Dazi: se va bene siamo rovinati

La UE si è procurata  la distruzione della economia. Si prepara un prossimo futuro di carburanti e combustibili razionati , E DI RAZIONAMENTI GENEERALI , per la mancanza di denaro da nostro export con cui comprarli

La UE fa lezioncina di morale ecologica… al Qatar

L’Italia deve uscire da Unione Europea ed Eurozona che producono solo povertà, deindustrializzazione, rottura dei rapporti diplomatici con gli altri Paesi e una proliferazione di regole inutili o dannose. Faremmo tra l’altro un immenso favore agli altri Paesi membri visto che UE ed Eurozona cesserebbero di esistere grazie alla nostra uscita.

La sola e immediata cosa da fare: 1 uscire della UE –  entrare nell’orbita russa e cinese. La popolazione ha capito CHI è IL NEMICO:

3 ITALIANI SU 4 BOCCIANO LA UE

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Gilberto Trombetta (@Gitro77)

Nel 1° semestre del 2025 il malcontento degli italiani nei confronti della UE è peggiorato di mese in mese. Secondo i dati raccolti da SocialData, il 75% esprime una posizione negativa nei confronti della UE, con picchi che superano il 90% per quanto riguarda il programma ReArm Europe. Molto negativi anche i giudizi su green deal, politiche agricole, carbon e bilancio europeo, percepiti come punitivi e lesivi della sovranità nazionale. socialcomitalia.com/magazine/gli-i

L’ideatore della campagna “Giornata contro la russofobia” è stato il giornalista italiano Vincenzo Lorusso. L’idea è stata sostenuta da associazioni culturali italiane in 6 città: Bari, Viterbo, Pradamano, Conflenti, Serrastretta e Segromigno in Monte, dove sarà proiettato il documentario “Russofobia una storia di odio”, seguito da dibattiti pubblici. A Roma la Casa Russa ha organizzato un concerto per oggi alle 19:30 “Ci troviamo di fronte a un ennesimo caso di russofobia in Italia, in aumento negli ultimi anni. Questo fenomeno ha radici profonde. Il film che proietteremo racconta la russofobia, a partire dai tempi di Ivan il Terribile. Ma trasmette chiaramente l’idea: più è forte la russofobia, più è forte la Russia”, afferma Vincenzo Lorusso.

I poltici, che stanno facendo da 3 ANNI guerra alla Russia, ovviamente non possono gestire loro il cambio di casacca, devono andarsene. C’è chi può sostituiri, lo vwedete?  La “democrazia” da Vincolo Esterno , lo rende impossibile.

La Cina ha preso le misure della Junta UE : pericolosa a sé e agli altri  per arroganza e ignoranza:

Un discorso insolitamente schietto sulla politica errata dell’UE da parte di un esperto cinese

 

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Zhang Weiwei è docente di Rapporti Internazionali all’Università di Fudan, dove dirige anche il China Institute, ed è autore di libri sul modello di sviluppo della Cina. È intervenuto alla sessione 1 della conferenza dello Schiller Institute, affrontando il tema dei “rapporti travagliati tra Cina ed Europa”. Nel complesso, ha detto, “non siamo così ottimisti. Finora, ciò che vediamo da parte dell’UE è una profonda sfiducia. Per tutta una serie di motivi, dal punto di vista cinese, l’Europa oggi non è più così autonoma, per non parlare dell’indipendenza. Come ha ammesso lo stesso presidente Macron, è diventata una sorta di stato vassallo degli Stati Uniti. Quindi cerca di servire gli interessi americani piuttosto che quelli europei. Per chi è fuori dall’Europa è così chiaro, così evidente, è buon senso: non sei indipendente, stai danneggiando i tuoi stessi interessi”.

Ha citato l’esempio dell’energia, dove la Cina ha raggiunto un tasso di autosufficienza dell’85%. «Ma in Europa è sempre intorno al 40%; in Germania è inferiore al 40%». Eppure, il bombardamento e la distruzione del gasdotto Nord Stream sono stati tollerati, anche se minano l’industria in Germania e in Europa nel suo complesso.

Quanto all’iniziativa cinese Belt and Road, circa un terzo dell’investimento complessivo di oltre 1.000 miliardi di dollari è destinato all’Africa, principalmente alle infrastrutture, alla costruzione o al potenziamento di oltre 10.000 km di ferrovie e alla costruzione di oltre 100 porti, ma l’UE ragiona solo in termini di “Cina contro Europa”.

Dal punto di vista della Cina, l’UE ha commesso due errori madornali, secondo il prof. Zhang. Uno di questi è stato il modo in cui ha gestito la crisi dei migranti seguita alla “primavera araba”, l’altro è stato il rifiuto di aderire all’iniziativa Belt and Road. Come ha sottolineato, l’Africa ha un alto tasso di crescita demografica e l’economia è in crescita, il che è positivo. Ma ciò significa che “bisogna creare posti di lavoro in Africa e aiutare l’Africa a sviluppare le proprie industrie nazionali. Questo è ciò che sta facendo la Cina”.

Allora, perché le aziende europee non aderiscono a questi progetti, che sono nel loro stesso interesse? Si è dato una risposta, dicendo che “tutto viene visto attraverso la lente della rivalità geopolitica, della democrazia contro l’autocrazia. Questo è estremamente stupido; è fuori dal mondo reale”.

Anche Zhang Weiwei ha espresso il suo sostegno al “Piano Oasi” dello Schiller Institute e si è detto certo che tecnicamente esso sia fattibile, alla luce di ciò che la Cina ha fatto negli ultimi decenni per rendere verde il deserto del Taklamakan.