Il bel business degli immigrati

(MB) Grazie all’amico Angelo Pulvirenti che mi ha  collazionato tre articoli molto indicativi. Il primo è di stretat attualità: 

Inchiesta Cnn: “A Roma bambini profughi costretti a prostituirsi”  –  Reportage alla stazione Termini: “Usano minori che hanno meno di 14 anni perché in base alla legge non possono essere incriminati”

18 giugno 2015, Tgcom 24

Alla stazione Termini arrivano migliaia di bambini immigrati illegali, disperatamente alla ricerca di soldi. Uno dei questi ragazzi è stato anche intervistato. La sua identità non viene rivelata, ed è mostrato di spalle. Viene presentato come uno dei migliaia di bambini egiziani scomparsi nel sistema di assistenza italiano, e definisce il traffico sessuale e di droga in cui è coinvolto con alcuni suoi amici “la roba illegale”. “E’ la più facile, ma non solo qui a Roma, ma in tutto il Paese”, afferma. E non ci sono molte altre opzioni, “i nostri genitori hanno speso tanto per mandarci qui e dobbiamo ripagarli“.

Sfruttando una legge italiana che permette ai bambini riusciti ad entrare illegalmente di restare nel Paese, genitori egiziani poveri spendono migliaia di dollari per il miraggio di una vita migliore, continua il servizio, dicendo che sono pochi i fortunati ospitati in centri allestiti dal governo, mentre migliaia di altri scompaiono, per raggiungere le grandi città. “Sono pronti a fare tutto il possibile per guadagnare soldi e questo vuol dire molto spesso sfruttamento”, afferma Carla Bellini, di Save the Children Italy, intervistata nel servizio. “E sfortunatamente – aggiunge – trovano anche un’altra alternativa, che è la prostituzione”.

Un ragazzo che lavora per Save the Children, presentato solo come Mahmud, che aiuta i bambini traducendo per loro dall’italiano e ascolta le loro storie, afferma nel servizio che “le loro famiglie non sono interessate a ciò che fanno, a loro interessa solo che i soldi arrivino, non chiedono nulla”. Emanuele Fattori, capo della polizia della stazione Termini, afferma infine che i bambini sono preziosi per le bande criminali. “Usano i ragazzi che hanno meno di 14 anni, perché in base alla legge italiana non possono essere incriminati”.

 

Maroni: traffico di organi di bambini

di Maria Zegarelli

 

Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, lo dice intervenendo all’Assemblea annuale dell’Unicef: «Abbiamo delle evidenze di traffici di organi di minori che sono presenti e sono stati rintracciati in Italia». Dichiarazioni che, se vere, denuncerebbero una crimine gravissimo. Il ministro non spiega da dove arrivano le evidenze, ma aggiunge che uno dei mezzi «più efficaci che useremo adesso sarà l’attuazione di un accordo internazionale, quello di Prum che istituisce in Italia la banca dati nazionali del dna, come anche negli altri paesi europei». Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti replica: «La rete trapiantologica italiana è sicura e estranea al fenomeno del traffico di organi, ma è stata allertata», mentre dall’Associazione italiana per la donazione di organi, il presidente Vincenzo Passarelli, conferma che ad oggi non risulta nessuna denuncia da parte delle autorità competenti. Piuttosto, «ci si trova a fronteggiare tutta una serie di miti, timori ancestrali, false notizie, illazioni senza conferme, falsità manifeste». La definisce «una baraonda di orrori uno peggio dell’altro», che genera allarme generale e «non favorisce proprio per niente la donazione altruistica». E di «leggenda metropolitana» parla il senatore Pd Roberto Di Giovan Paolo, il quale aggiunge di aver avuto notizia dal presidente dell’Unicef che «non esistono né dati né riscontri» al riguardo. Ignazio Marino, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul Ssn, ha convocato per venerdì prossimo il ministro, perché «le sue dichiarazioni sono di una gravità inaudita e vanno al più presto chiarite e approfondite».

Unità, 31 gennaio 2009.

Immigrati, Grasso: troppi minori spariti, rischio traffico d’organi

Lo denuncia il presidente del Senato Pietro Grasso. “Sono 3.707 i migranti minorenni giunti nel nostro Paese di cui si sono perse le tracce“, sottolinea.

“Sono dati allarmanti – aggiunge – perché non sappiamo se sono finiti nelle mani di trafficanti, tra i quali ci possono anche essere trafficanti di organi”.

Maroni ha lanciato questo allarme fin dal 2009, incomprensibilmente smentito dall’AIDO.

Il traffico d’organi di bambini esiste anche in Italia. A dare l’allarme fu il ministro dell’Interno Roberto Maroni intervenuto alla prima assemblea pubblica dell’Unicef a Roma. Nel nostro paese, ha riferito il ministro parlando della situazione dei bambini migranti, ci sono “evidenze di traffici di organi di minori che sono presenti e sono stati rintracciati sul territorio”. Ma L’Aido, l’associazione italiana per la donazione di organi, si dissocia: “Nessuna evidenza e nessuna denuncia. Solo false notizie”.

Le scomparse e i dati incrociati. Le “evidenze” di questo traffico, ha spiegato Maroni, derivano dall’analisi incrociata dei dati sui ragazzi extracomunitari scomparsi dopo esser arrivati a Lampedusa e le segnalazioni relative al traffico d’organi inviate dai paesi d’origine alla polizia italiana tramite Interpol. Nel 2008, ha fatto sapere il titolare del Viminale, “su 1.320 minori approdati a Lampedusa, ovviamente portati da qualcuno, circa 400 sono spariti e di loro non abbiamo più notizie”.

Imola Oggi, 17 marzo 2015.

Commento MB:   l’importante e l’urgente da noi non è l’immigrazione clandestina né il traffico d’organi. Quel che conta è dare torto a Maroni. O a Salvini.  Ciò risolve il problema d’emergenza.