Quella difficoltà a sostituire Stoltenberg…

“La Russia usa le munizioni a grappolo per invadere l’Ucraina, Kiev per difendersi”:  Stoltenberg ha usato questa menzogna per giustificare la decisione di Washington di fornire a Zelenski le armi a grappolo, che uccidono e mutilano soprattutto civili.

Converrà ricordarlo: Jens Stoltenberg, ex primo ministro norvegese, è a capo dell’alleanza dal 2014 e il suo mandato è già stato prorogato tre volte. L’ultima martedì: non riuscendo a raggiungere un consenso su un successore disponibile accettabile per tutti i 31 membri, la NATO ha deciso martedì di prorogare di un altro anno il mandato di Stoltenberg; sintomo che l’alleanza fatica a trovare un terreno comune su questioni delicate, non solo il conflitto russo-ucraino e ma soprattutto il suo atteggiamento verso la Cina. Trattarla da nemica bellica?

I membri della NATO hanno compulsato potenziali successori negli ultimi mesi, con candidati tra cui il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace e il primo ministro danese Mette Frederiksen. Altri hanno suggerito candidati dall’Europa centrale e orientale. Il punto è che nessuno sembra avere il sostegno di tutti i membri della NATO in vista del vertice della NATO a Vilnius, che dovrebbe iniziare la prossima settimana.

Cruciale che il segretario della NATO funge da coordinatore si rivela essenziale tra 31 membri con idee e interessi che si fanno sempre più diversi via via che i mesi di guerra passano; deve essere qualcuno con sufficiente influenza e, cosa più importante, che rappresenta i voti della maggior parte dei membri dell’alleanza. Tuttavia, è diventato sempre più difficile allineare queste voci man mano che crescono le differenze all’interno dell’organizzazione.

E’ per questo che Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden – o meglio il suo deep state – sta spingendo affinché sia la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il prossimo capo della NATO, secondo quanto riferito mercoledì dal Telegraph, secondo cui il ritardo è in parte dovuto al fatto che Biden vuole von der Leyen per l’incarico e il suo mandato nell’UE terminerà l’anno prossimo .

Essendo stata, oltre che Presidente della Commissione Europea, Ministro della Difesa tedesco, Von der Leyen secondo i il padrone americano ha acquisito credibilità, influenza ed esperienza sufficienti per essere una candidata adatta alla carica di capo della NATO; il fattore più cruciale è che ha uno stretto rapporto con Biden, ha notato Zhao Junjie, ricercatore presso l’Istituto di studi europei dell’Accademia cinese delle scienze sociali mercoledì al Global Times, la rivista ufficiosa di Pechino. “È la migliore candidata per eseguire fedelmente le direttive e le strategie militari degli Stati Uniti in Europa, il che la rende il successore più adatto agli occhi degli Stati Uniti”, ha affermato Zhao.

Insieme alle divergenze sul conflitto in corso per l’Ucraina, il nuovo capo della NATO dovrà gestire le differenze su come l’alleanza dovrebbe impegnarsi in Asia, con gli Stati Uniti che la spingono per un ruolo più importante nella lotta contro la Cina, mentre altri, come la Francia , insiste sul fatto che la NATO deve rimanere concentrata sulla regione del Nord Atlantico.

Come è noto la Francia, sottolinea l’autonomia strategica della regione e ripetono che l’ambito di difesa della NATO non dovrebbe andare oltre il Nord Atlantico come scritto nella carta della NATO. Non deve essere la sola. Altri temono che l’espansione della NATO verso est possa provocare la Cina e creare un altro ipotetico nemico di cui non ha bisogno, costringendo l’Europa a schierarsi e a ridursi ancor più a una pedina degli Stati Uniti per contenere la Cina, che non vogliono vedere, ha spiegato Zhao.

Tuttavia, con un’Europa relativamente più debole unita all’abilità di Biden nel giocare la strategia dell’alleanza, queste voci potrebbero indebolirsi in futuro, ma i rancori continueranno a accumularsi e i conflitti diventeranno più evidenti tra i membri della NATO.

