Il cretino coloniale
di Roberto Pecchioli
“In un mondo che/ prigioniero è/ il mio canto libero sei tu… “Non ci restano che Mogol e Battisti, il rifugio nel privato e nell’intimo, sottoposti al bombardamento continuo della menzogna, della manipolazione, del capovolgimento della verità. Il resto lo fa il bollore, il fastidio fisico e psicologico della stagione. Serve leggerezza, una licenza temporanea dai temi pesanti.
Ma quale canto può essere libero in un’affollata stazione ferroviaria, in mezzo alla folla transumante “a tutti i suoi … Leggi tutto