Donald: “La nostra civiltà è giunta alla resa dei conti”

“La nostra grande civiltà, qui in America e in tutto il mondo civile è giunta alla resa dei conti. Lo abbiamo visto nel Regno Unito, dove hanno votato per liberarsi dal governo globale e dagli accordi commerciali a livello globale, dalle politiche sull’immigrazione che hanno distrutto la loro sovranità e hanno distrutto molte nazioni. Ma la base centrale del potere politico mondiale è proprio qui, in America; il nostro corrotto sistema politico è il più grande potere che appoggia gli sforzi per una globalizzazione radicale e per la privazione dei diritti dei lavoratori. Le loro risorse finanziarie sono praticamente illimitate, le loro risorse politiche sono illimitate, i loro mezzi di comunicazione sono senza pari, e, soprattutto, la profondità della loro immoralità è assolutamente senza limiti.

Donald J Trump (dal discorso di Palm Beach, Florida, sul legame tra media e potere, 13 ottobre 2016)

Grazie a Leonardo Santi

Italiagate: il governo Conte accusato di essere responsabile della frode elettorale contro Trump

Un ex agente CIA coinvolge l’Italia nella frode elettorale USA. L’ambasciata USA a Roma avrebbe realizzato l’attacco hacker con l’aiuto di Leonardo, partecipata dal governo. Il governo Conte avrebbe avuto un ruolo decisivo nel colpo di Stato contro Trump.

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Cesare Sacchetti (@CesareSacchetti)

(…) L’ex agente CIA non smentisce l’operazione delle forze speciali ma sostiene che i dati hackerati da Francoforte sarebbero stati trasmessi a Roma, precisamente all’ambasciata americana di via Veneto.

Secondo Johnson, sui server di Francoforte sarebbero rimaste solo parziali tracce dell’attacco informatico, ma la vera centrale protagonista dell’operazione sarebbe stata Roma.

Nel giorno delle elezioni americane è infatti accaduto qualcosa che non ha mai avuto precedenti nella storia delle elezioni americane.

Improvvisamente nel cuore della notte americana del 3 novembre, quando in Italia erano già le 8/9 di mattina, il conteggio negli Stati chiave è stato interrotto simultaneamente.

L’operazione di broglio era già ampiamente in corso, ma gli hacker d’un tratto si sono resi conto di un elemento imprevisto.

“Trump stava prendendo un numero di voti record” spiega Johnson, e lo spostamento di voti da Trump a Biden fatto fino a quel momento non era sufficiente per assegnare la vittoria definitiva al candidato democratico.

L’ambasciata americana a via Veneto avrebbe coordinato l’hackeraggio

A quel punto, è entrata in scena Roma che ha ricevuto i dati mandati da Francoforte, ma che avrebbe dovuto elaborare “dei nuovi algoritmi” per far pendere nettamente la bilancia dalla parte di Biden.

A via Veneto dunque sarebbe partita l’operazione per ricalibrare l’attacco informatico già in corso a Francoforte, e se questa eventualità fosse confermata, la missione diplomatica degli Stati Uniti in Italia sarebbe stata coinvolta in un tentativo di rovesciamento del suo stesso presidente.

E’ uno scenario che vede poteri eversivi interni allo Stato, il famigerato deep state, il cosiddetto “stato profondo” di Washington costituito da lobby militari e finanziarie, direttamente impegnati in un vero e proprio colpo di Stato contro il legittimo comandante in capo.

Attualmente, l’ambasciatore americano in Italia è Lewis Eisenberg, già al servizio di Goldman Sachs e finanziatore della prima campagna di Trump nel 2016, ma allo stesso tempo vicino alle lobby neocon sioniste che probabilmente sono tra le più feroci nemiche del presidente per il suo piano di disimpegno militare dal Medio Oriente.

All’ambasciata, secondo Bradley Johnson, durante la notte elettorale del 3 novembre era presente un uomo al servizio del dipartimento di Stato americano.

L’ex agente segreto americano nel video dove spiega cosa è accaduto mostra una foto di quest’uomo ripresa all’aeroporto di Fiumicino presumibilmente dalle autorità italiane, apparentemente impegnate in un’attività di sorveglianza del funzionario del dipartimento di Stato americano.

Quest’uomo sarebbe stato direttamente impegnato nel coordinamento dell’hackeraggio ai danni delle elezioni americane.

Il ruolo dell’Italia e di Leonardo nell’attacco informatico

A questo punto, la rivelazione che Johnson fa è ancora più clamorosa di quanto già fino ad ora detto.

Ad aver avuto un ruolo decisivo nell’hackeraggio sarebbe stata l’azienda Leonardo, leader in Italia nel settore aerospaziale e della difesa militare.

Secondo l’analista di intelligence, una volta che sono stati creati dei nuovi algoritmi per spostare ancora più voti da Trump a Biden, gli hacker “avrebbero mandato i nuovi numeri ad un satellite militare gestito da Leonardo”.

Successivamente il satellite avrebbe trasmesso i nuovi dati manipolati dall’Italia agli Stati Uniti.

Se questa versione fosse confermata, potrebbe esserci stato un diretto coinvolgimento del governo italiano nella frode elettorale negli USA.

Leonardo infatti è partecipata al 30% dal ministero dell’Economia che è il primo azionista della società.

L’attuale amministratore delegato di Leonardo è Alessandro Profumo, nominato nel 2017 dal governo Gentiloni, che avrebbe avuto una parte fondamentale nel caso dello Spygate, e confermato da Conte nel 2020.

Profumo è stato anche recentemente condannato a 6 anni di reclusione per aggiotaggio e false comunicazioni.

