Ma anche l’Occidente ha i suoi fanatici religiosi. Eccoli qui.

di Maurizio Blondet

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L’articolo dell’amico Siro Mazza – ma tu manderesti tuo figlio da questa gente? – ha suscitato uno speciale tipo di commenti. Commenti rabbiosi, di una rabbia incontrollata, profferiti con la bava alla bocca: di gente che va’ ai concerti e nelle discoteche e non tollera che si critichi la loro occupazione primaria, a cui loro attribuiscono un significato immenso e una rilevanza gigantesca. E’ qualcosa in cui sono totalmente immersi, un totalitarismo da tempo libero che non ammette che gente possa giudicarlo per quel che è: una insignificante fesseria, musichetta da quattro soldi, un futile nulla. No: per loro si offende il Sacro, la loro sacra liturgia. E scattano come tristi e ridicole amebe rabbiose e pronte anche ad uccidere.

Una scrive a me:

Io spero che lei si vergogni”.

E di che? , mi domando – pronto ad ascoltare una critica alle mie posizioni, che so, sull’ISIS o sugli Usa. No: mi devo vergognare d’aver dato spazio alla critica agli Eagles of Death Metal.

Infatti l’ossessionata lettrice prosegue:

Non so chi sia Siro Mazza, ma dato che il blog è suo scrivo a lei. Ho appena letto il seguente post:  “Ma tu manderesti tuo figlio da gente così?” e mi si è gelato il sangue nelle vene”.

Notate: le si è gelato il sangue nelle vene. Mica poco: qui siamo al sacro orrore, di fronte al blasfemo che attrae la vendetta celeste su di sé, e soprattutto sul mondo dei concerti rock (o Pop?). Difficile capire a tutta prima come mai è gelato il sangue alla signora o signorina.

Per fortuna lei ci aiuta : “Spero che sappiate leggere l’inglese, perché questo articolo forse sarà di vostro interesse: http://www.slate.com/articles/news_and_politics/foreigners/2015/11/paris_attack_why_the_terrorists_targeted_the_eagles_of_death_metal_concert.html”.

L’articolo, scritto da un altro adepto del culto, spiega che Eagles of Death Metal “non” è un complesso death metal (1). Che il nome che s’è dato il complesso è un ossimoro, perché in realtà fanno del soft rock, anche un po’ scipito e scopiazzato (dai Duran Duran, persino) . Insomma, una serie di informazioni, scusate, del tutto insignificanti per chiunque non sia un adepto della setta.

 

 

Contenta di aver ristabilito nelle nostre menti il “pensiero retto” (ortodossia) sugli Eagles of Death Metal, la signora o signorina continua: “Non ci voleva tanto ad arrivarci. Mi pare che nemmeno il suo pubblico abbia colto che gli Eagles of Death Metal non sono una band metal quindi forse sto sprecando il mio tempo. E in ogni caso, se anche lo fossero stati?”

Tento una risposta: signora, che siano o non siano una banda Metal non ha la minima importanza. Mi creda. Ci ha colpito che quei torsoli americani cantino un inno a Satana…e Satana è arrivato. Sotto forma di professionisti ben rasati, per nulla islamici, che hanno sparato con calma da esperti, due-tre colpi di kalashnikov per volta, cambiando i caricatori…Però capisco che per lei, il fatto “insignificante” è questo, quello altamente significativo è che gli Eagles O.D.M non sono “metal”. E che siamo caduti in un errore che le fa’ gelare il sangue…

Restituisco la parola alla fedele. Che si lascia scappare un messaggio rivelatore:

Forse non vi rendete conto che se l’obiettivo era far sentire qualcuno giudicato perché poco “sano” (chissà poi a che scopo), il vostro totale distacco dalla realtà rende questo sforzo inutile”.

