I genocidi ammazzeranno anche loro?

Ogni singolo prete e ogni suora degli ordini cattolici e ortodossi hanno annunciato la loro decisione di rifiutarsi di lasciare la città di Gaza, disobbedendo all’ordine di sgombero dei terroristi israeliani per occupare la città.

Il cardinale Pizzaballa “non ce ne andremo”.

pizzaballail cardinale Pierbattista Pizzaballa, e quello dei greco ortodossi, Teofilo III, annunciano in una nota congiunta che non lasceranno Gaza dopo la decisione di Israele di occupare la Striscia.

Unità della Chiesa…

Il cardinale Pizzaballa “non ce ne andremo”

“NOI NON ANDIAMO DA NESSUNA PARTE!” Con queste parole forti e luminose, Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, ha dato voce a una Chiesa che non fugge, non si piega, non si nasconde.

Una Chiesa che rimane, accanto a chi soffre, senza distinzioni di etnia, religione o schieramento. In un tempo in cui troppi alzano muri e dividono l’umanità in “noi” e “loro”, questo servo di Dio sceglie di abitare il dolore, di testimoniare la speranza e di restare accanto agli ultimi, qualunque sia il nome del loro Dio. Pizzaballa non è solo una guida spirituale. È una voce profetica, che denuncia l’ingiustizia senza cedere all’odio, che chiede pace senza dimenticare la verità, che tende la mano dove altri stringono il pugno.

In mezzo al rumore delle armi e alle logiche di potere, la sua presenza è un atto di resistenza evangelica: rimanere, condividere, custodire la dignità di ogni essere umano. Cristiano con i cristiani. Fratello con tutti.  Uomini che non cercano riflettori, ma camminano nel buio portando una luce che non abbaglia — ma illumina. – Karim Nasir Via Vittorio Fontana

E papa Leone zitto…

Ub amico mi fa notare “la sua posizione pilatesca (ai limiti della collusione) sullo sterminio in atto a Gaza: tale posizione di sostanziale copertura ai crimini del sionismo è qualcosa di assai grave per un presunto pontefice massimo, atteso che i programmi di Netanyahu (e dei demoni che lo ispirano) non si limitano a prevedere la cacciata dei nativi palestinesi da quelle terre ma puntano altresì ad estirpare le radici cristiane finanche dalla terra in cui nacque Gesù Cristo.

Anche nel conflitto in Donbass, abbiamo un papa che ci chiede di pregare solamente per le vittime civili ucraine, dimenticandosi completamente di citare il sistematico attacco genocida messo in atto dalla giunta nazionalista di Kiev contro i civili russofoni del Donbass, in atto almeno dal 2014 (bene fa, pertanto, Vladimir Putin a rifiutare il Vaticano come luogo neutrale per degli ipotetici negoziati di pace, ben sapendo che si tratterebbe di giocare a casa del nemico e non certo in campo neutro).

Bergoglio aveva agito quale agente destabilizzatore della Chiesa sul terreno più squisitamente spirituale, tuttavia sul terreno geopolitico non rispondeva completamente ai diktat dek deepp state : vedi le sue posizioni ragionevolmente moderate verso la Russia nonché a sostegno del popolo palestinese (posizioni più equilibrate di quelle assunte dal suo attuale successore ed in linea con la secolare tradizione diplomatica dei gesuiti).

Giuseppe Angiuli

Ricordiamoci sempre:

Prevost, il giorno stesso dell’elezione, ha inviato un messaggio all’American Jewish Committee. Svolta dopo le tensioni nel pontificato di Francesco. Domenica ci sarà il presidente israeliano Herzog

Papa Leone, lettera agli ebrei: «Rafforziamo il dialogo». Svolta dopo le tensioni nel pontificato di Francesco
ilmessaggero.it
Papa Leone, lettera agli ebrei: «Rafforziamo il dialogo». Svolta dopo le tensioni nel pontificato di Francesco
insomma come Pontefice ha fatto atto di sottomissione della Chiesa  ai giudei genocidi