Il Segretario Generale della NATO Rutte ha affermato che l’Alleanza ha un piano nel caso in cui la Federazione Russa attaccasse l’Estonia
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Londra consolida la propria influenza in Estonia per guidare il fronte artico-baltico
Andrew Korybko tramite Substack,
Il possibile dispiegamento di F-35A a capacità nucleare in Estonia, che potrebbero essere equipaggiati con testate nucleari aria-terra statunitensi, dato che il Regno Unito non ne possiede più, conferirebbe a Londra un ruolo di primo piano nella gestione del fronte congiunto artico-baltico contro la Russia, che si prevede rimarrà anche dopo la fine del conflitto ucraino..
Il Ministro della Difesa estone Hanno Pevkur ha dichiarato al quotidiano Postimees, dopo il vertice NATO del mese scorso, che il suo Paese è interessato a ospitare F-35A a capacità nucleare dei suoi alleati, suggerendo che il Regno Unito potrebbe schierare alcuni dei 12 che prevede di acquistare dopo il loro trasferimento.
L’ulteriore annuncio del Regno Unito, che si unirà alla missione NATO con aerei a doppia capacità nucleare, aumenta la possibilità che questi jet possano essere equipaggiati con armi nucleari statunitensi, dato che il Regno Unito non ne possiede più di propri.
Il Wall Street Journal ha spiegato come “il Regno Unito cambi la sua dottrina nucleare con l’acquisto di jet statunitensi”, il che potrebbe portarlo a ottenere le suddette armi nucleari dagli Stati Uniti, mentre il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che la disponibilità dell’Estonia a ospitare jet con capacità nucleare da qualsiasi paese NATO rappresenta un “pericolo immediato” per la Russia. Tutto concretizza l’avvertimento del Servizio di Spionaggio Estero russo di metà giugno, secondo cui britannici e ucraini stanno preparando due false flag nel Baltico per trascinare Trump in guerra.
Considerando che a fine aprile si è valutato che “l’Estonia potrebbe diventare il prossimo punto critico per l’Europa”, è quindi probabile che consentano al Regno Unito di schierare F-35A con capacità nucleare presso la base militare di Tapa, dove ha già alcune truppe nell’ambito del suo più ampio dispiegamento all’estero.
Considerando tutto ciò, si può quindi concludere che il Regno Unito sta attivamente espandendo la sua sfera d’influenza nel Baltico con pretesti anti-russi e con mezzi associati, con l’Estonia che svolge un ruolo di primo piano ospitando le sue forze regionali.
Il fronte baltico della Nuova Guerra Fredda è collegato a quello artico a causa dell’adesione della Finlandia all’alleanza nel 2023 e della risposta della Russia che rafforza le sue forze lungo il confine per scoraggiare le minacce provenienti dalla NATO. Questo fronte congiunto, che si prevede rimarrà teso anche dopo la fine del conflitto ucraino, vedrà anche la costruzione della “Linea di Difesa dell’UE” che si estenderà lungo i confini orientali di Finlandia, Stati Baltici e Polonia, con Russia e Bielorussia come una cortina di ferro del XXI secolo.
È in questo contesto che Trump intende ritirare alcune truppe statunitensi dall’Europa centro-orientale (CEE), forse in cambio della riduzione della presenza russa in Bielorussia (possibilmente includendo le sue armi nucleari tattiche), nell’ambito dei piani per la costruzione di una nuova architettura di sicurezza europea. In ogni caso, la “linea di difesa dell’UE” – che include nuove fortificazioni di confine e il dispiegamento di forze di paesi extra-regionali come quelle di Regno Unito e Germania – fa sì che il dilemma di sicurezza UE-Russia persista.
Il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha recentemente affermato che l’UE sta diventando un’estensione della NATO, il che è confermato dal ruolo di questi paesi nella “Linea di Difesa dell’UE”, dal loro impegno ribadito nei confronti dell’Ucraina durante l’ultimo vertice NATO e dal piano “ReArm Europe” da 800 miliardi di euro dell’UE.
Pertanto, il dilemma di sicurezza sopra menzionato è anche un problema NATO-russo, che potrebbe peggiorare drasticamente anche in caso di un ritiro reciproco delle forze Russia-USA nell’Europa centro-orientale, qualora Trump fornisse testate nucleari aria-terra al Regno Unito. Il rischio che scoppi la Terza Guerra Mondiale per un errore di calcolo rimarrebbe altissimo in tal caso, a causa dell’ambiguità sul fatto che ogni F-35A con pilota britannico che decolla dall’Estonia (anche solo per addestramento) sia equipaggiato con testate nucleari americane nell’ambito di un attacco a sorpresa di primo attacco. Questo scenario oscuro può essere evitato solo se Trump si rifiutasse di fornire testate nucleari aria-terra al Regno Unito, ma anche se rifiutasse, le tensioni tra NATO e Russia continuerebbero a riaccendersi.