Ecco, è quello il punto: sì, non vi va di essere giudicati dei poco sani. Perché lo siete. Non vi va di essere visti nella vostra realtà: vi credete perfetti. Avete una mente impietrita nella vostra piccolezza, fissata nel vostro narcisismo, credete che quella che condividete coi coglioni da concerto sia una “cultura”: no, non lo è. Cosa sono dal punto di vista musicale gli Eagle ODM, alle persone normali non gliene frega niente.

Siete “staccati dalla realtà” voi, immersi nelle distinzioni fra Metal e non-Metal, voi che conoscete le biografie dei quattro torsoli da concerto come fossero mistici e santi. Fate veramente pena nella vostra furia vuota.

Continua: “In altre parole, suonate ridicoli. Forse se non ve lo dice nessuno non capirete mai. Allora io che sono giovane e sono stata toccata da vicino da questa tragedia, mi sento offesa e in dovere di mandarvi almeno un segnale. Reality check, si dice in inglese. In un momento in cui siamo affogati dalla disinformazione, articoli come questo non sono solo superflui, ma offensivi e pericolosi. Mi dispiace, ma questo modo di esprimere opinioni fa paura”.

Evidentemente esiste una dottrina, una sharia del genere non-metal, che abbiamo violato. Facciamo paura: buh!

O non vi siete informati prima di scrivere e pubblicare, oppure davvero non avete colto. . Ignoranza totale e giudizi fuori luogo”.

Conclusione:

La libertà di parola è sacra, ma non esageriamo per favore”.

Un’altra, che si definisce “moglie e mamma” e tuttavia “amante del Metal”, ingiunge a Siro:

Per favore, smetta di scrivere perché sono le persone ottuse come lei che stanno mandando in merda questo mondo”. Ah ecco, non sono Wall Street, la finanza speculativa, i neocon che guidano la superpotenza dal sedile posteriore, la geopolitica di saccheggio e guerra perpetua ad mandare in merda questo mondo: è uno che critica gli Eagle e ne mette in luce il satanismo di seconda mano a cui le folle dei loro adepti si abbeverano.

Questo genere di esseri, ultimo fiore del cosiddetto Occidente, a questo punta: togliere la libertà di parola a chi parla male degli Eagles, o della “cultura” in generale dei concerti rock (o pop?). C’è uno che ventila di denunciarmi per offesa al sacro torsolo del Bataclan. Eccolo:

O hai problemi mentali oppure questo articolo è uno scherzo. Nel secondo caso non farebbe ridere, ma almeno potrei rivedere l’ipotesi di denunciarti. Fammi sapere caro Maurizio Blondet”.

Non desista, proceda: mi denunci. Sono curioso di vedere come articola la querela, con quale sintassi e grammatica, e quale capo d’accusa eleva: diffamazione del complesso? O di voi pubblico, morto martire del non-metal? Lesa maestà? Sacrilegio verso il soft-rock? Il vostro dio da quattro soldi? Sono curioso.

E’ lo stesso genere di commentatori che si sono manifestati, dimenandosi, ,smaniando di rabbia, urlando e sbavando, quando scrissi il pezzo su quella povera ragazza a Messina dopo una serata di discoteca: “Eri solo un povero topino”. Anche lì minacce di querela, intimazioni a tacere, invito alla forza pubblica di punirmi..

Una rabbia ululante, incomprensibile, se non manifestasse animule possedute ed ossesse: guai a giudicarle, chiamano la psicopolizia, rantolano di denunce penali, ti vogliono far tacere.. e sbavano e farneticano, accumulando errori di grammatica (non sono abituati) – le loro farneticazioni li rivelano per quel che sono. Un esempio. Alla domanda: ma tu manderesti tuo figlio…?, una piccola larva agitandosi rantola (ho conservato gli strafalcioni):

si ce lo manderei…. perche 1 non mi interesserebbe molto il genere musicale a cui si potrebbe appassionare mio figlio, l’importante è che sia musica “suonata” (considerando quanto ha scritto…. le spiego che i DJ NON suonano)……… se decidessi comunque di interessarmene non mi metterei a “dire castronerie” (SPARARE CAZZATE) prima di essermi informato e quindi poter dare un feedback utile non soltanto “L HEAVY METAL è LA MUSICA DEL DEMONIO” …. non pensavo nel 2015 di poter sentire ancora stronzate di questo tipo …”

