L’opposizione in USA – e l’opposizione in Italia

Tulsi Gabbard:

L’ultimo rantolo di morte di qualsiasi democrazia è quando un presidente in carica usa l’apparato di sicurezza dello stato per perseguire gli oppositori politici e coprire bugie e crimini commessi da lui stesso o dalla sua famiglia. Biden lo sta facendo ora. Le sue azioni chiariscono che crede di non essere l’esecutore dello stato di diritto ma l’eccezione ad esso

Fassino: “Siccome non abbiamo mai occasione di discutere di questi temi e siccome il bilancio della Camera affronta anche il tema delle indennità. Vorrei dire, ancora una volta, e mi rivolgo a tutti i colleghi a cui chiedo attenzione, perché uno dei luoghi comuni della campagna che si sviluppa è che i parlamentari, in particolare i deputati, godono di stipendi d’oro. Io ho qui con me il cedolino di luglio 2023 da cui risulta che l’indennità lorda parlamentare è 10.435 euro. Da cui, giustamente e sottolineo giustamente, vengono defalcati il prelievo Irpef, l’assistenza sanitaria, la previdenza dei deputati. A proposito di vitalizi, per la previdenza sono mille euro al mese che vengono defalcati. Le addizionali regionali e le addizionali comunali. Fatti tutti questi giusti prelievi, l’indennità netta di qualsiasi deputato, tutti noi, perché questo cedolino è uguale per tutti, è 4718 euro al mese”

fassino

… riporto in sintesi quello che prendono: Attualmente i deputati hanno diritto a un’indennità netta di 5.000 euro al mese più una diaria di 3.503,11 e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690 euro. A questi si aggiungono 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti.

I senatori invece ricevono un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti.

Facendo un rapido calcolo e senza considerare le eventuali indennità di funzione, i componenti del Senato guadagnano ogni mese 14.634,89 euro contro i 13.971,35 euro percepiti dai deputati.

Deputati e senatori hanno diritto poi anche a un assegno di fine mandato, che è pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità.