L’operazione Montepaschi contro Mediobanca. La sintesi di Zibordi

Privatizzando MontePaschi, Giorgetti e Giorgia, hanno fatto perdere circa 3 miliardi allo stato italiano, perchè un anno fa MPS valeva la metà, adesso vale 8,2 miliardi e lo stato aveva il 69% un anno fa…adesso ha l’11% Fai due conti cosa varrebbe adesso la quota del 69% che aveva un anno fa lo Stato, quando Montepaschi era a 3,4 euro e valeva 4 mld e ora è a 7 euro e ne vale 8,2. E poi aggiungi i dividendi persi… La Giorgia e Giorgetti sono costati qui 3 miliardi in un anno G.Zibordi
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Sintesi delle sintesi: MontePaschi è stato salvato con 10-11 miliardi dallo Stato. Invece di recuperare i soldi tenendoselo, con i dividendi, Giorgetti lo ha venduto. Poi MPS, che vale 8 mld, offre di comprare ora Mediobanca che ne vale 13, perchè gli eredi di DelVecchio e Caltagirone, che ne hanno solo il 17%, così poi controllano Mediobanca che a sua volta controlla Generali. Con pochi soldi controlleranno MPS, Mediobanca e Generali. Con i 12 miliardi regalati a Zelensky, la Meloni poteva farlo lei

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Il controllo di MPS era passato dalla Fondazione di Siena allo Stato con la ricapitalizzazione precauzionale del 2017 costata sui 10 mld allo Stato, poi Giorgetti dal 68% che aveva lo stato ha venduto quasi tutto, il cretino, ed è sceso all’11% (se non avesse venduto, lo Stato avrebbe circa 3 mld i più.)

a chi sono andati questi 3 miliardi ? ovviamente a Caltagirone, agli eredi di DelVecchio, a Blackrock... (nota: Blackrock è azionista no. 2 o no. 1 di tutte le banche e assicurazioni italiane, per cui in questo complicato intreccio che vedi è, tramite le sue quote nelle altre banche come BAMI, Banco Popolare, è azionista diretto il mondo delle privatizzazioni funziona così: lo stato perde 3 miliardi (dopo averne riversati più di 10 di miliardi in Montepaschi dal 2012 per salvarlo) e miliardari come i DelVecchio, Caltagirone e Blackrock guadagnano 3 miliardi… Ovviamente non lo leggi da NESSUNA PARTE, neanche sulla “Verità” g.zibordi

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Chi ha tempo puo’ leggere il resto :

Il peso in MontePaschi si è spostato quindi nelle mani di Francesco Gaetano Caltagirone (al 5,03%) e i Del Vecchio guidati da Francesco Milleri attraverso la cassaforte Delfin (9,7%) e questi hanno ereditato 20 mld dalla Luxottica, ora fusa con Exilor Caltagirone e Delfi sono azionisti sia del cacciatore, ovvero Mps, sia della preda, ovvero Mediobanca s sono pure nel capitale delle Generali, che sono il vero obiettivo Mps era la poverina del sistema bancario, ma dietro ci sono Caltagirone e DelVecchio.

Poi Unicredit che vuole il Banco Bpm allo stesso tempo che ha in corso un acquisizione Commerzbank, ma i tedeschi gli costano troppo ora (l’azione è salita del 30%) Più facile l’ops sul Banco Popolare di Giuseppe Castagna che però si oppone.

Questa ops di Unicredit per BPM confonde il governo già impegnato al fianco di Caltagirone-Del Vecchio a creare un ” terzo polo bancario” fondendo il Monte e Mediobanca e poi con in dote il risparmio gestito di Anima. l’ad di Mps Lovaglio “Il 16 dicembre 2022, dopo aver completato l’aumento di capitale da 2,5 miliardi (cui partecipò anche il Mef ndr) “incontrai il ministro dell’economia (Giorgetti, ndr) e presentati tre opzioni: continuare da soli, fare un’operazione fra pari e un’operazione con Mediobanca. Ora – ha concluso l’ad – è giunto il momento”.

Quindi era 2 anni che Giorgetti manovrava…. Ora Mps lascia campo libero a Orcel di Unicredit sul Banco e forse anche su Anima (di cui però Caltagirone è azionista). Per cui in borsa salgono tutti, ma non perchè migliorano le trimestrali, perchè si cerca di acquisire il controllo sul potere finanziario in Italia Generali intanto hanno appena firmato il memorandum of understanding con i francesi di Natixis cioè per passare ai francesi. Caltagirone e Delfin, invece contrari all’operazione. Questi due sfideranno l’ad di Generali Philippe Donnet – e il socio più forte, ovvero Mediobanca – puntando a un cambio del management. Agli analisti Lovaglio di Mps “l’investimento in Mediobanca è importante proprio perché possiamo anche contare sui flussi di cassa che arrivano da Generali”.

