La risposta a Putin: ammazzato Navalny

Il personaggio, pompato dall’occidente (senza molto successo) come l’Eroico Oppositore di Putin, è morto in carcere per “un malore”. E’ già cominciata la grancassa propagandistica, dai giornali inglesi e americani…

Ricordo che nel 2023, a scopo di pompaggio mediatico, a un film dal titolo “Navalny” hanno dato l’Oscar nella categoria “Miglior documentario”

Il documentario è stato girato dal regista canadese Daniel Roer. Prendendo la statuetta, ha detto che stava dedicando il premio a Navalny e a “tutti i prigionieri politici”.

Navalny era più famoso in occidente, che in Russia, non era il leader dell’opposizione come ci raccontano.

Di certo ora da morto fa più paura che da vivo. CUI PRODEST?

La sua morte non giova a Putin, a ridosso delle elezioni presidenziali, che si appresta a stravincere. Magari è morto di morte naturale, oppure c’è qualcosa sotto.

Di certo proprio ora che l’Ucraina sta perdendo e il fronte internazionale che la sostiene si sta sfaldando, arriva questa notizia. Ciò è più che sospetto e sarà utile a rinsaldare il fronte anti russo

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Posto qui l’articolo chiarificatore che Agata Jacono sul personaggio postò nel 2021, in una delle incarcerazioni dell’Eroico Oppositore:

“Il vero motivo per cui Navalny è in carcere”

Nelle aperture dei principali telegiornali e sulle prime pagine dei quotidiani campeggia il volto di Alexei Navalny. Il burattino sostenitore del neoliberismo più selvaggio, che Stati Uniti e vassalli europei pretendono di utilizzare contro Putin. Tutti esprimono profonda preoccupazione per la sua detenzione, cercando di accreditare presso l’opinione pubblica l’idea che si tratti di un prigioniero politico.

Lo sanno i politici europei, ma soprattutto quelli italiani e i vari media copia incolla del pensiero unico imposto alla gente, già stordita dalla costrizione di doversi sorbire la TV dei virologi e della campagna vaccinale no stop, perché Navalniy è in carcere?

Perché è l’eroe dell’opposizione contro il “regime di Putin”?

No,

A denunciare Navalny è stata un’azienda di cosmetici francese, la Yves Rocher, di cui Navalny era il referente in Russia.

L’accusa? Frode.

Ha sottratto all’azienda francese di cosmetici l’equivalente di 400mila dollari.

Per frode il blogger ucraino è stato condannato a 3 anni e mezzo nel 2014, da scontare ai domiciliari.

Dopo dieci mesi di domiciliari la pena fu sospesa e nel dicembre scorso sarebbe decaduta. Ma due giorni prima della scadenza i magistrati hanno convocato Navalny, allora in Germania, dove era stato trasferito dopo un mai chiarito e certamente ambiguo tentativo di avvelenamento, che presenta molti lati oscuri, di cui la Germania non ha mai voluto condividere le prove…
I giudici hanno ritenuto che avesse violato i domiciliari e quindi la pena dei tre anni rimanenti deve essere scontata.

Inoltre, Navalniy è accusato dal Comitato Investigativo, che è la principale agenzia investigativa russa, di aver utilizzato per acquisti esclusivamente personali oltre 356 milioni di rubli (circa 3,9 milioni di euro), che erano stati donati a sue fondazioni no profit, il cui obiettivo sarebbe dovuto essere quello di investigare sulla corruzione degli alti funzionari del governo russo e renderla pubblica.

È questo l’eroe, in sciopero della fame dal 31 marzo, di cui si chiede l’immediata scarcerazione perché la sua portavoce ha dichiarato che è in fin di vita, visto che non mangia?
“L’Ue continuerà a chiedere il suo rilascio immediato e incondizionato – ha dichiarato Borrell – poiché consideriamo la sua condanna motivata da ragioni politiche e contraria agli obblighi internazionali della Russia in materia di diritti umani. A questo proposito, ci aspettiamo anche che la Russia adempia ai suoi obblighi ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, compreso il rispetto della misura provvisoria della Corte europea dei diritti dell’uomo per quanto riguarda la natura e la portata del rischio per la vita del sig. Navalny”.

La Convenzione europea dei diritti dell’uomo lo sa che nelle carceri del Regno Unito c’è un uomo, in attesa di estradizione negli USA, cui è stata tolto ogni diritto, in gravissime condizioni di salute, sottoposto a tortura psicologica, senza coperte, senza possibilità di assistere alle udienze se non da una gabbia di vetro dove non sente bene, in un penitenziario dove molti detenuti sono positivi al Covid?

Quest’uomo si chiama Assange.

È accusato di aver voluto dare al mondo (a tutti noi) una piattaforma su cui condividere documenti che sono troppo scomodi per il potere, che sarebbero rimasti segreti.

È accusato di aver perseguito la verità.

Perché l’Europa non si indigna per il trattamento disumano ad Assange (che non è stato neppure processato) ma invoca i diritti umani per un tizio di estrema destra che deve scontare tre anni per truffa?

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-sapete_perch_navalny__in_carcere/82_40819/

Di: Agata Iacono

La Fionda

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Il film premiato da un Oscar

Posto anche un pezzo mio scritto durante un altro sospetto “malore” dell’Eroe, per il quale fu curato in Germania:

Navalny, pover’uomo

Maurizio Blondet 19 Gennaio 2021

Quel 20 agosto, sull’aereo che lo portava da Tomsk a Mosca, Aleksei Navalny è collassato per “una crisi metabolica [inibizione della colinesterasi] causata dalla combinazione di alcol, litio e benzodiazepine prese dallo stesso Navalny”.

Queste sostanze sono state trovare nelle sue urine dai medici dell’ospedale di pronto soccorso di Omsk dove l’aereo col malato ha fatto scalo di emergenza per lui – strano comportamento, se volevano ucciderlo – e, cosa più importante, sono le stesse sostanze trovate nelle urine dai medici della Charité di Berlino,  dove i russi hanno lasciato che fosse portato come chiedevano Merkel e Macron.

Il litio trovato dai medici di Berlino nel sangue di Navalny è comunemente usato per curare i disturbi bipolari. È noto che deprime la butiril colinesterasi che i test di laboratorio di Navalny hanno rivelato anche nell’ospedale tedesco. In più, diabetico, prende “per stabilizzare il suo livello di insulina con la ben nota metformina, altro farmaco noto per essere un inibitore della colinesterasi.
Le prove mediche tedesche del presunto attacco sono state pubblicate dai medici che hanno curato Navalny alla Charité, guidati da Kai-Uwe Eckardt, – che, fatto significativo, è uno specialista del diabete non di veleni, il 22 dicembre sulla rivista medica britannica The Lancet . Le prove biomediche e farmacologiche sono state esposte in quattro appendici che sono state pubblicate separatamente da The Lancet e sottoposte a peer review separatamente (una circostanza eccezionale, secondo i ricercatori medici). Leggere questa prova qui [6] .

La pubblicazione del 22 dicembre non rivela un’identificazione più specifica da parte di Eckardt e dei medici di Berlino. Hanno scritto nel loro caso clinico di “avvelenamento grave con un inibitore della colinesterasi“; ma che fosse provocata dal nervino, si guardano bene dal dirlo. Ma allora da dove salta fuori l’accusa che si è trovato il Novichok, sostenuta con furia dalla Merkel e da tutto l’Occidente?

L’ affermazione che i medici di Berlino fanno nel loro rapporto secondo cui Navalny era stato avvelenato con un agente nervino Novichok proveniva non dal loro test o trattamento, ma dal laboratorio di Monaco dell’Istituto di farmacologia e tossicologia dell’esercito tedesco (IPTB) “diversi giorni dopo aver stabilito la diagnosi di avvelenamento da inibitori della colinesterasi ”.

I risultati dell’IPTB non sono stati forniti ai pubblici ministeri russi per le loro indagini, né l’identificazione chimica del presunto composto dell’agente nervino è stata divulgata pubblicamente, né ai pubblici ministeri che l’hanno richiesta. rimangono segreti di stato per la Germania e la NATO; per i dettagli di quella storia, leggere questo [9] .

Peggio: Eckardt e il suo gruppo riconoscono anche che il lavoro dell’IPTB “non ha influenzato le decisioni terapeutiche“. Ossia che hanno continuato a trattare il paziente come un diabetico che ha abusato di psicofarmaci, e non col trattamento altamente specifico obbligatorio nei casi di avvelenamento da organofosforo e agenti nervini.

Se si deve credere alla prova di Lancet dell’assunzione di droghe da parte di Navalny, egli aveva consumato un cocktail potenzialmente letale di farmaci che, se combinato con alcol e una condizione diabetica preesistente, avrebbe potuto innescare il impatto dell’inibitore della colinesterasi. “Quando un individuo prende benzodiazepine, di solito diventa così offuscato e confuso da perdere il controllo di ciò che ha assunto”, osserva lo psichiatra medico. il livello di alcol 0,2 nell’urina riportato dal test dell’ospedale di Omsk il 20 agosto “è un livello estremamente alto”. ” Il risultato del test 0.2 è stato riportato per la prima volta dall’urina di Navalny da Alexander Sabaev, capo tossicologo dell’ospedale russo, il 10 ottobre. “Era nelle urine, ma non nel sangue. Ciò suggerisce che l’alcol è in fase di eliminazione … Il paziente non è ubriaco, ma forse questo alcol era nel sangue … ore prima. Molto probabilmente, da sei a otto ore fa. ”
La stima di Sabaev [10] poneva il consumo di alcol di Navalny tra le 10 di sera e la mezzanotte a Tomsk, prima del suo volo per Mosca.

Quando Navalny affronterà il tribunale di Mosca, la veridicità dei test clinici a Omsk e Berlino, e delle affermazioni di Navalny, sarà testata per la prima volta. Le sue cartelle cliniche complete, compresi i test di laboratorio registrati all’Ospedale di emergenza n. 1 di Omsk prima di partire per la Germania, saranno certo presentate come prove. È probabile che venga rivelata anche la sua precedente storia medica, inclusi episodi segnalati di pancreatite acuta e diabete, che i portavoce di Navalny hanno negato.

Se a Navalny è stata prescritta la metformina per il diabete e il litio per la condizione bipolare, le prove saranno disponibili per essere contestate dagli avvocati di Navalny. Le prove di chi ha detto la verità sulla festa alcolica segnalata a Tomsk, la notte prima del crollo di Navalny, saranno testate anche da pubblici ministeri e avvocati della difesa”

Fin qui John Helmer, il britannico che ha scelto la Russia quando era ancora Urss, e da Mosca scrive reportages notevoli.

NAVALNY – PROVE BIOMEDICHE E DROGHE E ARTICOLO 275 DEL CODICE PENALE RUSSO

NAVALNY ‘S COURTROOM WAGER – BIOMEDICAL AND DRUGS EVIDENCE AND ARTICLE 275 OF THE RUSSIAN CRIMINAL CODE