1500 Rabbini contro l’Anti Defamation League

(Cose mai viste in America. In Italia ancor meno)

Notizia significativa, per la politica interna Usa:

“Una coalizione di 1.500 rabbini ebrei ortodossi ha condannato l’Anti-Defamation League (ADL) dopo che la temuta organizzazione ebraica del B’nai B’rith aver chiesto a Fox News di licenziare – niente di meno – il giornalista e popolare animatore di talk shows Tucker Carlson, accusandolo di antisemitismo”.

Cosa aveva detto Tucker Carlson? Aveva detto che il Partito Democratico preme per il diritto di voto agli immigrati perché vuole sostituire l’elettorato americano che ha perso, con “gente nuova, elettori più obbedienti dal Terzo Mondo – Io come cittadino ho meno potere politico perchè loro stanno importando un elettorato nuovo di zecca”. Nel fare questa denuncia – che possiamo ben rivolgere identica anche alle sinistre nostrane) Carlson aveva usato il termine “replacement”, divenuta un termine-tabù in quanto l’idea che il potere globale sta “sostituendo” popolazioni evoca, grazie al battage dei media, “la teoria della sostituzione del suprematista bianco”: l’idea che la cospirazione ebraica sta sostituendo i bianchi con le popolazioni di colore

Immediatamente il direttore dell’ADL, Jonathan Greenblatt, che (per puro caso) è stato prima nell’amministrazione Clinton, poi consigliere speciale di Obama oltre che mostro tecnologico di Sylicon Valley ha chiesto a Fox la testa di Carlson – letteralmente – perché “ha abbracciato una teoria fondamentale della supremazia bianca”. In verità, in trasmissione Carlson aveva avuto l’accortezza di condannare questa teoria, come risulta dalla registrazione , ma a Greenblatt non la si fa: “ Il tentativo di Carlson di respingere in un primo momento questa teoria, mentre nella frase seguente la condivide sotto il pretesto di una “questione sui diritti di voto”, non gli dà la licenza per invocare un tropo suprematista bianco, senza pagare il prezzo “, ha scritto Greenblatt.

Ebbene: non solo la Fox non ha obbedito a Greenblatt (il che è già un atto di coraggio di fronte all’ingiunzione ebraica) ma i rabbini della Coalition for Jewish Values ​​(CJV) hanno inviato una lettera per condannare l’ADL. ” “La Coalition for Jewish Values, che rappresenta oltre 1.500 rabbini tradizionali e osservanti nella politica pubblica americana, è rattristata dalle grossolane accuse di antisemitismo grossolanamente mosse dalla vostra organizzazione. Il vostro recente attacco a Tucker Carlson di Fox News, da voi definito “suprematista bianco” per il fatto che s’è chiesto se particolari scelte politiche consentano agli immigrati illegali di annullare i voti dei cittadini americani, è solo un esempio “, si apre la lettera. La quale è stata pubblicata sul Jerusalem Post  ed anche questo è istruttivo del continuum ebraico americano, che può usare un media israeliano per influire sulla politica interna USA.

La lettera dei rabbini è una sconfessione esplicita di Greenblatt, che è capo dell’ADL da pochi anni. L’organizzazione del B’nai B’rith, scrivono, era “giustamente considerata come il principale baluardo della comunità ebraica contro l’odio antisemita proprio perché non era legata a nessuna particolare persuasione, movimento o causa. Ahimè, l’ADL è diventata notevolmente partigiana sotto la sua guida”, si legge nella lettera. “La vostra organizzazione ha pubblicato una lista nera [di antisemiti] , Naming the Hate , che presenta oscuri neonazisti dell ‘” alt-right “, ma non dice nulla riguardo ai ben più pericolosi aderenti di sinistra dell’Islam radicale. Ha ripetutamente tentato di incolpare l’amministrazione Trump di una ‘ondata’ di incidenti antisemiti, anche se questo è stato contraddetto dai dati stessi dell’ADL. In un rapporto ampiamente diffuso, l’ADL ha citato 163 minacce di bombe a organizzazioni ebraiche. Un’ispezione più attenta ha rivelato che 150 di queste minacce erano state perpetrate da una sola persona, per giunta un ebreo ”, osservava la lettera. “L’ADL ha cercato instancabilmente di nascondere la verità prontamente nota alla maggior parte degli ebrei in America: la stragrande maggioranza degli atti antisemiti si verificano nelle città controllate dai Democratici e nei campus universitari dominati da correnti progressiste”, ha accusato CJV.