Casino bestiale. Ci sarà anche una reazione di Intesa Sanpaolo visto che così nascerebbe la terza banca italiana “alterando gli attuali equilibri”? Cosa farà Unipol, ovvero Carlo Cimbri ecc… Morale della favola, in borsa salgono tutti perchè ora non si capisce chi comprerà chi e nel dubbio la borsa sale.

Gli analisti perplessi su fondere una banca commerciale MPS con una banca di investimento, Mediobanca. Poi ci sono le “Dta”: le attività fiscali differite di Mps cioè poi le perdite pregresse (per cui o paghi tasse), che così però si diluiscono perchè Mediobanca è più grande… Quindi economicamente non ha senso, è un gioco di potere Però questi giochi di potere sono il motivo per cui la borsa italiana da natale è salita G.Zibordi

e  la chiamano pure fascista… Giorgia è una liberista fanatica

Per meritare l’insulto di Fascista, Giorgia avrebbe dovuto fare così:

Sintesi:

Nel 1936, in piena era fascista, il socialista Alberto Beneduce (1877 – 1944) separò le banche commerciali dalle banche finanziarie, nazionalizzò la Banca d’Italia e proibì la libera circolazione del capitali stranieri….

Il resto qui:

https://telegra.ph/UNA-SCELTA-DA-FARE-01-25

Nel 1936, in piena era fascista, il socialista Alberto Beneduce (1877 – 1944) separò le banche commerciali dalle banche finanziarie, nazionalizzò la Banca d’Italia e proibì la libera circolazione del capitale straniero in Italia.

Tra il 1950 e il 1960 Mattei e l’Eni fornivano metano e petrolio all’Italia.

Nel 1953 l’Italia era tanto ricca che cancellava la metà del debito che la Germania doveva pagarle. Anche l’altra metà non è mai stata pagata.

Nel 1954 la Olivetti produceva il primo Personal Computer al mondo.

Tra il 1955 e 1960 la lira era la moneta più forte e stabile di tutta Europa e faceva aggio sull’oro [1].

Negli anni ’70 gli studenti in pari col piano di studi ricevevano dall’università un presalario per poter studiare e vivere.

A metà degli anni ’70 a Bologna gli autobus erano gratuiti.

Negli anni ’80 l’Italia era il quinto paese più industrializzato.

Fino agli anni ‘80 l’Italia era il paese più politicizzato d’Europa.

Nel 2000 gli italiani erano il popolo più ricco al mondo con un deposito medio in banca di 35.000 euro a testa.

Nel 1990 il 70% degli italiani aveva la casa di proprietà, nel 2007 la percentuale era salita al 81%, la più alta al mondo.

POI cos’è successo?

La seconda  guerra mondiale ha depredato l’economia italiana mentre la Svizzera si è arricchita dei depositi delle persone ricche delle nazioni coinvolte nella guerra.

Nel 1960 l’ing. Adriano Olivetti stava viaggiando su un treno e quando il treno esce da una galleria Olivetti è morto. Un anno dopo, in uno strano incidente stradale, muore Mario Tchou, l’ingegnere che aveva inventato Elea 9003, il primo personal computer a transistor al mondo. Con queste due morti l’informatica passava dall’Italia agli Usa di IBM.

Nel 1962 una bomba fa precipitare l’aereo su cui volava Enrico Mattei, e precipita anche la realizzazione di un’autonomia energetica dell’Italia che torna sotto il controllo delle Sette Sorelle petrolifere di Usa e GB.

La lira è stata aggredita dal dollaro e siamo tornati ad essere succubi del potere politico economico e culturale di GB e Usa.

Gli italiani sono troppo politicizzati? E allora li spoliticizziamo! Come?

Dando in pasto tutti i giorni programmi radio e TV da deficienti si rende deficiente chiunque;

Facendo credere che l’importante sia il calcio, si distrae dai problemi veri; siamo l’unico paese al mondo con tre giornali sportivi che escono tutti i giorni!!

Se il vino è troppo forte lo si può diluire, così si è fatto con gli italiani: 10 milioni di immigrati affamati e senza idee politiche hanno diluito 45 milioni di italiani politicizzati e con chiaramente in testa quali erano i loro diritti acquisiti in un secolo di lotte. Una buona attuazione del Piano Kallergi.

