L’Italia autorizza la sperimentazione in campo delle Tecnologie di evoluzione assistita

MB: Serve a rendere impossibile distinguere gli OGM dalle sementi naturali

E’ la prima legge europea: il voto all’unanimità

Con una votazione a Palazzo Madama nel pomeriggio di martedì è stato approvato un emendamento al dl Siccità che autorizza la sperimentazione in campo delle Tea, le Tecnologie di evoluzione assistita, a oggi consentita solo in vitro. Svolta per il mondo dell’agricoltura. “Si tratta della prima volta che un parlamento nazionale legifera esplicitamente in materia.  ..la strategia vincente è stata trasformarli in un emendamento al dl Siccità. Calzava a pennello, e abbiamo utilizzato questo veicolo per portare a segno il blitz. Oggi pomeriggio ci sarà il passaggio in Aula in Senato, entro dieci giorni quello alla Camera, poi finalmente sarà legge, in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”. Il testo – sottolinea Nevi – “è stato votato all’unanimità da tutte le forze politiche, senza eccezioni né astensioni”.

È un passo che cambia la percezione che ha il Paese dell’innovazione genetica commenta raggiante Luigi Cattivelli, direttore del centro di Genomica e Bioinformatica del Crea, il più grande centro di ricerca italiano nel settore agroalimentare.” Fino a qualche anno fa tutti avrebbero dato contro l’innovazione genetica e si sarebbero schierati per un ritorno all’antico. Questa è la prima volta che un atto formale e pubblico anziché limitarla la promuove. La normativa europea esisteva, era stata recepita, ma da noi era bloccata. Il passo di oggi serve a rendere finalmente operativa la sperimentazione delle Tea che era potenzialmente applicabile, ma non era mai stata attuata

Che cosa sono le Tea

La scienza non ama le semplificazioni, ma le Tea possono essere definite l’evoluzione degli Ogm. Con una, fondamentale differenza: nel caso degli Ogm, si tratta di piante il cui Dna ha subito una manipolazione in laboratorio, con l’inserimento di geni di provenienza esogena, ad esempio da altre specie vivente. Il caso più famoso è quello del mais che resite alla piralide (un parassita), che contiene un gene proveniente da un batterio; un altro esempio è la soia resistente ai glifosati.

Nel caso delle Tea, le mutazioni sono indotte utilizzando geni che provengono dalla stessa specie. Mutazioni indistinguibili e ottenute grazie all’editing genetico, in tutto e per tutto identiche a quelle che si originano in natura. Lavori pionieristici nel campo hanno condotto al premio Nobel per la Chimica nel 2020 le scienziate Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna.

In generale, indurre mutazioni consente di cambiare alcuni caratteri di una pianta o organismo – prosegue Cattivelli – . Un soggetto portatore di malattia genetica, se è possibile manipolargli il Dna, guarisce. In futuro, molte malattie verranno corrette grazie all’editing genetico, bilanciando mutazioni negative con altre, per così dire, positive. Lo stesso accadrà per le piante: si possono inserire nuovi caratteri, come la resistenza alle malattie, alla siccità, o renderle più produttive”.

Al Crea sono allo studio alcune varietà resistenti alle patologie. “Ma per la siccità è più complesso” rivela Cattivelli, “perché è un carattere molto difficile, non c’è in gioco un solo geneAl momento ci sono alcune indicazioni”. E molto lavoro da fare”.

La Nutrizionista di Schwab

La “nutrizionista” Dr. Hilda Etzeworm, mentre mangia in un giardino europeo

…questa è una consulente del programma “Nutrire il mondo” del Wor.   Economic Forum.

Non sono umani

NEURALINK: il chip che FONDE cervello e AI. Iniziano i test sugli UMANI

L’annuncio  pubblicitario: “Cos’è Neuralink? Una rivoluzionaria tecnologia che sta aprendo le porte a una nuova era dell’integrazione tra il cervello umano e l’intelligenza artificiale. L’approvazione dei primi test sugli esseri umani stanno aprendo prospettive incredibili per il futuro della scienza, della tecnologia e dell’umanità stessa. Unendosi alla sinergia tra cervello e IA, Neuralink promette di potenziare le nostre capacità cognitive, migliorare la comunicazione tra gli individui e consentire una connessione diretta con il mondo digitale. Attraverso l’impianto di un microchip nel cervello, Neuralink crea un’interfaccia cerebrale avanzata che permette di registrare e stimolare l’attività neurale”

Serve a Loro, non a noi

Commento di Luigi Copertino:

a parte il fatto che la coscienza umana non ha sede nel cervello (l’encefalolatria è cosa tipicamente moderna) ma ha una radice spirituale “diffusa” in tutto il corpo con centro nel plesso cardiaco, di fronte a tali scenari non è negabile che a muoverli è l’atavica ubris umana. Nell’esperienza mistica è ben noto il fenomeno della “scrutazione dei cuori” ossia il dono di una reciproca comprensione immediata del quid più intimo del prossimo, che è possibile nello “spazio” di Trascendenza Divina in noi presente per partecipazione. Questo voler raggiungere, per via tecnologica, quel che è, per via mistica, un dono di Dio mi pare soltanto espressione di una volontà prometeica di potenza foriera di grandi guai. Un superbo tentativo di ottenere, tramite la fusione uomo/macchina, una sorte di “coscienza globale”, in modalità piattaforma reticolare digitale e cibernetica, che altro non è che una ridicola imitazione tecnologica dell’attingere mistico ad un più alto Amore l’unico capace di unire nel trascendente, ossia spiritualmente, le creature senza dissolvere la loro identità, senza fonderle in un unico flusso di dati informe ed indistinto.