Tutto inutile. Non capiscono.

Ho dato del cretino a un lettore. Egli ha voluto convincermi che la Evergreen, l’immensa portacontainer che ha infartuato il canale di Suez, è un complotto di Pechino: l’ha fatto apposta, Pechino, con una nave che appartiene a Taiwan, per fottere noi europei. “Taiwan”, gli rispondo, “è sotto influenza americana e britannica”. Sì, ma mi ribatte il furbissimo complottista, “ma la Cina vuole Taiwan”.

Dunque, elucidiamo la logica stringente in questo complotto presunto: la Cina “vuole Taiwan”, quindi blocca il canale di Suez devastando le sue esportazioni verso l’Europa, che passano per il canale per un valore di 10 miliardi; si spara al piede. Come questo avvicini Pechino a “prendersi Taiwan”, è chiaro al nostro furbissimo.

Ciò che rende imperdonabile, e persino offensiva, la cretineria del cretino, è il fatto che egli è un mio lettore; che conosce la tabella di marcia del Grand Reset , la quale contempla una “interruzione delle forniture” più o meno in questo mese; sa dunque, o dovrebbbe sapere, che tutto quel che ci sta accadendo è un distruzione controllata dell’economia occidentale decretata integralmente da miliardari occidentali.

Eppure incolpa la Cina.

Fare della Cina il Nemico anche per l’Europa, è esplicita strategia bellicista dell’Amministrazione Biden; per nulla occulta, ma proclamata nel vertice di Anchorage ; praticamente qualunque articolo o servizio tv in queste settimane è propaganda anti-cinese originata da USA e Gran Bretagna. Ebbene: il nostro lettore si beve la propaganda come un bambino, già si sente danneggiato “dalla Cina”, ha scelto il suo campo, guerra guerra guerra a Pechino.

Ciò mi sgomenta e mi offende. Se miei lettori non intendono gli argomenti e le informazioni che provo a dare loro con mio rischio personale, allora devo dire loro: avanti, meritate il premio Darwin.

Riporto dalla stampa tedesca:

Secondo l’Istituto di Kiel per l’economia mondiale (IfW), il 98% delle navi portacontainer viaggia attraverso il Canale di Suez quando si spostano tra la Germania e la Cina. La Repubblica popolare è da anni il partner commerciale più importante della Germania, con un volume comune di oltre 212 miliardi di euro lo scorso anno. Circa l’8-9% di tutte le importazioni ed esportazioni di merci tedesche passa attraverso il Canale di Suez.

La congestione delle navi causata dal blocco del Canale di Suez sta costando molto all’economia tedesca. L’industria chimica e gli ingegneri meccanici stanno avvertendo di un’interruzione nelle catene di approvvigionamento, che sono già sotto pressione a causa della pandemia della corona. Anche se la nave portacontainer “Ever Green”, incagliata martedì, è presto nuovamente galleggiante e l’importante via d’acqua torna navigabile, i logistici si aspettano settimane di problemi nei porti tedeschi. È probabile che gli affari con il più importante partner commerciale della Germania, la Cina, ne risentano in particolare. Di recente ciò era notevolmente aumentato e ha aiutato l’industria dipendente dalle esportazioni a uscire dalla recessione della corona. Ma la maggior parte delle consegne avviene attraverso il Canale di Suez.

“I mercati asiatici sono attualmente i motori di crescita per l’ingegneria meccanica e impiantistica”, ha affermato Ralph Wiechers, capo economista dell’associazione industriale VDMA. “In termini di esportazioni, la congestione del Canale di Suez può significare ritardi nella consegna di macchine, parti di macchine e componenti ai clienti asiatici”. Anche senza questa interruzione, l’industria sta già avvertendo colli di bottiglia nelle forniture dall’Asia, specialmente nei componenti elettronici e nei semiconduttori. “A seconda del percorso di trasporto scelto, potrebbe esserci anche un inasprimento qui”, ha detto Wiechers. “Poiché il trasporto marittimo è in rotta da molto tempo, la situazione attuale sul Canale di Suez diventerà probabilmente evidente solo in pochi giorni”.

Il 25 marzo c’erano già 185 navi bloccate alle due entrate del Canale.
Subito prima di entrare nel canale di Suez, la nave ha percorso questo tracciato. (Una portacontainer lunga 400 metri) “. Ha disegnato un pene!

