Alleviamenti repentini delle restrizioni. E simultanei. Dov’è il trucco?

Stupore: la Francia annuncia stasera, per bocca del primo ministro Jean Castex, “la graduale revoca delle restrizioni”.

Sunteggiamo:

  • Mascherina all’aperto non più obbligatoria dal 2 febbraio
  • Discoteche riaperte metà febbraio
  • Fine smart working 2 febbraio
  • Consumo permanente nei Bar metà febbraio
  • 24 gennaio entra in vigore il Pass Vaccinale, ma naturalmente , molto depotenziato dagli alleviamenti precedenti.

Dunque anche la Francia si unisce al Regno Unito (che ha abolito tutte le vessazioni) alla Spagna che tratta il Covid come un’influenza, alla Repubblica Ceca il cui premier ha silurato l’obbligo di vaccino per i sessantenni che stava per essere varato: “Niente obbligo vax. Non vogliamo fratture nella società”. L’Austria, dopo aver minacciato le più vessatorie misure, ora si accontenta di un tampone per chi vuol entrare in luoghi affollati: tampone, si noti, fai da te. E di un concorso a premi per convincere la gente a iniettarsi il mRNA

Stupefacente la simultaneità e repentinità dell’alleviamento delle restrizioni in tanti paesi. Quello del regime di Macron è un voltafaccia addirittura comico: il 16 gennaio aveva fatto votare dall’assemblea il super green pass rafforzato all’italiana (che resta teoricamente in vigore) , e quattro giorni dopo, “graduale revoca delle restrizioni”!

E’ come se avessero obbedito a un ordine ricevuto. Il cambiamento di Boris Johnson appare il più spontaneo, più motivato dal carattere del personaggio – che non è mai apparso un convinto vessatore – e dalla maturità del pubblico inglese che ha deciso di accettare il prezzo in morti da covid per essere libero; ma quello di Macron è inspiegabile: solo pochi giorni fa aveva espresso il proposito di rendere la vita impossibile (emmerder) i No-Vax, ed ora allevia le restrizioni.

Soltanto l’Italia è rimasta sotto il rullo compressore delle libertà e della deliberata distruzione dell’economia di Speranza.

I prossimi giorni ci chiariranno (forse) da chi è arrivato l’ordine di cambiamento. Ma potendo essere in ogni caso sicuri che coloro che l’hanno impartito abbiano rinunciato al Piano e al vax Covid come strumento di tracciamento e controllo totalitario e sfoltimento demografico.

Il repentino cambiamento può dunque preludere a sviluppi del Piano che possiamo solo ipotizzare. Il fatto che l’Italia sia il solo paese lasciato a “regime duro”, per così dire, potrebbe essere prodromico a un piano “scientifico” da parte dei padroni della UE e dal Gran Reset, al saccheggio degli immani risparmi – superiori a qualunque paese europeo –  perché se l’Italia ha un immane debito pubblico, gli italiani hanno un ancor più immane risparmio privato, che la Germania e i “frugali” esigeranno sia messo a garanzia del debito; ci hanno messo gli avidi occhi sopra – e sanno che Draghi è il loro fidato personaggio che li accontenterà economisti “italici” ma europeisti hanno già proposto di trasferire allo SME (Società privata lussemburghese) le non meno ragguardevoli riserve auree nazionali.

Gli italiani si sono dimostrati così stupidi e passivi – più esattamente neoprimitivi che non conoscono le complessità e le insidie del mondo globale né delle euro-oligarchie, che richiede una certa cultura generale – che sicuramente sono stati “misurati” come vittime perfette del mega-saccheggio.

Per esempio no sanno di essere creditori , non debitori con l’estero, come risulta da Bankitalia

creditori-nettti

basterà che i media servi terrorizzino (come hanno fatto tanto bene sul coronavirus) sul “debito da restituire” alla BCE, e il gioco sarà facile:_ quelli che oggi sono i covidoti addirittura chiederanno a Draghi di poter pagare i debiti pubblici coi loro risparmi privati., e consegnando l’oro alla società lussemburghese, perché “ci vuole più Europa” Come dice una battuta della finanza USA, lo stupido è separato facilmente dai suoi denari.

L’altra ipotesi è peggio. Può darsi che sia stata ordinata una tregua temporanea, nell’attesa della nuova “pandemia”: di qualche specie più letale di coronavirus, che produca un ulteriore sfoltimento demografico e una costrizione-obbligo a vaccinare totalitariamente l’intera popolazione. E’ quel che ha profetizzato Bill Gates, le qui qualità profetiche abbiamo imparato tutti ad apprezzare.

“IN ARRIVO UN VIRUS ANCORA PIÙ PERICOLOSO”, L’ENNESIMA PROFEZIA DI BILL GATES

ricordiamo infatti che il fondatore di Microsoft era stato incredibilmente capace di prevedere lo scoppio di una pandemia da virus Sars, proprio pochi mesi prima che il primo caso di Wuhan venisse reso pubblico.

Si trattava in quel caso del controverso event 201, un’esercitazione promossa proprio dalla Bill & Melinda Gates Foundation con l’obiettivo di preparare il mondo ad una pandemia da coronavirus. Era ottobre 2019.

Di conseguenza le nuove previsioni di Gates non possono che essere seguite da scongiuri e riti scaramantici, considerata questa sua particolare capacità profetica.

In arrivo un nuovo pericoloso virus?

L’ultima è arrivata nel corso di un’intervista rilasciata al Financial Times, dove il miliardario americano ha indicato quale sarà il prossimo pericolo per l’umanità. “Stiamo vivendo in quella che penso sia un’era di epidemie e pandemie più frequenti e complesse”, ha esordito Bill Gates specificando che nei prossimi anni il mondo si troverà ad affrontare un virus potenzialmente più pericoloso dell’attuale Sars Cov2″.

Del resto anche il nuovo ministro della Sanità tedesco “prevede” una nuova ondata in autunno:

“Il ministro federale della sanità Karl Lauterbach ritiene importante che un eventuale obbligo di vaccinazione corona entri in vigore rapidamente dopo una corrispondente decisione del Bundestag. L’obbligo di vaccinare deve arrivare presto, ha affermato martedì sera il politico dell’SPD al programma “RTL Direkt”. “Se vogliamo fare un’applicazione che funzioni ancora, allora quella è un’applicazione che metta in vigore le vaccinazioni – non lo so – ad aprile o intorno ad aprile, magari a maggio”. Ha spiegato che c’era ancora abbastanza tempo per immunizzare le persone non vaccinate contro una possibile nuova ondata di corona in autunno.

Chi non è stato ancora vaccinato deve “passare attraverso tre cicli di vaccinazione (…) e per allora sarà a settembre o ottobre”, ha affermato Lauterbach. “Perché deve essere fatto rapidamente in modo da poter fermare l’onda – ed è questo il motivo dell’obbligo di vaccinare – in modo da poter ancora evitare l’onda in autunno”.

Subito avalllato dal Corriere: