I partiti per cui voterò

L’arrogante intimazione di Speranza spiega tutto: “Chiunque vinca” la vaccinazione totale deve andare avanti

Poiché vari segnali indicano che nel prossimo e ormai imminente autunno sarà orchestrata una nuova “campagna vaccinale” con i relativi decreti per renderla obbligatoria, ho ragione di temere che questa “destra” non si comporterà in modo diverso da gestione Speranza.

Il mio voto, per testimonianza alla verità, andrà dunque a una delle quattro formazioni che esplicitamente si oppongono all’Agenda. Gli “Antisistema”, “no vax” e “teorici del complotto” indicati da Repubblica, la cui descrizione utilizzo:

Dai No Vax agli “Italexit”, la carica dei complottisti

di Matteo Pucciarelli

Le liste degli anti-sistema: sono quattro le sigle che potrebbero correre alle elezioni con un obiettivo politico preciso, cioè tentare di calamitare il voto contro il “mainstream”

Italexit, Italia Sovrana e Popolare, Vita e Alternativa per l’Italia. Sono ben quattro le sigle che potrebbero correre alle elezioni e che ospiteranno candidati teorici del complotto, no vax e armamentario vario. Una scelta politica ben precisa, cioè tentare di calamitare un po’ di voto genericamente “antisistema”, contro il “mainstream” e via discorrendo.

ITALEXIT
La formazione di Gianluigi Paragone è quella che più si sta attivando in tal senso. Sono quattro i nomi “di punta”: Stefano Puzzer, il triestino che si era messo a capo delle proteste dei portuali contro il Green Pass. Aveva spergiurato che non si sarebbe mai buttato in politica, poi ha cambiato idea. Poi c’è Nunzia Schirilò, vicequestora di Roma che aveva animato le piazze contro il lasciapassare, contro “il marchio della discriminazione”. Ad oggi percepisce metà stipendio a causa delle azioni disciplinari ricevute, ora tenta il grande salto in Parlamento. Poi ci sono due medici per così dire alternativi, perlomeno come cure. Giovanni Frajese chiede una commissione di inchiesta sui vaccini, i poter forti “diffondono paura per dominarci meglio”. E poi infine c’è Andrea Stramezzi, fautore delle cure fai da te contro il covid con l’idrossiclorochina.

ITALIA SOVRANA E POPOLARE
Tra i promotori della formazione sovranista contraria alla “dittatura sanitaria” c’era anche l’eurodeputata ex Lega Francesca Donato, nota per le sue posizioni no vax, rimasta delusa per l’eccessiva frammentazione del fronte critico. Si candida con Isp Daniele Giovanardi, ex primario sospeso per non essersi vaccinato e fratello del più famoso Carlo. Spazio anche a Giorgio Bianchi, reporter beniamino dell’informazione pro-russa sul conflitto in Ucraina. Tenterà di tornare in Parlamento anche Bianca Granato, senatrice uscita dal M5S e che – al pari di Paragone e Sara Cunial – si era contraddistinta per le proteste contro il Green Pass per accedere in aula. La new entry di peso è Claudio Messora, creatore del sito di “controinformazione” Byoblu, in passato uno dei guru della comunicazione dei 5 Stelle e che invece negli ultimi anni si è ritagliato il ruolo di voce fuori dal coro su euro, pandemia, guerra.

VITA
La formazione è promossa da altri due ex Movimento, Sara Cunial e Davide Barillari. Coinvolge gli anti-vaccinisti del Movimento 3V, l’amico Paolo Sensini grande promotore del ‘No Paura Day’ e ha anche l’appoggio dell’attore Enrico Montesano. Nel programma si chiede l’abolizione “di ogni ricatto sanitario, stop ai sistemi di ingegneria sociale, libertà di movimento e spostamento” e basta “programmi d’indottrinamento gender, corpo neutro e transumano” nelle scuole. Oltre ovviamente allo stop del 5G.

ALTERNATIVA PER L’ ITALIA
Il nome richiama Alternativa per la Germania, il partito della destra radicale tedesca. Lo promuovono l’ex CasaPound Simone Di Stefano e Mario Adinolfi, ex Pd, ex pokerista professionista e oggi cattolico tradizionalista. Nel simbolo c’è la scritta in cima No Green Pass, che è una sorta di richiamo della foresta per rosicchiare consensi nell’area scettica. No divorzio, No aborto, No euro, No Vax. Se i sondaggi dicono il vero, alla fine sarà anche no voti”.

E’ un vero peccato, anzi un delitto, che questi gruppi – travolti da una preternaturale furia di divisione e odio reciproco – non abbiano voluto presentarsi uniti in un Comitato di Liberazione Nazionale: insieme avrebbero potuto cumulare un numero incisivo di voti, se + vero “l’allarme del Gimbe: un italiano su dieci non ha fatto la prima dose del vaccino il tasso di copertura della quarta dose è solo al 13% della popolazione vaccinabile”. Quel 10 per cento di no-vax consapevoli è un bacino elettorale di milioni di voti, che in massa avrebbero potuto fare la differenza. Invece saranno dispersi e sarà un miracolo se due almeno di queste formazioni raggiungeranno il 2-35. Tuttavia io voto per loro per necessità morale di resistenza al male e al Malvagio. Non mi si ricordino i motivi per cui devo diffidare di questo, e di come quello sia un gatekeeper e un massone. Condivido in pieno le parole di Fulvio Grimaldi “sulla vera peste che ammorba l’attuale contesa elettorale: la fuga del tutto sterile nell’astensione e i meschini battibecchi dei grilli parlanti su ciò che non gli torna nello schieramento in lotta. Ombre, errori e difetti che nessuno nega e che sono anche inevitabili, ma che possiamo rilevare dopo il 25 settembre, visto che il confronto è non con chi sceglie male posizioni o candidati, ma con chi ci vuole morti”.