La causa della denatalità

Trovo un grottesco annuncio della Plasmon

Come ribaltare il trend di denatalità in Italia: la proposta di Plasmon

Nel 2021 le nascite si sono fermate a quota 400.249: i numeri sono scesi del 25% in 10 anni. Le motivazioni di chi sceglie di non avere figli sono soprattutto legate alle spese per mantenere i nuovi nati e alla paura di perdere il lavoro. Fondamentale quindi che istituzioni e aziende lavorino insieme per permettere agli italiani di decidere liberamente se metter su famiglia: è questa la filosofia del Progetto Adamo

Lascio a voi la lettura della soluzione Plasmon.

musk-itali

Qui tento la risposta meno interessata alla denatalità tragica di cui improvvisamente i media hanno fatto finta di allarmarsi; qui la causa dei suicidi dei giovani studenti, piaga spaventosa. La causa è che il popolo italiano si è liberato di Dio, è diventato totalmente e compiutamente il partito radicale di massa, si è liberato del Giudice e Padre supremo nel modo più completo: la sua fede ora è totalmente questa, che dopo la morte non ci sia alcun giudizio, ma il Nulla.

Ora si vede che, “liberatosi” di Dio, un popolo si estingue. Volontariamente. Perché la vita non ha pù senso, non resta più “nulla da fare”. Nulla “vale più la pena”.

Non ha più senso affrontare alcun “sacrificio”; come la scuola “progressista” della società edonista insegna, con formule di impostura, come “l’importante è stare bene con se stessi” . E siccome, al contrario, “la vita è dolore” (come scoprì Siddharta), ogni difficoltà e inciampo, ogni maternità, come ogni insuccesso personale, ogni compito e situazione di “non-piacere” di cui la vita è intessuta è un invito a cessare di vivere. L’eutanasia viene già offerta dal Sistema (anche sanitario) come ultima “terapia” ; viene incoraggiata e promossa. Non mi stupirei se masse giovani – le stesse che si sono agglomerato per farsi sierare mRNA per andare in discoteca – alla incombente prossima grande difficoltà (la guerra, il crollo economico) si metteranno in fila per fruire del loro “diritto al fine vita”.

Ridicolmente la burocrazia ha creato lo psicolgo scolastico di pronto soccorso, per curare i ragazzi e le ragazze dal suicidio. Parole e psicofarmaci per “superare la crisi”, de trattando come un disturbo della psiche ciò che è invece una malattia dell’Anima. La più grave malattia dell’Anima, la più irrimediabile: il suo nome teologico è Disperazione.

Desperatio.

Aggrava questa condizione del popolo italiano il fatto che tutta la società “educante”, mediatica, pedagogica, politica, pubblicità, non solo non dà alcun valore al sacrificio, ma lo svalorizza esplicitamente, lo deride e lo diffama. Del resto, “educare al sacrificio” pedagogicamente sarebbe grottesco ed è impossibile nella temperie attuale. Gli antichi non educavano al sacrificio: educavano al culto degli Eroi, ai bambini insegnavano a leggere sull’Iliade, accendendo gli animi al valore; il rito d’iniziazione che rendeva del bambino un uomo, partecipe della comunità guerriera di “eguali” (etairia) era una esercizio al superamento della paura, della fame, del freddo, della sete. Ed aveva un carattere sacrale. Senza Dio, dei gruppi di giovani si stanno auto-educando al teppismo : violento e di rapina o di stupro – con selfie – per immortalare e diffondere la prodezza.

Il libro definitivo sulla Vergine di Civitavecchia

civitavecchia

Consiglio qui la lettura. Scritto dal cappuccino che fu incaricato da monsignor Grillo ( a cui la statuetta pianse lacrime di sangue nelle sue mani: me lo confermò lui stesso in un’intervista) a seguire da vicino la famiglia dei veggenti. Come quelli a FAtma, anche qui i messaggi della Vergine parlarono di attacco di Satana alla famiglia, di apostasia nella Chiesa; e sull’Italia disse:

“La vostra nazione è in pericolo…consacratevi tutti a me, al mio Cuore Immacolato, e io proteggerò la vostra Nazione” (19 settembre 1995)