Ma gli Pfizer scaduti non è che faranno male?

Sul web s’era sparsa la voce che i vaccini Pfizer  stavano per scadere ad ottobre. Suscitando indebite speranze. Ecco trovata la soluzione, come illustrato da Agata Iacono su L’Antidiplomatico:

Scienza? Israele pronta ad estendere di 3 mesi i vaccini Pfizer scaduti

Ma, prima di lasciarvi leggere l’articolo, voglio anch’io porre qualche domanda, che so, ai noti esperti Klaus Davi, David Puente, Enrico Mentana, o persino il celebre virologo travestito da domatore di pulci Giampiero Mughini: non è che questi sieri scaduti faranno male alla salute di quelli cui vengono inoculati? Si sa, e Mughini e Klaus Davi asseverano con la Scienza, che i sieri Pfizer fanno benissimo alla salute.

Come può testimoniare questa signora:

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Ma qui pongo una questione. Cosa c’è dentro questi vaxxini, che sono da conservare a -80 e poi di colpo diventano utilizzabili anche dopo 3 mesi?

Non conterranno, detti vaccini, solo ferro e grafene, che sono sostanze inorganiche e quindi inattaccabili da microbi della putrefazione; contengono sicuramente anche sostanze organiche, cellule da tenere al freddissimo sennò “vanno a male”: ecco un concetto che anche il virologo Mughini può capire. Sarà capitato anche a lui di dimenticare un pezzo di orata o di merluzzo fuori dal frigo: bastano tre giorni e il tenero tessuto proteico comincia a sviluppare quell’inconfondibile odore di marcio – che sconsiglia e già di per sé dissuade dall’alimentarsene. Perché si sa che il pesce marcio fa male: intossicazione, nausea,  vomito, talora ricovero. Ora, se a un pesce basta una settimana  per decomporsi ed essere sconsigliabile ingerirlo, come mai uno Pfizer con il suo mRNA dovrebbe invece essere sano dopo ben tre mesi? Non putrefà? Come mai? Sarebbe una bella indagine scientifica per scienziati del calibro di Klaus Davi e David Puente o un Parenzo: cosa c’è dentro che li mantiene perfetti laddove un qualunque surgelato si decompone e puzza? E nel caso: non è che invece, andati a male, faranno male alla salute degli ebrei che li ricevono nel braccio in Israele? Non sarà invece che – Geova non voglia  – ci troviamo di fronte ad azioni antisemite commesse dallo Stato ebraico in complicità col dottor Bourla? Che fa la comunità ebraica italiana? Perché tace?

Ed ora il pezzo della Iacono su L’Antidiplomatico:

Vaccini in scadenza? Non c’è problema… basta spostare la data della scadenza.

Con milioni di sieri sperimentali contro il Covid che stanno per raggiungere la data in cui dovrebbero essere buttati e con buona pace della scienza, da Israele, definito da molti il topo da laboratorio della Pfizer, arriva la notizia surreale di una possibile posticipazione coatta per 60 mila dosi.

Questa operazione, se fosse condotta da un supermercato per un surgelato, si chiamerebbe frode e interverrebbero i Nas. Eppure, riporta, Times of Israel: “Secondo quanto riferito, Pfizer ha accettato di estendere la data di scadenza di circa 60.000 dosi dei suoi vaccini contro il coronavirus che sono stati tenuti in condizioni ultra-fredde da Israele”.

Secondo quanto riportava ieri sera Channel 13 news, la data di scadenza di fine luglio dei vaccini è stata prorogata alla fine di ottobre a seguito di discussioni nelle ultime settimane tra funzionari del Ministero della Salute e dirigenti Pfizer.

La Food and Drug Administration degli Stati Uniti, dopo aver dato l’approvazione finale al vaccino Pfizer il 23 agosto, ha affermato che alcune dosi potrebbero essere utilizzate fino a tre mesi dopo le loro date di scadenza, a condizione che siano conservate nelle giuste condizioni.”

E in Italia cosa accadrà con le dosi scadute? E più precisamente quando scadranno i lotti Pfizer acquistati dalla Commissione in segreto presenti in Italia? Seguirà poi l’esempio israeliano di utilizzare anche le dosi scadute?

AGATA IACONO Sociologa, antropologa, giornalista

Per sovrappiù, vi do anche il titolo di Times of Israel che la Iacono cita come fonte, ché non si dica che questa è una fake news

Israele, Pfizer ha detto di estendere la data di scadenza di circa 60.000 dosi di vaccino

Secondo quanto riferito, Pfizer ha accettato di estendere la data di scadenza di circa 60.000 dosi dei suoi vaccini contro il coronavirus che sono stati mantenuti in condizioni di freddo estremo da Israele.

Secondo un rapporto di mercoledì sera su Channel 13 News, la data di scadenza di fine luglio dei vaccini è stata prorogata alla fine di ottobre a seguito delle discussioni nelle ultime settimane tra i funzionari del ministero della Salute e i dirigenti della Pfizer.

La Food and Drug Administration statunitense, dopo aver dato l’approvazione definitiva al vaccino Pfizer il 23 agosto, ha affermato che alcune dosi potrebbero essere utilizzate fino a tre mesi dopo la data di scadenza, a condizione che siano state conservate nelle giuste condizioni –  possono rimanere in uso per 3 mesi oltre la data stampata, purché le condizioni di conservazione approvate tra -90ºC e -60ºC ( -130ºF a -76ºF) sono stati mantenuti “, ha affermato la FDA in una scheda informativa sul vaccino.

All’inizio di luglio, Israele ha spedito alla Corea del Sud circa 700.000 dosi in scadenza , come parte di un accordo che ha visto Seoul accettare di inviare nuovi vaccini in cambio. Alla fine di luglio, i rapporti dicevano che Israele stava per cestinare circa 80.000 dosi in scadenza. Ma non è mai stato confermato che quelle dosi siano state effettivamente smaltite”.

Fra Sion e Corea del Sud c’è una certa distanza: la catena del freddo è assicurata? Non andranno a male?

A proposito, da Israele ci sarebbe anche questa notizia. Antisemiti al potere?

Covid. Si ammalano e muoiono 34 vaccinati. Studio clinico su come prevenire questi casi

In Israele 152 persone vaccinate con la doppia dose di vaccino Pfizer e nonostante questo ricoverate in 17 ospedali del Paese, sono stati inclusi in uno studio per capire come mai il virus abbia “bucato” le difese innalzate dal vaccino, la cui efficacia è peraltro comprovata nella prevenzione dei sintomi del Covid19, soprattutto quelli gravi, e dell’ospedalizzazione.

Queste 152 persone costituivano la metà del totale delle persone vaccinate e comunque ricoverate con il Covid, sviluppato almeno 7 giorni dopo la seconda dose.

Lo studio ha evidenziato come tra i 152 soggetti seguiti, 38 hanno sviluppato sintomi severi e di questi 34 persone sono morte. L’interrogativo era capire come mai il vaccino fosse risultato inefficace”.

Magari erano già scaduti?