Il governo Conte dunque avrebbe avuto un ruolo chiave nell’attacco informatico mettendo a disposizione l’apparato tecnologico di Leonardo per poter realizzare quello che si può definire a tutti gli effetti come un attacco diretto alla sovranità degli Stati Uniti.

E’ importante ricordare che il governo Conte è stato uno dei primi dei vari esecutivi internazionali ad affrettarsi a riconoscere la presunta vittoria di Joe Biden alle elezioni americane, quando ancora non c’era – e non c’è tuttora secondo la Costituzione americana – l’ufficialità della sua vittoria.

L’Italia in diretta violazione dell’ordine esecutivo di Trump contro le ingerenze straniere

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Il deep state italiano responsabile del primo e del secondo sabotaggio contro Trump

Il deep state italiano sarebbe comunque l’intera chiave di volta non solo per individuare i responsabili della frode elettorale ai danni di Trump, ma lo è anche per comprendere il primo tentativo di sabotaggio internazionale attuato contro il presidente americano, ovvero il famigerato spygate.

Lo spygate è lo spionaggio illegale realizzato contro la campagna Trump nel 2016 ed è un’operazione che ha visto coinvolta direttamente l’Italia, dal momento che i servizi segreti italiani avrebbero giocato un ruolo decisivo, sotto le amministrazioni Renzi e Gentiloni, per cercare di associare falsamente l’allora candidato repubblicano al Cremlino.

C’è dunque un filo rosso che lega il primo tentativo di golpe contro Trump e il secondo, e questo filo rosso è rappresentato dall’Italia e dall’apparato di poteri eversivi presenti all’interno dello Stato strettamente collegati e diretti a loro volta alle lobby internazionali del mondialismo.

In Italia, sullo spygate è calata una coltre di silenzio perché apparentemente nemmeno la cosiddetta opposizione ha interesse a fare luce su questa vicenda.

Il presidente del Copasir, l’organismo di controllo dei servizi segreti italiani, Raffaele Volpi, senatore della Lega, disse alla fine dell’anno passato che l’intrigo dello spygate era una vicenda per riempire le pagine dei giornali, mentre l’amministrazione Trump non ha avuto remore a definirlo legittimamente come un golpe contro il presidente americano.

A quanto pare, non c’è interesse nemmeno dalle parti della Lega a fare luce sugli scandali del deep state italiano, probabilmente anche alla luce della vicinanza dell’asse Renzi – Salvini, apparentemente tra i più attivi nel favorire l’avvento di un governo Draghi, l’uomo dell’eurocrazia e delle élite mondialiste che avrebbe il compito di portare avanti il Grande Reset e dare così il colpo di grazia all’Italia.

Il deep state italiano è una palude che vede direttamente coinvolti i più alti vertici dello Stato e sia la maggioranza che l’opposizione sembrano essere legati inestricabilmente legati ad esso.

Questo apparato eversivo presente nelle istituzioni italiane è stato usato in maniera particolare dal mondialismo in quello che può essere definito come un vero e proprio colpo di Stato permanente ai danni di Donald Trump.

I media italiani non hanno alcun interesse a denunciare questi poteri, dal momento che i primi dipendono strettamente dai secondi.

C’è dunque un inquietante capitolo che si aggiunge alla storia del golpe internazionale contro Trump.

Questo capitolo sembra rivelare che le strade della frode elettorale nelle elezioni americane portano tutte a Roma.

(si veda anche:)

L’accusa (clamorosa) del team legale di Trump: “Italia coinvolta nei brogli”

Forse in relazione congli eventi in corso, l‘amichetta di Epstein:

La Maxwell offre 28,5 milioni di dollari come cauzione per essere rilasciata e i giudici le rispondono NO
La richiesta di cauzione da 28,5 milioni di dollari di Ghislaine Maxwell è stata respinta ow.ly/bQqT50CWbMC

Israel Shamir: Forse la guerra è meglio del Gran Reset

….. la storia di Navalny sarà probabilmente utilizzata per minare ulteriormente la posizione internazionale della Russia. Se si aggiungono le sanzioni, la guerra cibernetica e il generale peggioramento delle relazioni, non possiamo guardare con grande speranza al futuro, come di solito facciamo in questo periodo dell’anno. È buio, ma è probabile che diventi ancora più buio.

Il messaggero delle tenebre è il nuovo virus mutante inglese. Qualunque cosa se ne dica, ha poco senso e ancor meno basi probatorie.

La sua “apparizione” significa che non ci sarà via d’uscita dall’eterno inferno covidiano. Ci saranno sempre nuove mutazioni, nuove restrizioni, nuovi proclami e nuove limitazioni. Bill Gates si era arricchito con gli aggiornamenti periodici [di Windows] e ora intende aggiornare annualmente il virus e il relativo vaccino. Inoltre, si dice che anche i bambini possano far da vettori a questo nuovo virus.

Probabilmente è un tentativo di imporre l’apprendimento a distanza, chiudere le scuole e farla finita con l’educazione di massa. I nostri governanti pensano che i ragazzi non debbano istruirsi molto, è sufficiente che sappiano leggere i messaggi dei loro telefonini. Un’opportunità del genere servirà anche a separare i vecchi dai giovani, lasciate che i vecchi muoiano in solitudine e che i giovani vengano indottrinati nel Nuovo Normale.

Grande Reset, Rivoluzione Verde, Nuovo Normale, se questo è davvero il futuro, perché dovremmo preoccuparci di una bella guerra nucleare totale che spazzi via l’umanità? Una fine terribile potrebbe anche essere meglio di un terrore senza fine. D’altra parte, Dio ci ha creati e ha provveduto a noi, non ci farà morire in lockdown o in altri disastri causati dall’uomo. Buon Natale e felice anno nuovo a tutti voi, nonostante i cattivi presagi!