Questo seguace del culto fanatico ci insegna: “Importante è che sia musica suonata”, ossia i concerti, e non i DJ”. Ebbene, mi spiace contraddire una così alta mente: che sia musica “suonata”, è del tutto irrilevante per le persone normali. Per coloro, intendo, che non sono state rese amebe dall’eccessiva frequentazione di “musica”, quella che chiamano così, e di cui si riempiono le orecchie notte e giorno con l’auricolare: tu-tum-tu-tum tum…No. Non siamo così arretrati da dire ancora che l’heavy metal è musica del demonio; diciamo che anche il resto della spazzatura di cui vi riempite le orecchie è musica del demonio (naturalmente di un demonio dozzinale, venite via con poco)

: e la prova è come vi riduce, a sbavare di rabbia come ossessi a chi mette in dubbio che la vostra “vita” sia vita.

Il suddetto non ha finito di sbavare: “ chi va ai concerti Rock… non prende l’ecstasi…. quella la prendono quelli che vanno a vedere i DJ (VEDI SOPRA) …….. poi……. chi vi fa pensare di poter dire impunemente qualsiasi stronzata vi passi per il cervello senza farvi nemmeno venire lo scrupolo di documentarvi prima di scriverla?”. Sì, infatti siete un caso interessante su cui documentarsi. Da dove venite? In quale nido di larve state normalmente? Appena si parla di cose come i concerti e le discoteche e l’afrore luciferino che emanano, saltate su a cercar di mordere, multipli e intercambiabili, tutti standard e infuriati. Cosa fate della vostra vita quando deponete l’auricolare?

Un altro – e finisco: “Io spero tu sia un troll, perchè un articolo così becero, ignorante (in quanto non sai minimamente di cosa stai parlando, sia in fatto di musica sia in fatto di persone che frequentano determinati ambienti) e stupido non lo avevo mai letto. Estinguiti, e non procreare, per carità”.

Nemmeno si rendono conto, con le loro grida, di mettere a nudo la loro stessa patologia . Chi lo sa, forse, allevati nella bambagia, trentenni si offendono quando la bambagia viene strappata attorno a loro: o da qualcuno che gli spara, o da qualcuno che li costringe a guardarsi e riconoscersi premi Darwin, perdenti nella lotta per l’esistenza, inutili parassiti. Quando vi manifestate, si finisce per capire che siete l’estremo frutto della anticiviltà chiamata occidente, e che ciò che vi aspetta è finire in qualche eccidio di wahabiti – che seguono un altro culto. Ortega y Gasset ha scritto: l’uomo massa – colui per il quale vivere è essere quello che già è – è una testa ermetica; impara soltanto nella propria carne. Voi, siete un gradino sotto: non imparate nemmeno nella vostra carne. Non meritate nemmeno di diventare carne da cannone per la guerra che il Potere vi ha scatenato contro. Non ha bisogno di voi; sarete spiaccicati in un qualunque teatro da rock, o in un metrò fatto esplodere mentre voi ascoltate ta-pum ta-pum negli auricolari. Magari, prima, riuscirete a farvi un selfie.

Note

  1. Wikipedia infatti autorevolmente attesta: “ il nome è nato da una discussione con un ubriaco, che asseriva che i Poison suonavano death metal (esiste comunque un gruppo tedesco con lo stesso nome dei ben più noti Poison statunitensi che suona death metal). Hughes rispose all’uomo dicendo che i Poison erano “gli Eagles del death metal”, riferendosi al gruppo country rock statunitense degli Eagles. Successivamente Josh Homme diede l’idea ad Hughes di scrivere della musica pensando ad un incrocio tra gli stessi Eagles e il death metal, ed il loro album di debutto fu il risultato” – La somma importanza culturale di questa precisazione non sfuggirà ad alcuno, nei reparti psichiatrici.