Elkann ha dato istruzioni. Rovesciare il Fascismo

Il ruolo-guida assunto da media Stellantis nel collegare – 24 ore su 24 – le manganellate della polizia a Pisa alla natura fascista della Giorgia Meloni, insinuando di suoi ordini impliciti – con chiamata alla “resistenza antifascista” immediatamente sostenuta da Sergio Mattarella, ci obbliga a ricordare che il 6 febbraio scorso il Capo dello Stato ha ricevuto Alain Elkann, venuto apposta dalla Svizzera, in un colloquio cui non è seguito alcun comunicato.

Ma non solo Mattarella; Elkann ha incontrato in un giorno tutti i poteri forti reali, concreti gestori del “vincolo esterno”. Come ha scritto l’ANSA, “il presidente di Stellantis ha visto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti (ritenuto da Bossi affiliato alla Massoneria, e apertamente agli ordini della fazione austeritaria UE), l’ambasciatore Usa in Italia Jack Markell, Il Governatore di Bankitalia Fabio Panetta il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi “: incontro quest’ultimo, se possibile ancora più aberrante e agghiacciante di quello con l’lnquilino del Quirinale: i Carabinieri sono la polizia della NATO in Italia, obbediscono agli USA e dispongono della forza, più di quanta ne abbia la PS, a cui sono avversi. A che titolo il Comandante ha immediatamente ricevuto Elkann? Non certo come privato imprenditore (quanti ne riceve il generale dei CC?) ma come portatore di ordini “superiori”, venuti da una superiorità indecifrabile che sovrasta la stessa NATO.

Anche qui nessun comunicato. Solo che da adesso vediamo attuare la strategia eversiva dell’istigare all’indignazione rivolta di piazza contro la “fascista”, accusata anche di aver fatto morire un anno fa i clandestini di Cutro per ordini che avrebbe dato: con afflusso di “sopravvissuti e parenti” pagati per venire in aereo dalla Germania a Cutro a spargere lacrime per il TG3 e suoi servizi speciali, rabbia accuse al governo disumano. Si tratta chiaramente di investimenti – qualcuno ha pagato per questa messinscena- che devono “rendere”-. E’ possibile che i poteri forti abbiano preparato la tomba alla Carciofara quando, tutta tronfia e contenta di sé, presiederà di persona il g7 con “i capi di stato e di governo”: gli preparino quello che già fecero a Berlusconi quando, altrettanto contento di sé, convocò ai suddetti capi e Genova; vedrete che non mancheranno i black bloc Made in Germany a far disordini, e se la polizia manganella sarà fascista.

Che quelle portate da Elkann siano istruzioni internazionali elaborate “molto in alto” si vede da vari indizi. Non trascurerei questo titolo de La Stampa, giornale il cui direttore, ricordiamo, si inchinò a Speranza come un servo al Superiore di Loggia:

++ Elkann a Roma, vede Mattarella e Giorgetti ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

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JEANNE PEREGO

25 Febbraio 2024 alle 21:08