Comincio a sospettare che Trump sia sotto un ricatto di qualche ricatto, per fare un rovesciamento – tra l’altro – così autolesionista di fronte al suo elettorato. Non me lo fa pensare tanto lui, quanto il cancelliere Merz.
Mica è un Donald, pazzerellone straparlatore soggetto eventualmente a suggestioni escatologiche da millenaristi “protestanti per Sion”. Merz è uno sperimentato finanziere e banchiere, freddo calcolatore e senza nulla di messianico. Oltretutto, la Germania è il primo o secondo esportatore verso l’Iran, l’interscambio fra i due paesi è tutt’altro che trascisabile.
Che bisogno aveva uno come lui di fare una dichiarazione così?
“Israele sta facendo il lavoro sporco per tutti noi”
Il cancelliere tedesco approva i raid dello Stato ebraico contro Teheran: “Nutro il massimo rispetto”
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Una dichiarazione pubblica, si badi. Era una valutazione che poteva tenersi per sé (se la pensa), ma invece ha dovuto esprimere davanti ai media una osilità verso l’Iran così gratuita e dannosa per gli interessi tedeschi. E auto sputtanante.
Gli è stato ordinato di mostrare la sua sottomissione, di esibirla?
Tulsi Gabbard la capo dell’intelligence messa a quel posto da Trump, sapeva quel che bolliva iin pentola. Pochi giorni prima, in un video, con vero e profondo dolore,
TULSI GABBARD (Capo Intelligence USA): “Siamo sull’orlo dell’annientamento nucleare”
Si aggiunga:
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato di credere che l’Iran fosse “molto vicino” a ottenere un’arma nucleare, contrariamente alla valutazione del suo direttore dell’intelligence nazionale, Tulsi Gabbard. A fine marzo, Gabbard ha affermato che la comunità dell’intelligence statunitense “continua a ritenere che l’Iran non stia costruendo un’arma nucleare e che la Guida Suprema, l’Ayatollah Ali Khamenei, non abbia autorizzato il programma di armi nucleari da lui sospeso nel 2003”.
Quando martedì i giornalisti gli hanno chiesto della posizione del suo capo delle spie, Trump ha risposto: “Non mi interessa cosa ha detto”. “Penso che [l’Iran] fosse molto vicino ad averle”, ha sottolineato il presidente, riferendosi alle armi nucleari.
Forse è qualcosa di peggio di un ricatto, à la Samson Optio che il Genoid ha minacciato