Perché devono dirle così grosse?

Gira sul web questa madornale assurdità del segretario di Stato Blinken

https://twitter.com/ravel80262268/status/1685744204121518081

Un super-eco-ansioso? Forse bisognerebbe informarlo che la guerra atomica emette molto CO2

Altri ancora mentono con esagerazioni abnormi.

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Perché una menzogna così plateale?

Se li ha presi la paura che le masse, questa volta, non credono all’impostura climatica come invece hanno creduto a quella pandemica, il fatto che si illudono di convincere esagerando la menzogna pone un enigma.  Hanno paura di Qualcuno he sta sopra di loro, e gli sta facendo fretta per attuare il Programma.

Come ha detto la figlia di Klaus Schwab

La figlia di Klaus Schwab: “In arrivo blocchi climatici permanenti, che vi piaccia o no”

SPIEGA che il Progetto i tratta di imporre alle persone di adottare “programmi personali di indennità di carbonio”. Il gruppo di Schwab osserva che i miglioramenti nella tecnologia di tracciamento e sorveglianza stanno aiutando a superare la “resistenza politica” contro tali programmi.

Cosa miri il potere con “indennità di carbonio personale”, lo ha spiegato Barbara Baarsma, “contributrice all’agenda” del World Economic Forum e CEO di Rabo Carbon Bank.

“Se voglio viaggiare in aereo, compro alcuni diritti di emissione di carbonio da qualcuno che non può permettersi di volare, per esempio… O se qualcuno vive in una casa piccola, può vendere i suoi diritti di emissione di carbonio a qualcuno che vive in una casa grande . In questo modo, i poveri possono beneficiare della green economy”. Insomma Schwab e i suoi amici del World Economic Forum intendano utilizzare un sistema di credito sociale basato sull’impronta di carbonio per tracciare e limitare ogni minimo dettaglio della tua vita, con il pretesto di combattere l’immaginaria “crisi globale in ebollizione”.

Insomma un razionamento inimmaginabile della nostra e vostra vita, mai tenatto prima da alcunadittatira

“COVID-19 è stato il test della responsabilità sociale”, osserva la figlkia di Schwab

Continua elogiando come “un numero enorme di restrizioni inimmaginabili per la salute pubblica siano state adottate da miliardi di cittadini in tutto il mondo”.

“Ci sono stati numerosi esempi a livello globale di mantenimento del distanziamento sociale, indossare mascherine, vaccinazioni di massa e accettazione di applicazioni di tracciamento dei contatti per la salute pubblica, che hanno dimostrato il nucleo della responsabilità sociale individuale”, aggiunge il WEF.

L’organizzazione prosegue citando come così tante persone abbiano rispettato i mandati di blocco, nonostante prove schiaccianti delle conseguenze dannose che tali restrizioni hanno avuto sulla società.

Il WEF implica quindi che il pubblico si comporterebbe in modo altrettanto ossequioso in altri ambiti della vita.

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Il più potente

terrorismo di Repubblica e di Berlimo

Una catena di supermarket aumenta i prezzi dei cibi fino al 94%: “Adeguati ai danni ambientali della filiera alimentare”

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Gli scaffali del supermercato Penny che ha aumentato i prezzi considerando l’impatto ambientale dei prodotti (Germania)

In Germania l’esperimento dei punti vendita Penny. “Mentiamo a noi stessi se pretendiamo che la produzione alimentare di oggi non abbia costi ambientali nascosti”, spiega la ricercatrice dell’Università di Greifswald che ha partecipato allo studio

Esperimento audace quello della catena tedesca di supermercati Penny: da oggi, per una settimana, in tutte le sue 2150 filiali applica i “prezzi reali” a 9 dei suoi oltre 3.000 prodotti, ovvero l’importo che dovrebbe essere effettivamente richiesto alla clientela se si tenesse conto di tutti i danni ambientali causati dalla produzione. I prodotti al centro dell’iniziativa, dal formaggio ai classici würstel, oggi sugli scaffali presentano un aumento di prezzo fino al 94%, come ha annunciato ieri la stessa catena di punti vendita discount, che è presente anche nel nostro Paese (ma la campagna è riservata ai supermercati tedeschi).

LO STUDIO

La dieta vegana, anche se “imperfetta”, aiuta a ridurre l’impatto sull’ambiente

di Anna Lisa Bonfranceschi

Con questa iniziativa Penny vuole creare maggiore consapevolezza sull’impatto della produzione alimentare sull’ambiente. “Ci rendiamo conto che molti dei nostri clienti soffrono quando arrivano alla cassa per i prezzi sempre alti dei prodotti alimentari. Tuttavia, dobbiamo affrontare la scomoda realtà che i costi della filiera non riflettono quelli dell’impatto ambientale e sociale”, ha spiegato il direttore generale di Penny Stefan Görgens, illustrando il contesto dell’azione che è stata sviluppata in collaborazione con studiosi dell’Università Tecnica di Norimberga e dell’Università di Greifswald, che hanno stimato gli effetti economici della produzione dei 9 alimenti sul suolo, sul clima, sull’acqua e sulla salute. Costi attualmente invisibili che sono inevitabilmente sostenuti lungo la filiera, che attualmente non si riflettono o si riflettono solo parzialmente sul prezzo di vendita dei prodotti, come ha spiegato l’azienda in una conferenza stampa. “Costi che non è chiaro se, quando, come, dove e da chi saranno risarciti”.

“Mentiamo a noi stessi se pretendiamo che la produzione alimentare di oggi non abbia costi ambientali nascosti”, ha detto Amelie Michalke, che studia gli effetti ecologici e sociali della produzione agricola all’Università di Greifswald. Gli aumenti sono enormi: i würstel ora improvvisamente costano 6,01 euro mentre fino a sabato costavano 3,19 euro. La confezione di formaggio olandese tipo Emmental da 300 grammi è passata da 2,49 euro a 4,84 euro.

LA NORMATIVA

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Ma sono aumenti scientificamente giustificabili. Gli studiosi hanno, per esempio, calcolato 2,35 euro di costi “nascosti” nella produzione del formaggio olandese stimando 85 centesimi solo per emissioni dannose per il clima provenienti dall’agricoltura. Ad esempio del metano che viene prodotto dai bovini durante la loro digestione, o della CO2 proveniente dall’utilizzo di trattori alimentati a diesel. Poi 76 centesimi per l’inquinamento del suolo causato dall’agricoltura intensiva per la produzione di foraggi. Altri 63 centesimi per l’impatto dell’uso di pesticidi che rilasciano sostanze tossiche che possono provocare problemi di salute (cancerogeni e non) alla salute degli agricoltori che ne vengono a contatto. Infine, più di 10 centesimi per gli effetti negativi sulla qualità delle acque sotterranee, per esempio l’inquinamento delle falde acquifere dall’azoto contenuto nei fertilizzanti.

L’aumento di prezzo includendo i costi ambientali nascosti non è lo stesso per tutti i 9 prodotti al centro dell’iniziativa. L’aumento del 5% della cotoletta vegana è decisamente inferiore a quello del formaggio e dei würstel. “In linea di massima l’aumento che va calcolato è più basso per i prodotti completamente a base vegetale per via del minor impatto ambientale”, ha spiegato il professor Tobias Gaugler economista ambientale dell’Università Tecnica di Norimberga. Aumento che è invece notevolmente più elevato per i prodotti caseari e per la carne.

A questo punto sorge un dubbio legittimo: cosa farà Penny del reddito aggiuntivo proveniente da questa operazione? La catena lo donerà a un progetto di protezione del clima sviluppato con una grande cooperativa lattiero-casearia bavarese impegna