Le segreterie dei partiti hanno scelto e mandato in parlamento e al governo persone sempre più corrotte, corruttibili, deficienti, criminali, ignoranti, mafiose. Politici che pensavano ad essere rieletti, non statisti che pensavano al bene della popolazione.

I sindacati hanno subito la stessa fine, basti un dato: nel 1975 un gruppo di sbarbatelli senza soldi per seguire le lotte studentesche e nelle fabbriche apre in una soffitta di Bologna Radio Alice, una radio libera dal controllo della Rai. Il Partito Radicale, un gruppo di altri senza quattrini, da quarant’anni trasmette da Roma le sue idee in tutta Italia. Nel mondo della comunicazione globale, i sindacati forti della maggior massa di lavoratori della nazione, non hanno ancora una radio, un giornale, un volantino un megafono col quale comunicare coi lavoratori e i disoccupati. Cecità politica? Stupidità al potere? Piano per spoliticizzare la popolazione?

Il trasporto pubblico, un tempo gratuito per agevolare i mezzi pubblici e ridurre l’inquinamento, è passato dal pubblico al privato e il privato che pensa solo a far cassa si fa pagare salatamente i trasporti.

Per elevare il livello culturale della popolazione un secolo fa lo stato investiva nell’istruzione e un maestro aveva uno stipendio equiparato a quello di un magistrato, oggi a quello di … ha ancora uno stipendio?

Grazie all’IRI, alle sue banche e alle aziende di stato l’Italia ha sempre avuto una struttura industriale in grado di fare ricerca e sviluppare nuove tecnologie che a cascata finivano anche alle piccole aziende private. Da quando sono sbarcati gli ospiti del Britannia in crociera attorno alle coste italiane, il tandem Prodi/Berlusconi, al potere da un quarto di secolo, ha destrutturato l’Iri, regalato i gioielli dello stato e demolito il potere industriale e bancario dell’Italia realizzando il progetto dello stato liberale di von Hayek.

Nel 1992 il socialista Giuliano Amato e compagni distruggono la riforma Beneduce: permettono la libera circolazione dei capitali stranieri in Italia (la globalizzazione), privatizzano la Banca d’Italia, permettono la commistione tra banche commerciali e finanziarie, privatizzano il settore pubblico.

L’introduzione dell’euro ha dimezzato di colpo il capitale degli italiani. Un caffè che costava mille lire adesso costa un euro, ovvero il doppio, e come il caffè ora costa tutto il doppio.

Al calo del potere d’acquisto si è aggiunto il calo degli stipendi. Nel 1974 per comperare una casa di 60 metri quadri a Milano servivano tre anni e sei mesi dello stipendio medio di un dipendente, nel 2015 per gli stessi metri quadri servivano nove anni di stipendio, oggi 11.

Negli anni ’50 e ’60 era normale vedere famiglie con due o tre figli; con lo stipendio di una sola persona si viveva decentemente, si compravano gli elettrodomestici, l’auto e poi la casa. Oggi il 30% degli italiani è single o separato, il 20% sono coppie senza figli, il 50% è sposato e raramente ha più di un figlio. La politica e l’economia hanno distrutto la famiglia italiana.

Il mattone, il bene rifugio tradizionale degli italiani, l’unico bene che si è sempre rivalutato nel tempo, con l’introduzione delle classi energetiche è diventato un bene che non solo non si rivaluta nel tempo ma, come un’auto, con gli anni perde valore, si deprezza, ha un costo di mantenimento che non verrà mai più recuperato. Con una legge semplice e apparentemente innocua si è colpito anche il mattone, e il patrimonio degli italiani diminuisce sempre più di valore.

Nel 1951 il 7% della popolazione aveva più di 65 anni, oggi un quarto della popolazione italiana ha più di 65 anni.

Ogni anno 145.000 giovani, solitamente laureati o con un alto grado di istruzione, emigrano verso altri stati con una situazione economica, politica e culturale migliore.

Che fare? Scriveva un secolo fa Lenin …

Chi resta in Italia può solo scegliere tra:

accettare di impoverire sempre più o

buttarsi nella lotta e cambiare il corso della storia e dell’Italia.

Una scelta che si riassume in due verbi: essere o avere.

Essere coglioni o avere i coglioni

© Galileo Ferraresi

[1] Fare aggio, o avere aggio, significa che era preferita all’oro perché considerata più sicura e quindi pagata più del suo cambio ufficiale con l’oro.

Weltanschauung Italia