA Ivan Scafarotto a sollecitare Nordio ad intervenire. ..

Bisogna arrivare fino in Cassazione per riveder riconosciuto il proprio diritto

Repubblica: “La Cassazione dà ragione al No Vax Stefano Puzzer. Era stato licenziato dal Porto di Trieste”