Nell’ottobre 2014, Human Rights Watch ha documentato il lancio di bombe a grappolo da parte del governo ucraino sui cittadini ucraini russofoni a Donetsk.

Sulle armi a grappolo, l’esperta Olga Basova ha una idea

“La Turchia li ha già forniti all’Ucraina senza che ciò sia stato ampiamente pubblicizzato. Sebbene molti considerino questa un’escalation, è semplicemente un indicatore del fatto che l’Ucraina e la NATO stanno esaurendo le munizioni convenzionali, e gli Stati Uniti si stanno sbarazzando del vecchio stock. Detto questo, “Biden è pronto a rinunciare alla legge statunitense che proibisce la produzione, l’uso o il trasferimento di munizioni a grappolo con un tasso di fallimento superiore all’1% per inviarle in Ucraina”, infischiandosene delle conseguenze per i civili nel dopoguerra inviando munizioni con maggiori probabilità di essere un disastro.

Lituania: “Strategia per l’Indo-Pacifico”

E’ in questa situazione che la Lituania (meno di 3 milioni di abitanti) ha definito la Cina “minaccia primaria” (main threat) nel quadro della sua “Nuova Strategia per l’Indo-Pacifico” che ha appositamente elaborato.

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Lituania, 2,983 mila abitanti, ha una strategia Indo-Pacifico

Fuori dal lato comico, due novità sul conflitto:

L’Iran fabbrica Javelin copiati
Teheran ha avviato la produzione di anticarro a spalla Javelin copiati col reverse engineering. Gli stessi media occidentali hanno affermato l’anno scorso che la Russia ha inviato alcune di queste armi della NATO catturate in Iran per la ricerca

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I militari russi hanno messo le mani su un missile Storm Shadow britannico e lo stanno studiando

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  1. Il Regno Unito aveva preso la decisione di consegnare questo tipo di arma a Kiev lo scorso maggio. Trasferimento involontario di tecnologia. Un missile Storm Shadow britannico quasi intatto è stato recuperato dalle forze russe, ha detto a Sputnik Dmitry Rogozin, ex capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos.

“Il missile si è schiantato senza subire danni significativi ed è stato neutralizzato grazie all’unità BARS-11. “È stato solo parzialmente distrutto. È caduto piatto. Il missile è stato diviso in più parti dai nostri specialisti direttamente sul campo di battaglia, le parti altamente esplosive sono separate, l’unità di controllo è separata, l’ala è stata ripiegata per un facile trasporto”, spiega Dmitry Rogozin.

I sistemi elettronici di altissimo livello utilizzati nel proiettile hanno resistito alla caduta e verranno ora analizzati. I risultati dovrebbero consentire alla difesa russa di trovare modi più efficaci per affrontare Storm Shadows. “Sono contento che sia stata la nostra unità a raggiungere questo obiettivo. Ora la nostra difesa aerea sarà in grado di abbattere questa cosa e diventerà gradualmente inutile”, ha riassunto Dmitry Rogozin. Il Regno Unito aveva deciso di consegnare Storm Shadows a Kiev a metà maggio. Questa fornitura di missili da crociera a “bassa osservabilità” lungo 5,1 metr8i e con 450 di esplosivo a lungo raggio era stata condannata da Mosca come un atto “estremamente ostile” che poteva solo portare a un’ulteriore escalation del conflitto. Con una gittata da 250 a 550 km, essi possono essere usati per colpire il territorio russo, in particolare la Crimea, secondo i dati della Difesa russa. Tale uso potrebbe anche essere equiparato alla partecipazione diretta del Regno Unito al conflitto.

Da Washington intanto arriva questa dichiarazione:

Lo scopo dell’amministrazione Usa non è agevolare una trattativa, ma aiutare l’Ucraina a vincere sul campo di battaglia per imporre le proprie condizioni da una posizione di forza. Lo dichiara il portavoce presidenziale Usa Bates.

https://www.whitehouse.gov/briefing-room/press-briefings/2023/07/06/press-gaggle-by-deputy-press-secretary-andrew-bates-en-route-west-columbia-sc/