La Coalition for Jewish Values ​​(CJV) ha concluso esortando l’ADL of B’nai B’rith “smetterla con le posizioni di parte e ad intraprendere una correzione di rotta urgentemente necessaria“.

L’ADL è da sempre temutissima da ogni candidato ad ogni carica politica: una frase di un candidato deputato senatore, governatore, che l’organizzazione giudichi antisemita (per esempio un’espressione di simpatia per i palestinesi) rende impossibile ogni speranza di essere eletto; l’ADL organizza il boicottaggio attraverso la diversione di fondi dal candidato che ha voluto liquidare dirigendo i finanziamenti ebraici al candidato avversario. Per una volta, la macchina del fango che sa suscitare in modo altrettanto efficace, ha fatto cilecca. Un eccesso di partigianeria l’ha rivelata come uno dei mastini del Deep State, ciò che diminuisce la sua utilità alla causa ebraica.

“In realtà”, scrive l’amico Umberto Pascali da Washington, “l’assalto contro Carlson e’ motivato dalle denunce circostanziate e regolari di Carlson sulla corruzione di Big Pharma e di cosa si nasconde dietro l’operazione COVID. Molte fonti riportano che Cnn e i grandi media del Deep State stanno ricevendo una valanga di denunce da parte delle vittime (finora silenziose) delle loro calunnie. Il partito democratico, di cui i Big Media sono i grandi complici e apologisti, potrebbe rimanere senza la protezione dei professionisti della manipolazione di massa. Vedi le prove della corruzione della Cnn ottenute da Project Veritas.

https://ussanews.com/News1/2021/04/13/the-adl-attack-on-tucker-carlson/

Sembra proprio che la macchina del discredito, arma preziosa per un Deep State e un’oligarchia indebolita, stia perdendo il suo potere intimidatorio”.

Per fortuna, nulla di indebolito in Italia:

Zaki lavorava per la “Egyptian initiative for personal rights” (EIPR). La EIPR è una ONG di copertura della Open Society di George Soros. https://www.opensocietyfoundations.org/newsroom/challenges-religious-freedom-egypt
Il Senato italiano con il riconoscimento della cittadinanza italiana a Zaki sta di fatto facendo di tutto per danneggiare gli interessi dell’Italia. Coi voti della Lega..

E ancor meno nella UE, dove il replacement è politica ufficialmente promossa:

Da noi vige lo stato di diritto, mica come in Ungheria. Possiamo aver fiducia dell’altezza morale della nostra magistratura:

Colpo di scena: il trojan era attivo la sera della famosa cena fra Palamara e Pignatone (con rispettive famiglie), ma della registrazione non c’è traccia…

PieroSansonetti @PieroSansonetti

I magistrati ci inondano di querele e richieste di risarcimenti (più di venti). Scarpinato ci porta a processo addirittura due volte e l’Ordine dei giornalisti non ci difende, anzi, ci censura…

https://www.ilriformista.it/vogliono-chiudere-il-riformista-offensiva-intimidatoria-dei-pm-contro-il-nostro-giornale-210973/

Sappiamo a chi rivolgerci con fiducia, se questo articolo ci susciterà contro l’accusa di antisemitismo, e viene violato il nostro Diritto – che qui vogliamo ricordare a futura memoria:

Art. 19 Dichiarazione Universale Diritti dell Uomo
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.