L’incredibile successo di Salvini (regalato dal PD)

La conferenza stampa: “E’ stata una mezz’ora di confronto stimolante sui temi, sull’idea di Italia che per diversi aspetti coincide. Siamo contenti che al centro ci sia stato il tema dello sviluppo, della crescita dei cantieri. E’ ciò di cui l’Italia ha bisogno per ripartire.  Il leader della Lega parla di sintonia con Draghi su questo: “Nessuna tassa, semmai una pace fiscale per aiutare i cittadini. Molto tempo lo abbiamo impiegato sullo sviluppo e crescita.. Se il professor Draghi ci avesse parlato di aumento delle tasse, ora non saremmo qui a parlare di disponibilità della Lega” “Abbiamo sentito l’inizio di un percorso interessante del Paese .

L’altro tema: i veti di PD e sinistre contro la Lega in appoggio a Draghi:

“Noi non poniamo condizioni, faccio questa premessa. Altri partiti pongono noi non abbiamo posto condizioni né su persone, né su idee, né su movimenti“. A differenza di altri non riteniamo che si possa andare avanti a colpi di no. Grillo, Conte, la Boldrini? Noi siamo diversi, noi non abbiamo pregiudizi, abbiamo parlato del futuro dei nostri figli

https://twitter.com/borghi_claudio/status/1357859809832431621

Zingaretti prova a sondare Draghi sulla Lega. E lui: “Fidati di me”

Renzi scrive a Merkel e Obama: “Visto?”. Giorgetti se la ride: “Grazie al leader di Iv, in 3 settimane facciamo quello che volevamo fare in 3 anni”. E il premier incaricato sonda i partiti per ministri politici. Ma per il Pd la convivenza col Carroccio

Pd fa sapere che, se ci saranno ministri leghisti, non ci saranno ministri Pd … definendolo “appoggio esterno”

In un attimo, da appestato sovranista infrequentabile, da tener fuori da tutti i giochi, è salito dal buco nero senza ritorno in cui s’era precipitato  lui stesso col Papeete, e viene sdoganato dai padroncini del discorso.

Avere Salvini con Draghi? Non è uno scandalo, anzi

Claudio Cerasa
@claudiocerasa
Salvini apre a Draghi, dice che il bene del paese viene prima degli interessi del partito, non pone condizioni, lancia ramoscelli di ulivo agli avversari, si smarca da Meloni e fa finalmente un primo passo per archiviare il salvinismo. Il Truce si fa Dulce: segnale da cogliere

Ad essere in difficoltà è il PD, dice che non parteciperà – In attesa della telefonata di Mattarella che lo rimetta in riga.

Ad amici pieni di dubbi: ma tu ti fidi di Draghi? Ci mettiamo in mao al nostro aguzzino… Come hannov issuto sereni, su false certezze, fino a dimenticare quel che è la politica nei momenti cruciali: no,non c’è nessuna garanzia, nessuna certezza che Draghi farà come ha detto Salvini. Nel realismo politico che manca (nel paese di Machiavelli), si va in un governo anche per condizionarlo. “O per essere condizionati”, ribatte l’amico. Certo. Invece di star fuori, puri idealisti che non si sporcano, a ululare alla Luna mentre l’Italia viene guidata da Arcuri e Gualtieri, che hanno già dilapidato 150 miliardi…Eh sì. La politica è per essenza azzardo, rischio, giocare con le carte che si hanno in mano anche se sono scartine – ma soprattutto è intuire in tempo cosa fare. Il Kairos . Non lasciar passare il momento favorevole, che non torna più. A Salvini è tornato due volte. Non sfidi troppo il Kairos.