Chi è lo scopritore che la Spike è tossica

“Un grosso errore… pensavamo che la proteina spike fosse un ottimo antigene bersaglio… non una proteina patogena… stiamo inavvertitamente inoculando alle persone una tossina, può causare danni cardiovascolari, infertilità”. Quattro giorni fa abbiamo riportato questa frase del Prof. Byram Bridle, Immunologia virale, e la sua intervista alla giornalista Alex Pierson.

E’ il caso di precisare chi è il professore: Bridle, canadese, università di Guelph, è un virologo immunologista impegnato sul campo in due filoni di ricerca: la progettazione e l’ottimizzazione di nuove bioterapie per il trattamento del cancro e lo studio delle risposte dell’ospite a virus e altri stimoli infiammatori..

L’obiettivo del suo team di ricerca è sfruttare il potere naturale del sistema immunitario di un paziente per fargli uccidere le proprie cellule tumorali. Questa rappresenterebbe la definitiva terapia personalizzata e ha il potenziale per trattare i tumori in modo più efficace, sicuro e meno costoso in tutti i sensi (niente chemio).. E’ quindi uno scienziato ricercatore a tutto tondo e non un virologo da talk show.

È quindi abbastanza normale che nell’ambito del suo lavoro abbia guardato al coronavirus. Anche perché stava studiando anche lui un potenziale vaccino mRNA contro il corona, ed in questa ricerca s’è accorto che la Spike è in sé tossica.

Aggiungiamo, per non dimenticarlo, che la proteina Spike è la “chiave” con cui il virus entra nelle cellule per infettarle. I cosiddetti vaccini a mRNA creano la proteina Spike nell’organismo con la speranza che il sistema immunitario si mobiliti contro di essa e renda impossibile al virus di entrare nelle cellule per moltiplicarsi.

Questa è dunque la personalità che ha dichiarato: “Abbiamo commesso un errore. La stessa proteina spike è tossica e pericolosa per l’uomo. Si trasmette anche attraverso il latte materno ai neonati allattati al seno”.

“La proteina spike, da sola, è quasi interamente responsabile del danno al sistema cardiovascolare. Se entra in circolazione, infatti, se inietti la proteina spike purificata nel sangue degli animali da ricerca, subiscono tutti i tipi di danni al sistema cardiovascolare e può attraversare la barriera emato-encefalica e causare danni al cervello.

“Hanno trovato la proteina spike in circolazione, quindi nel sangue di 11 di quei 13 operatori sanitari che avevano ricevuto il vaccino. Ciò significa che sappiamo da molto tempo che la proteina spike è una proteina patogena. È una tossina. Può causare danni al nostro corpo se entra in circolazione. Ora, abbiamo prove evidenti che i vaccini che producono i nostri corpi oi muscoli o le cellule nei nostri muscoli deltoidi, producono questa proteina, non il vaccino stesso, inoltre la proteina entra nella circolazione sanguigna. Quando è in circolazione, la proteina spike può legarsi ai recettori che si trovano sulle nostre piastrine e alle cellule che rivestono i nostri vasi sanguigni. Quando ciò accade, può fare una delle due cose. Può causare l’aggregazione delle piastrine e ciò può portare alla coagulazione. Questo è esattamente il motivo per cui abbiamo riscontrato disturbi della coagulazione associati a questi vaccini. Può anche portare a sanguinamento. E, naturalmente, il cuore è coinvolto, è una parte fondamentale del sistema cardiovascolare. Ecco perché assistiamo a problemi cardiaci. La proteina, può anche attraversare la barriera ematoencefalica e causare danni neurologici. Ecco perché anche nei casi fatali di coaguli di sangue, molte volte si vede nel cervello”.

Il suo studio scientifico sul “grave errore” è pubblico e in attesa di valutazione dai pari (peer review). Eccolo:

alschner-klartext.b-cdn.net/2021/05/Study

Il quotidiano France Soir ha fornito ulteriori approfondimenti.

Il laboratorio Bridle sta cercando di ottenere vaccini contro il cancro potenti ed efficaci, il suo campo si chiama “immunoterapia tumorale”, e consiste nell’indurre il sistema immunitario del paziente ad aggredire il proprio tumore ; comgiunto con la “viroterapia oncolitica”, che cerca di utilizzare virus che, replicandosi, uccidono solo le cellule cancerose. In questo settore di assoluta avanguardia, è ovvio che il team si occupi delle risposte dell’ospite umano ai virus; “un’area di interesse è lo sviluppo di una migliore comprensione dei meccanismi alla base delle tempeste di citochine indotte dal virus. Il team di ricerca del Dr. Bridle ha identificato un ruolo critico della segnalazione del recettore dell’interferone di tipo I nella sottoregolazione di un’ampia rete di citochine.All’intersezione di questi due programmi si situa, si può dire naturalmente, la ricerca per modificare le piattaforme di vaccinazione contro il cancro messe a punto dal team per colpire la sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus (SARS-CoC) -2, che è l’agente eziologico della malattia da coronavirus.Quanto alla dichiarazione di conflitti d’interesse, il laboratorio di Bridle non è finanziato da nessuna farmaceutica, ma da enti pubblici o filantropici specificamente attratti dalla ricerca del vaccino anticancro. Il laboratorio Bridle fa parte del Canadian Oncolytic Virus Consortium, Network of Centres of Excellence in Botherapies for the Treatment of Cancer (membro fondatore), Canadian Society of Immunology, Canadian Society of Virology, Terry Fox Research Institute, Institute of Comparative Cancer Investigation, Gruppo dell’osteosarcoma del cane: Biomarcatori / Bioterapia delle neoplasie (DOGBONE), One Health Institute