“L’Italia dovrà applicare il Green Pass OMS”

Contrariamente alle melliflue rassicurazioni del misistro della Sanità Schillaci (“L’Italia non applicherà il Green Pass Globale”, l’avvocata Holzeise, nota lottatrice contro la dittatura sanitaria di Bill Gates, spiega  perché, invece, lo dovremo applicare, per vincolo esterno:

Integrato con un documento importante Rispondo a quelli (incluso l’On.le Borghi) che non vedono l’imminente rischio per la libertà e salute/vita dei cittadini italiani derivante da decisioni già prese a livello euro-unionale:

  1. I Regolamenti dell’UE sono vincolanti in tutti i loro elementi e direttamente applicabili negli Stati membri dell’UE – e dunque anche in Italia.
  2. Con il Regolamento (UE) 2022/2371 del Parlamento e del Consiglio non è soltanto stato deliberato che la Commissione Europea può riconoscere a tutti gli effetti connessi lo stato di emergenza a livello europeo, può provvedere all’adozione di un piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell’UE e è stato previsto l’obbligo di adattare quello a livello nazionale, il coordinamento della risposta degli Stati membri, la possibilità per la Commissione di adottare atti di esecuzione immediatamente applicabili, ma c’è una chiara motivazione e dichiarazione d’intenti (anzi obbligo) contenuto nel considerando n. (23) del Regolamento laddove gli Stati membri dichiarano di sviluppare con l‘OMS un nuovo strumento giuridicamente vincolante che integri il Regolamento Sanitario Internazionale, rafforzando in tal modo il multilateralismo e l’architettura sanitaria globale.

L‘Unione, secondo gli impegni presi con il Regolamento, dovrebbe sostenere gli sforzi volti a rafforzare l‘attuazione e il rispetto del Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) – che sempre secondo questo Regolamento- dovrebbe essere integrato con forza vincolante!

L‘unica bozza resa disponibile dall‘OMS in merito alle modifiche del RSI prevede all‘art. 36 il certificato di vaccinazione che sempre, secondo la bozza delle modifiche al RSI, potrebbe essere imposto in modo autoritario/totalitario dal Direttore Generale dell‘OMS, ma in realtà, leggendo il Regolamento (UE) 2022/2371 – la motivazione contenuta nel considerando (25) anche da parte della Commissione in caso di emergenza – dichiarata dalla Commissione – a livello unionale.

Insomma, con questo Regolamento l‘Italia ha riconosciuto il ruolo preponderante dell‘UE nel caso di asserita e formalmente dichiarata emergenza sanitaria! E a tal proposito è molto preoccupante che con atto del 29 novembre 2022 il Consiglio dell‘UE ha concluso sulle vaccinazioni come uno degli strumenti più efficaci per prevenire le malattie (proprio quelle relative al Covid-19), dichiarando la lotta alla esitazione vaccinale, mentre con Raccomandazione (UE) 2023/1339 il Consiglio nei considerando (motivazione dell‘atto) – nonostante il fatto che i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 non siano stati autorizzati per la prevenzione del contagio virale – ha – in un enorme falso ideologico – dichiarato che il certificato COVID digitale dell‘UE si sarebbe dimostrato essere la soluzione e lo strumento per garantire la sicurezza.

Insomma: chi sostiene che il Regolamento (UE) 2022/2371 non costituisca un atto che NON ANDAVA sostenuto dal nuovo governo proprio per garantire la sovranità nelle decisioni sulla Sanità Pubblica della Repubblica Italiana, disinforma la popolazione.

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