OMS comincia ad istigare l’odio di massa contro i No-Vax

Da Natural News:

L’OMS dichiara guerra alle persone non vaccinate, le paragona ad assassini definendole “una grande forza omicida a livello globale”

Evidentemente per la prossima campagna di inoculazioni di massa, da rendere obbligatorie per la comparsa di un virus “più letale” preconizzato dalla riunione di ottobre a Bruxelles.

Giovedì 22 dicembre 2022 di: Ethan Huff

(Natural News) L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente pubblicato un video sulla sua pagina Twitter che sostanzialmente chiama assassini le persone non vaccinate.

La clip presenta il famigerato Dr. Peter Hotez che dichiara che “l’attivismo anti-vaccino” è “l’aggressione anti-scienza”. Hotez ha anche affermato che coloro che rifiutano specificamente i “vaccini” covid sono quasi sicuramente politicamente “di estrema destra”. Hotez ha poi classificato i non vaccinati come “una delle principali forze omicide a livello globale”. Ciò che Hotez sta dicendo, in altre parole, è che vivere da persona non vaccinata è responsabile della morte di altri, che sono per lo più persone vaccinate.

Questa campagna d’odio di preparazione alla prossima “plandemia” diventa più necessaria in quanto, in USA,

Il panico si diffonde sui social media a seguito di un nuovo studio della FDA che collega le iniezioni covid alla coagulazione del sangue

Una nuova ricerca pubblicata dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense sta alimentando una tempesta di fuoco sui social media in quanto espone ancora una volta i “vaccini” covid come una condanna a morte.

Intitolato “Sorveglianza della sicurezza del vaccino COVID-19 tra le persone anziane di età pari o superiore a 65 anni”, lo “studio della FDA”, come è attualmente di tendenza sui social media, evidenzia il fatto che le iniezioni di covid causano la coagulazione del sangue (trombi) negli individui più anziani.

Sappiamo da ricerche precedenti che esse provocano coaguli di sangue anche nei giovani. Ma questa è la prima volta che persino la FDA ha riconosciuto il problema della coagulazione del sangue, che non è mai stato affrontato fino a poco tempo fa.

Pubblicato il mese scorso sulla rivista Vaccine, lo studio della FDA è stato compilato da ricercatori non solo dell’agenzia ma anche di Acumen LLC, del Dipartimento di economia della Stanford University e del Center for Medicare and Medicaid Services.

Rivela, sulla base dei dati di un database di anziani negli Stati Uniti, che l’embolia polmonare e la coagulazione del sangue nei polmoni sono così diffuse tra i “completamente vaccinati” che sono necessarie ulteriori indagini.

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