Da milanese dico:

Come mai adesso “di sinistra” il progetto di Sala di far venire i miliardari ad abitare a Milano? E’ un cedimento beota e provinciale alla plutocrazia imperante e alla sua idea è la “sinistra LGBT”. La sinistra ricca e provinciale che abita nella ZTL: è il tradimento più radicale della identità e della natura storica di Milano.

Essa non ha mai voluto atteggiarsi a città di miliardari. Città profondamente artigiana, che ha sempre rifiutato il ruolo di capitale anche quando gli si fu dato da Roma nel Basso Impero (tutti gli edifici monumentali che gli diede Diocleziano sono scomparsi, consumati dalla gente per riusarne il materiali) ,

vissuta come città di metallurgici: per tutto il Medio Evo e il Rinascimento, il suo apporto al Made in Italy e al Lusso come settore si espresse nelle corazze, armature milanesi… armatura da parata, e non c’era re o principe o conte in Europa che ne volesse essere privo.

Milano ha voluto essere città di lavoratori di lavoratori in fabbrica; orgogliosi della condizione e integratori in fabbrica: “L’è un terùn ma laùra”, era documento di cittadinanza che dava il caposquadra al lavoratore del Sud); oggi il suo carattere è di essere pieno di imprese artigiane, anche piccole come startup, ma ad alta ed altissima tecnologia … magari tergicristalli giganti per yacht, pezzi unici fuori serie da cui i cantieri stranieri dipendono.

Valorizzare queste imprese cin il nerbo e il carattere di tecnologia più arte e fantasia gestita coi robot sarebbe stato necessario, non far venire i ricchi.