RASCHIANO IL FONDO DEL BARILE. IL NOSTRO, NATURALMENTE.

 

Maria Etruria Boschi vuole “aggredire” i  contanti  che avete in casa.

Disperati, i nostrio governanti non eletti vogliono mettere le mani su favoleggiati 200 miliardi che  “nascondiamo”, e impedirci di usare i contanti per i pagamenti.

Voglio ricordare che Etruria Boschi  ha la disponibilità insindcabile dei fondi della Presidenza  del Consiglio, segretariato generale, salito da 400 a quasi 800 milioni annui.  Da questi fondi Etruria Boschi ha trovato i soldi necessari per pagare questo signore, che forse riconoscete:

Francesco Spano, messo a dirigere l’UNAR, L’Ufficio per la Lotta contro le Discriminazioni, che in realtà era il centro di finanziamento di localini gay  tutti sesso, droga, prostituzione maschile,  a cui lo stesso Spano era abbonato. Si dice che l’emolumento di Spano, fosse sui 200 mila euro l’anno. Adesso Spano è passsato ad altro stipendio pubblico: mesi fa, Dagospia lo dava prossimo a “salire in cattedra alla prestigiosa Sna, la Scuola nazionale dell’ amministrazione, della presidenza del Consiglio dei ministri.  La cattedra sarebbe una sorta di premio per il modo in cui Spano ha lasciato, senza far troppe storie, la sua poltrona di responsabile dell’ ufficio contro le discriminazioni, una struttura nata con il compito di lottare essenzialmente contro il razzismo, ma che da anni era diventata la punta di lancia avanzata delle campagne a favore dei gay”.

Ecco perché al governo i soldi non bastano mai, e Maria Etruria Boschi  ha bisogno di  “aggredire” le banconote che teniamo in casa. Forse dovrebbe cominciare a risparmiare su Spano, ed anche sulla Scuola di Amministrazione, un tempo prestigiosa formatrice di grand commis, ora evidentemente santuario di parassiti scartati da altri posti.

SPESE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, GESTITE DA MARIA ETRURIA BOSCHI. Senza renderne conto.