L’altra Firenze

Un amico intelligente e osservatore mi segnala,  sulla folla che a Firenze pregava davanti alla Porta del Paradiso, quell’apparizione:

firenze-occhio

Mi ha incuriosito quest’occhio che passa nel video. Apprendo che è la pubblicità di una mostra di un’artista inglese (mostra definita “mastodontica” e che durerà tutto l’inverno), Jenny Saville. Vuoi vederne un suo autoritratto? Ecco qui a seguire:

firenze-savilleTout se tient, ovviamente.

E’ infernale il piacere di sporcare. La volontà programmatica di  abbassare verso il subumano tutta  la civiltà, la storia di Firenze e la sua arte rinascimentale, il mondo intero, fino all’abiezione.

Una lettrice commenta:

E già, è il momento delle porte, bisognerebbe ricordarsene: porta dell’Inferno, del Paradiso, le porte tracciate da Romolo nella fondazione di Roma e il sangue di Remo, la Sublime Porta … ogni porta rimanda a un altro mondo e lo rende presente.
Se si attraversa virtualmente la porta di Rodin, nella mostra di Roma, si capisce bene chi si vuole veramente contattare e omaggiare.

Aggiungo che siamo anche nel periodo nel Mundus Patet.

Il “Mundus” costruito dai romani era una fossa, delimitata da due assi disposti a forma di croce (Cardo e Decumano) e ricoperta da grandi lastre di pietra; il punto centrale costituiva il canale di collegamento tra il mondo dei vivi e quello dei defunti. La Fossa era chiusa per tutto l’anno ad eccezione dei tre giorni del Mundus Patet, ossia i giorni in cui “il mondo è aperto”. La Fossa veniva così aperta durante le giornate del 24 agosto, 5 ottobre e 8 novembre, per permettere un contatto con l’aldilà, attraverso questo misterioso canale connesso con l’accesso al mondo degli inferi.

Il Mundus si trovava nel Foro romano, che segnava il centro esatto della città di Roma.