Commosso davanti a quelle famiglie normali e derise

Non amo le adunate di massa. Non ho mai saputo bene se servano o meno, o meglio sono disincantato: di solito riescono solo quando dietro ci sono dei fortissimi interessi in gioco che a suon di soldoni spingono la piazza nella direzione richiesta.

Quindi non mi commuovo quando vedo tanta gente che si raduna che marcia, che strilla che applaude i soliti noti che dai rostri la arringa, la infiamma che dice quello che la gente sotto indistintamente si vuol sentire dire,

Ieri è stato tutto il contrario.

A Roma non c’era soltanto tanta gente, c’era qualcosa di più c’era un cuore che batteva forte, gagliardo, impetuoso e lo dimostrava contro tutto e tutti per “testimoniare” che nonostante tutto e tutti, loro erano lì prima di tutto per Fede!

Cosa oscena agli occhi di chi sta lavorando con impegno per cancellarla questa parola anacronistica non solo dai vocabolari, ma soprattutto dalla testa della gente: dai politici laici filoguidati dalle lobby; dai moderati in servizio permanente effettivo che aspettano e sfruttano l’occasione per alzare il prezzo e si vendono per “30 poltrone” (o anche per qualche cosa di meno di trenta poltrone forse ne sono sufficienti una manciata); dai cattolici, pardon dai “cristiani” maturi, in quanto di cattolico anche secondo quanto afferma Papa Badoglio non c’è nemmeno Dio; dagli stessi appartenenti alla gerarchia ecclesiastica che è stata sulle sue affermando solo concetti generali pavida, tremebonda, mondanamente diplomatica come sempre.

Se le cose andavano bene, questi ultimi erano pronti a prendersi tutto il merito, ma se per caso la giornata della famiglia fosse stata un flop beh, allora la dissociazione sarebbe stata fulminea ed i partecipanti sarebbero diventati i soliti quattro retrogradi ed ottusi tradizionalisti: mentre loro invece sono e rimangono i soliti preteschi farisei!

Sono ricordi lontani e sbiaditi ormai quelli in cui Papa Giovanni Paolo II riceveva in piazza San Pietro quelli del Movimento per la Vita e li esortava continuare, a “testimoniare” senza paura aprendo le porte dei loro cuori a Cristo. Ma in quella giornata il Papa si spinse più in là disse a Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita che se avesse creato un movimento politico con alla base quei concetti fondamentali da lui espressi in una sua enciclica, bene lui avrebbe dato il suo avallo ed il suo appoggio incondizionato, cioè quello della Chiesa Cattolica Apostolica e Romana alla sua iniziativa. Casini tentennò ed espresse la sua perplessità in quanto era anche deputato europeo per la DC ed una cosa del genere lo avrebbe “esposto troppo”. Non se ne fece niente…

A prescindere dal numero su cui si può sempre discutere e ritenere esagerato, o sottostimato, la cosa che mi ha colpito è stata che quella gente che si è mossa da ogni parte d’Italia lo ha fatto spontaneamente e non “spintaneamente”, pagandosi la trasferta per conto proprio, senza nessun aiutino di sostegno di nessun genere, senza cestini con il pranzo, senza autobus gratis, senza nemmeno un bottiglietta di acqua graziosamente offerta da qualcuno.

Lo hanno fatto perché volevano “testimoniare” e volevano e sapevano di essere dalla parte giusta, dalla parte della VERITA’ insomma dalla parte di Dio prima di tutto e soprattutto a costo di essere contro qualcuno o a dispetto di qualcuno che magari chiama al telefonino l’assassino dei genitori, ma non spende nemmeno una parola di incoraggiamento per questa battaglia: “in fondo chi sono io per giudicare?”

Forse dietro le mura Leonine si sarà mal dissimulato un senso di dispetto, un moto di stizza per tutta quella gente che è arrivata spinta dalla fede e che ruba l’attenzione mediatica, il palc-oscenico al vero ed unico primo attore che lo calca con sicurezza, con consumata e scaltra gesuitica destrezza.

Ma dall’ammirazione sono passato alla commozione e mi sono sentito il groppo in gola nel vedere tanta buona fede, tanta passione, tanta voglia di affermare una cosa semplice: o si tira il freno o ci andremo a schiantare contro il muro.

I genitori facevano i genitori, i bambini venivano spinti con il passeggino o camminavano per mano di papà e mamma e tenevano in mano un giocattolo, un aeroplanino senza cartelli, senza essere mascherati o ridotti a livello di osceni pagliacci: e questo se permettete è uno scandalo, un’offesa, una vera e propria indecenza: e come si permettono di ostentare tanta “normalità”, tanta sfacciata voglia di vivere una vita ordinata, regolare, naturale accettando le regole che la natura esprime in forma di legge.

