Una voce dalla Russia

Marinella Mondaini  su Facebook.

Oggi in Russia ha commentato Navalnij il segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Nikolaj Patruscev!

Ed è un segnale forte che si muova Patruscev, segno che è a rischio la sicurezza della Russia in ogni senso. Ecco cosa ha dichiarato: “All’Occidente questo “attivista” serve  per destabilizzare la situazione in Russia, scuotere la società con scioperi e nuovi Majdan. A cosa tutto questo può portare –  lo abbiamo visto in Ucraina, che ha perso totalmente la sua sovranità. Questo “attivista” più di una volta ha infranto con villania la Legislazione russa, macchiandosi del reato di truffa e frode su larga scala.  Adesso lui come cittadino russo per la sua attività illegale si deve assumere la sua responsabilità secondo la Legge”.

Non a caso giunge questa dichiarazione nel momento in cui dall’Unione Europea arriva il cinico ricatto, le minacce alla Russia: ” La UE per ora si astiene dall’introdurre altre nuove  sanzioni contro i cittadini russi a patto che il Cremlino liberi l’attivista per la democrazia Navalnij  – hanno dichiarato i ministri degli Esteri dell’Unione Europea. La Germania ha deciso che la UE deve dare un po’ di tempo al Cremlino, cioè aspettiamo la decisione del Tribunale Russo fra 30 giorni . E questa non è ancora la fine!” – ha dichiarato il ministro degli esteri tedesco Maas.
Dagli Stati Uniti pure arrivano le accuse e la promessa di punire la Russia per le “violenze immotivate compiute dalla polizia russa” .  Nonché “esigono la liberazione immediata di Navalnij e di tutti i pacifici manifestanti” (!!!)
Qualcuno nel mondo ha provato solo a fiatare quando la polizia ha sparato senza motivo contro la donna disarmata al campidoglio americano??  Oppure qualcuno ha osato mettere in circolo la fotografia della donna col volto pieno di sangue per le botte e repressioni della polizia in Olanda??
Adesso io penso che da sabato siamo arrivati a un bivio, o il potere russo prende in mano la situazione, smettendo di porgere l’altra guancia e rimanere sempre “buono”, smettendo di chiamare “partner” o “collega” chi chiama sempre la Russia “nemico” oppure  la Russia rischia di fare la fine dell’URSS.

Per la sua sopravvivenza significa epurare i traditori, i nemici interni, molti dei quali sono insiti nel potere, coloro che lavorano sotto per vendere il paese all’Occidente –  fra loro ci sono anche quelli che hanno “coperto Navalnij”, applicando indulgenza e misure assai morbide, evitandogli finora  il carcere.  La botta che la Russia ha ricevuto sabato rivela problemi ben più ampi del traditore “paziente di Berlino”, ora  si sono levate voci autorevoli nel paese che chiedono di agire con mano dura finalmente, con più risolutezza negli interessi del paese, chiedono anche di ripristinare l’ideologia, quell’ideologia che Elzin e i suoi collaboratori hanno cancellato dalla Costituzione russa mentre la scriveva con gli agenti americani, quando hanno distrutto l’URSS.  Sono molto in ansia. Per la conservazione stessa della Russia urge rinnovare la politica per adattarla alla nuova catastrofica prospettiva.