Tulsi Gabbard:
L’ultimo rantolo di morte di qualsiasi democrazia è quando un presidente in carica usa l’apparato di sicurezza dello stato per perseguire gli oppositori politici e coprire bugie e crimini commessi da lui stesso o dalla sua famiglia. Biden lo sta facendo ora. Le sue azioni chiariscono che crede di non essere l’esecutore dello stato di diritto ma l’eccezione ad esso
A death rattle of any democracy is when a sitting president uses the state security apparatus to go after political opponents and cover up lies and crimes committed by himself or his family. Biden is doing that now. His actions make it clear he believes himself to be not the… pic.twitter.com/3yeKyFoziF
— Tulsi Gabbard 🌺 (@TulsiGabbard) August 1, 2023
Fassino: “Siccome non abbiamo mai occasione di discutere di questi temi e siccome il bilancio della Camera affronta anche il tema delle indennità. Vorrei dire, ancora una volta, e mi rivolgo a tutti i colleghi a cui chiedo attenzione, perché uno dei luoghi comuni della campagna che si sviluppa è che i parlamentari, in particolare i deputati, godono di stipendi d’oro. Io ho qui con me il cedolino di luglio 2023 da cui risulta che l’indennità lorda parlamentare è 10.435 euro. Da cui, giustamente e sottolineo giustamente, vengono defalcati il prelievo Irpef, l’assistenza sanitaria, la previdenza dei deputati. A proposito di vitalizi, per la previdenza sono mille euro al mese che vengono defalcati. Le addizionali regionali e le addizionali comunali. Fatti tutti questi giusti prelievi, l’indennità netta di qualsiasi deputato, tutti noi, perché questo cedolino è uguale per tutti, è 4718 euro al mese”
… riporto in sintesi quello che prendono: Attualmente i deputati hanno diritto a un’indennità netta di 5.000 euro al mese più una diaria di 3.503,11 e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690 euro. A questi si aggiungono 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti.
I senatori invece ricevono un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti.
Facendo un rapido calcolo e senza considerare le eventuali indennità di funzione, i componenti del Senato guadagnano ogni mese 14.634,89 euro contro i 13.971,35 euro percepiti dai deputati.
Deputati e senatori hanno diritto poi anche a un assegno di fine mandato, che è pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità.