La FDA rilascia più dati sulle “reazioni avverse” al vaccino Pfizerd

Zero Hedge

Mentre la FDA si prepara ad approvare la nuova pillola di Pfizer per il trattamento di pazienti ad alto rischio infetti da COVID, stanno venendo alla luce ulteriori informazioni sugli effetti collaterali pericolosi legati al suo vaccino.

Proprio ieri, abbiamo segnalato un’altra morte legata al vaccino in Nuova Zelanda. Ora, i documenti rilasciati dalla FDA rivelano che il produttore di farmaci Pfizer ha registrato quasi 160.000 reazioni avverse al suo vaccino COVID nei primi mesi del suo lancio.

I dati sono stati ottenuti da un gruppo di medici, professori e giornalisti che si definiscono Public Health e Medical Professionals for Transparency. Hanno presentato una richiesta per il Freedom of Information Act alla FDA chiedendo il loro rilascio. E la prima tranche di documenti ha rivelato che, a partire dal febbraio 2021, quando l’iniezione di Pfizer è stata lanciata in tutto il mondo su base di emergenza, il produttore di farmaci aveva compilato più di 42mila case report che dettagliavano quasi 160mila reazioni avverse individuali al vaccino.

I dati mostrano che la maggior parte dei casi di eventi avversi, sia gravi che non gravi, sono stati classificati come “disturbi generali”.

Tra le condizioni più comuni riportate c’erano febbri (piressia), affaticamento e diarrea, tra le altre.

Ma forse il numero più sorprendente nell’intero rapporto è che più di 1K di questi casi sono stati fatali negli Stati Uniti. Tutto sommato, più di 3K decessi sono stati collegati al vaccino, qualcosa che è in linea con i dati dell’azienda. I critici hanno sostenuto che alcuni dei decessi non possono essere collegati in modo definitivo al vaccino, ma altri hanno invece insistito sul fatto che il numero di decessi potrebbe essere ancora sottostimato.

Tieni presente che questi dati sono stati utilizzati dalla FDA per dichiarare sicuro il vaccino Pfizer, cosa che ha fatto per gli americani di età pari o superiore a 16 anni ad agosto. Da allora è stato approvato per i bambini di cinque anni, insieme a dosi di richiamo per le persone dai 16 anni in su a partire dalla scorsa settimana.

I lettori possono trovare la suddivisione completa dei dati di sanità pubblica e professionisti medici per la trasparenza di seguito:

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