McKinsey. Per non dimenticare, Eva Reali


Redazione Oltre Tv

Eva Reali (5s) morta nel 2018: «Vogliono riforma sanitaria mondiale»

“Lo pubblico integralmente, ognuno si faccia la propria opinione. Se qualche magistrato, qualche giornalista o qualche persona onesta volesse andare a fondo o indagare, io ne sarei molto contento. Anche per dare riscatto a questa povera persona”.

L’audio di Eva Reali

Nell’audio la Reali ha raccontato che, quando era referente al tavolo sanità della Toscana a cavallo tra il 2013 e il 2014, fu contattata “in modo non esattamente pulito” dalla McKinsey un’azienda che, a suo dire, formava i dirigenti dei Paesi europei e asiatici.

“Fui contattata dal responsabile del Mediterraneo che chiese di incontrarmi. Chiesi a una persona molto vicina a Beppe [Grillo] se dovevo incontrarlo e loro mi dissero di andare per sentire cosa volesse”.

L’attivista del M5S ha raccontato di aver capito che dietro la riforma sanitaria internazionale c’era, appunto, la McKinsey. “Non si capiscono i vaccini se non si capisce chi c’è dietro a tutta questa riforma sanitaria internazionale”.

“Loro mi dissero che avevano questo progetto mondiale di risistemazione del sistema sanitario e che trovavano delle difficoltà perché non tutti gli Stati erano malleabili. Secondo loro il modello assoluto di sanità migliore era quello di Israele. Mi fece tutta una serie di nomi che effettivamente collaborano con i presidenti di regione. Mi disse che lui era allievo di Walter Ricciardi che all’epoca non era ancora direttore del servizio sanitario nazionale. Io non sapevo nemmeno chi era, poi mi venne detto che a Roma veniva chiamato il Papa nero ma io non lo conoscevo. Mi mandarono a parlare dalla Grillo [Giulia, ex ministro della Salute]”.

L’ex ministro della Salute Giulia Grillo

L’ex attivista non doveva avere una buona considerazione di Giulia Grillo. “Penso sia una delle persone più colluse ma all’epoca me la presentarono come la persona a cui dovevo riferire dell’incontro che avevo avuto”.

“Dentro questa cosa con la McKinsey c’era Fraccaro, c’era l’antitrust, Pitruzzella. Tutta questa roba la riportai ma non servì a niente” ha continuato a raccontare.

“Ora non sto bene, nel senso che sono malata e secondo me… sarò anche complottista però… quando ebbi questo incontro mi offrirono un caffè. L’ho bevuto solo io e dopo sei mesi mi sono ammalata di tumore… chi lo sa?”

Il compito della Reali era semplice. “Io servivo solamente per portare un messaggio, ovvero che loro erano disponibili ad aiutare il M5S per fare in modo che il piano sanitario nazionale, delle varie regioni, fosse come loro lo volevano”.

Poi ha detto di averne parlato con il marito e che entrambi pensavano fosse come la Goldman Sachs. “Che mettono un piede nei vari scenari possibili che possono avvenire nel futuro. E così loro hanno fatto perché poi la Giulia Grillo, con Walter Ricciardi, sui vaccini ha continuato l’opera della Lorenzin”.

Contattarono anche altri parlamentari del M5S

La cosa che colpì di più la Reali è che, nonostante riportò tutte le “collusioni che c’erano” in una email a Beppe Grillo, non ci fu nessuna reazione del Movimento.

Durante l’incontro furono avanzate delle richieste che lei non soddisfò. Quindi la McKinsey contattò dei parlamentari del M5S (Gagnarli, Baroni) ma sempre senza successo. “Alla fine però la Giulia Grillo ha fatto quello che doveva fare“.

“Giulia la conosco molto bene, avevo il suo numero privato, ci sentivamo. Io sono una vecchia attivista, mio marito segue Beppe dal 2004, io dal 2006 quindi ho conosciuto tutti prima che diventassero parlamentari. Giulia, come Massimo Artini, sono persone serve. Nel senso che Giulia mi parlava di Beppe come del padrone. Ha proprio usato la parola padrone”.

Per la Reali Giulia Grillo si è semplicemente palesata per quello che era. “Io le chiesi se avevano mai avuto delle intimidazioni da parte di soggetti che avevano interesse sanitario, se era stata contattata anche lei. Lei mi disse: «Sai, quando ti vogliono mandare degli avvertimenti sono avvertimenti chiari» e mi guardò. Le dissi: «Scusa, ma che vorresti dire?»” 

Eva Reali minacciata

“Dopo un po’ che continuavo a parlare di questa roba, altre persone mi hanno chiamato dicendomi che non era importante quello che dovevo dire, che la dovevo smettere”.

Poi arriva la prima minaccia, ricevuta da un ex consigliere di un comune toscano, un italo americano.

“«Devi pensare alla tua salute» – mi ha detto – «non devi pensare a queste cose. Io voglio pensarti che prendi un aperitivo con gli amici, non che pensi a queste cose. Perché sai, scusami se te lo dico eh, ma non hai molto tempo. Non devi pensare a queste cose, le devi lasciare andare. Devi pensare a passare quello che ti resta con i tuoi amici in allegria e lasciare che queste cose muoiano».

Parole che secondo l’infermiera erano state pronunciate in modo mafioso e violento. “Era un mio carissimo amico, di cui avevo piena fiducia. Sono rimasta folgorata. Non potevo fidarmi più di nessuno”.

“Io vorrei semplicemente lasciare questa eredità. Che magari non servirà a niente, magari sono cose passate o che non servono più a nulla. Magari gli scenari cambiano, le persone cambiano, quelle che erano al potere prima non lo sono più adesso. Vorrei lasciare questa cosa che a me sembra così grossa. Tu pensa – conclude alla persona a cui era rivolto l’audio – che la prima frase di questo incontro con questo referente del Mediterraneo di questa azienda, è stata: «Questo incontro non è mai avvenuto. Se tu dirai che è avvenuto, io lo negherò. E la mia parola vale molto più della tua»”. Foto: YouTube


La Reali parla di questo emissario MK che la contattò, non si capisce esattamente perché… Lui le indicò Israele come Paese esemplare nella gestione sanitaria… lungimirante