Bisogna correre ai ripari ed adottare con urgenza anche in Italia la legge canadese che affida la patria potestà non più al padre o, quando questo manchi a un altro membro della famiglia, ma allo stato che la delega ai genitori; ma se essi non si comportano e non accettano quello che lo stato stesso stabilisce i figli vengono tolti ed affidati d’ufficio ai servizi sociali: qualcosa del genere veniva fatto anche a Sparta per forgiare individui adatti e preparati alla difesa della patria e delle propria identità.

Mi sono commosso per quelli che in buona fede erano andati al raduno e che sono stati strumentalizzati dai politici che hanno sfruttato l’evento per mostrarsi e cavalcare l’onda lunga dicendo alla gente “io sono qui ricordatevelo bene quando dovrete votare”, o magari per annunciare al mondo di essere in dolce attesa.

Mi sono commosso e ho avuto un moto di stizza, di rabbia quando ho visto il Ministro dell’Interno che non va al Family Day, ma ci manda la moglie e ricevendo al Viminale i promotori della manifestazione a cui forse è pronto a dare un pugnalata alle spalle votando la legge Cirinnà per senso di responsabilità per non privare di un governo l’Italia in questo momento così delicato!
Andreotti fece la tessa cosa firmando la legge sull’aborto nascondendosi dietro la foglia di fico della responsabilità e del senso del dovere per non lasciare l’Italia senza maggioranza e senza governo.

Re Baldovino del Belgio si dimise da Re per non firmare la legge sull’aborto nel suo paese e poi dopo, per senso dello stato, ritirò le dimissioni e tornò ad essere Re. Altri tempi ed altri tipi di personalità oggi di certi individui si sono perdute le tracce e forse, come si dice, si sono rotti gli stampi che le facevano!

Nessuno ovviamente avrà notato una cosa: tutti i Tg hanno insistito che alla manifestazione partecipavano anche gli evangelici ed i rappresentanti delle comunità mussulmane: meno male il pluralismo è salvo!

Ma la cosa che più mi ha mandato in bestia è stata la presa di posizione del vice segretario del PD Lorenzo Guerini ex democristiano, il quale ha fatto cadere la maschera del perbenismo e della democrazia tanto osannata e sempre tanto incensata: ha praticamente offeso ed ingiuriato questa piazza di brave e normali persone prendendoli per i fondelli manifestando il rispetto per le loro idee, ma in buona sostanza dicendo che di queste al PD non interessa un bel fico secco e che la legge andrà avanti, verrà discussa e dovrà passare per forza: non si possono trascurare ed ignorare i diritti di una minoranza che a questi non deve rinunciare.

In pratica: dite, dimostrate, manifestate, ma a noi di tutto ciò non ce ne frega un bel fico secco e se voi siete la maggioranza in Italia, beh tanto peggio per voi qui comandano le minoranze, anzi le élites e voi popolaccio bue statevene a cuccia e zitti. Questa è la demo(no)crazia in cui come tutti sanno è il popolo ad essere sovrano e noi siamo il popolo che vi piaccia o meno!

Davvero ho sentito il groppo in gola ed ho pianto per questa gente che nonostante tutto ha “testimoniato” la sua FEDE, ma ho anche pianto per quelli che non hanno capito la ferocia e l’arroganza che sta manifestando il nuovo Ordine Gerarchico Selettivo mondiale.

Anche a Cristo fu riservato lo steso trattamento; sputi, scherno, dileggio!

Soprattutto ho davvero provato tanta compassione per quelli che non hanno capito, o non hanno dato peso alle parole di Guerini, o che peggio continuano a dire : io sono contrario a tutto ciò, ma non posso privare qualcuno del diritto di usufruire di queste cose, questi davvero sono quelli più bisognosi delle nostre preghiere e del nostro perdono!

Dio nella sua infinita misericordia ed anche nella sua infinita bontà abbia pietà di questi poveri peccatori, ma non dimentichiamoci che la misericordia (miseri cor dat) in Dio non può essere disgiunta dalla sua Giustizia e che Lui giudicherà le loro vite, le loro anime, il loro operato dando loro il premio o la pena eterna! E questo a prescindere da quello che pensa e predica o vorrebbe far credere Sua Santità il Vescovo di Roma Papa Badoglio!

Dio benedica chi oggi ha testimoniato Lui e la sua Verità.

 

luciano garofoli