Per questo popolo che vuole il vaccino, che non sa e non s’informa degli effetti collaterali mortali, anzi non ci crede e accusa chi li informa i esesre un diffusore di fake news, un grande incoraggiamento: fatevi vaccinare! Più possibile! Consumate più dosi, ne restano meno per noi. Inoltre solo se vede falciati dagli effetti avversi parenti, conoscenti e colleghi, forse acquisterà un barlume di coscienza di quello che gli stanno facendo. L’uomo-massa non bada a ragioni, e apprende solamente nella sua stesssa carne.

Docente messinese di 54 anni in coma al Policlinico. La famiglia chiede risposte sul vaccino Astrazeneca

Una donna di 54 anni, docente di una scuola messinese, si trova ricoverata in coma farmacologico nella terapia intensiva del Policlinico di Messina, a causa di una emorragia cerebrale, sopraggiunta dopo che nei giorni scorsi erano state riscontrare trombosi all’aorta iliaca, alla vena porta, alla giugulare, un’embolia polmonare ed una trombosi a livello encefalico. La donna l’11 marzo era stata sottoposta al vaccino AstraZeneca all’Hub della Fiera di Messina.

Sottolineo:

Trombosi all’aorta iliaca, alla vena porta, alla giugulare, un’embolia polmonare ed una trombosi a livello encefalico” – Perfettamente normale, succede di continuo che 5 trombosi contemporaneamente, mica è il vaccino

Finanziere si accascia al suolo e muore davanti ai colleghi

Formia – E’ accaduto questa mattina. L’uomo, originario di Scauri, ha accusato un malore. L’altro giorno aveva ricevuto la prima dose del vaccino anti covid

[…] il finanziere R.T., abitante a Scauri, prestava servizio presso il Centro Navale Formia della Guardia di Finanza. Sembra che ieri l’uomo avesse avuto dei problemi di carattere fisico, ma questa mattina si è recato lo stesso al lavoro.

Giunto nella caserma ha accusato un malore ed ha chiesto aiuto. I suoi colleghi sono subito corsi in suo aiuto ed hanno avvertito immediatamente il 118. Ma ogni soccorso si è rivelato vano in quanto il militare è morto

La verità sui tamponi: credibili fino a 24 cicli

L’ECDC (European Center for Disease Control), cioè la massima autorità europea in maniera sanitaria, risponde in maniera ufficiale alla richiesta dell’ Avv. Mauro Sandri riguardo al numero di cicli affinchè sia attendibile il tampone.

La risposta è la seguente: l’ECDC rimanda a uno studio pubblicato, secondo il quale la PCR è ATTENDIBILE FINO A 24 CICLI !!!!!

Per darvi un’idea di quale vergognosa montatura è stata costruita sui risultati dei tamponi, considerate che ad esempio l’Asl dell’Emilia Romagna ha dichiarato che i tamponi vengono amplificati con un numero di cicli compreso tra TRENTACINQUE e QUARANTUNO !!!

In poche parole, i risultati dei tamponi PCR fatti in Italia sono al 90% INAFFIDABILI.

Finalmente, in fondo al tunnel di una falsa pandemia – costruita su numeri assolutamente farlocchi a causa di un modo indegno di amplificare i tamponi con l’aggravante di basare sul numero enormemente gonfiato di positivi decisioni politiche che hanno distrutto la nostra economia e stanno distruggendo anche la nostra dimensione sociale e relazionale – si vede una luce. La luce della VERITA’ SCIENTIFICA che da un anno, spesso invano, io e tanti altri andiamo predicando. Il Governo e il Ministero della Salute possono esimersi dalle gravi responsabilità soltanto per i primi due mesi della pandemia, quando il caos regnava sovrano. Ma già dalla primavera del 2020 centinaia di studiosi e medici hanno comunicato ufficialmente alle istituzioni che quel modo di amplificare i tamponi e sui risultati farlocchi basare restrizioni incostituzionali era ben oltre il limite della legalità e dell’operare per il bene della popolazione. Hanno fatto i sordi per non sentire. Ma la pagheranno, perchè se la legge non ammette ignoranza per noi comuni mortali, non deve ammettere ignoranza NEMMENO PER LORO.

Luigi De Socio

Tutto inutile