“La peste di errori e vizi che ammorba il mondo”

Qui sotto il figlio del presidente degli Stati Uniti che ha sferrato l’escalation per svenare la Russia e l’Europa:

Hunter Biden ha visitato 98 siti porno in 6 giorni, ha cercato “18enne”, “vedova solitaria”..

Secondo i dettagli dell’account, aveva visto ben 3.631 video solo su Pornhub.

Il più notevole tra i risultati del rapporto è stato un messaggio di testo che Hunter avrebbe inviato a un numero elencato nei suoi contatti come “papà”.

Insomma mandava video porno a papà, il “cattolico” presidente degli Stati Uniti Joe Biden

Ha sempre un pensiero per papà – gli ha mandato un link pornhub a un numero di telefono che nella sua lista di contatti ha denominato “papà”.

Qui una delle foto di Justin Trudeau, il governante del Canada, mascherato da tigre per orgette LGBTQ

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Qui la Bundeswehr, l’esercito tedesco, “saluta il suo primo comandante transgender facendo sfilare un veicolo con un grande unicorno:

Qui sotto il direttore di Repubblica precetta i redattori: devono partecipare al gay pride. Sono “i nostri valori supremi”

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Dal Vaticano l’apertura alle “famiglie Lgbt”

Alla Conferenza stampa di presentazione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie (Roma 22-26 giugno), è stato usato il concetto di “famiglia Amoris Laetitia” in opposizione a famiglia naturale, per aprire all’accoglienza di qualsiasi forma di unione, omosessuale in testa. 

Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, […] esordisce così: «L’incontro, come sappiamo, è dedicato alla famiglia Amoris Laetitia», il che già suggerisce che sia qualcosa di diverso dalla famiglia come la conoscevamo: fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e aperta alla generazione della vita. E infatti subito dopo parla di «promuovere (…) un approccio pastorale davvero di accompagnamento nei confronti di tutti». E poi sottolinea ancora l’importanza di «una pastorale che sa accompagnare tutti», ovviamente con «un atteggiamento di misericordia» che è «atteggiamento di accoglienza

L’«Occidente» insomma è il Ddl Zan

“Per Sergei Lavrov, ministro degli Affari esteri della Federazione Russa, i paesi occidentali stanno combattendo una guerra contro tutte le religioni ma anche contro il codice genetico di tutte le civiltà umane.
In un’analisi per la rivista russa Russia in Global Affairs , il ministro Sergei Lavrov sottolinea l’eccessiva propensione dei paesi occidentali a sostituire il diritto internazionale con “regole” variabili e soggettive secondo gli interessi di questi paesi, risultando non solo in una palese politica di doppi standard ma ad un’altitudine che è illogica, antiscientifica e contro la natura umana. Lavrov si preoccupa poco della lingua neolingua/svegliata che l’Impero vuole imporre con l’intimidazione e mette il dito alla radice del problema affermando che è in corso un’offensiva contro le fondamenta di tutte le religioni del mondo ma anche contro la genetica codice delle principali civiltà del pianeta”.