Udo Ufkotte: la Germania si consegna all’Islam

Udo Ufkotte, per anni giornalista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, è diventato celebre per aver rivelato come   molti giornalisti europei siano a libro-paga della Cia, della finanza e dei politici, confessando di essere lui stesso a servizio dei servizi americani: Gekaufte Journalisten, Giornalisti Comprati, si intitolava il suo saggio. Adesso esce con un altro: Mekka Deutschland (sottotitolo: La silenziosa islamizzazione), Kopp Verlag (2015).   Una miniera di informazioni politicamente scorrette sulla Germania islamizzata,   di cui un amico ci ha fornito un ampio riassunto. L’impressione che se ne ricava è agghiacciante: non è tanto che le masse musulmane stanno influendo a forza sulla Germania,   ma che il governo tedesco abbandona deliberatamente la civiltà europea, la sua cultura ed istruzione, i suoi principii giuridici, il suo diritto di famiglia, e non parliamo della radici cristiane – per adeguarsi agli immigrati islamici.  Un suicidio di una civiltà stanca di esistere.

Basterà aggiungere che Ufkotte sa di cosa parla: islamologo, per 17 anni ha vissuto in vari paesi musulmani, imparando l’arabo e lavorando come giornalista; si è convertito all’Islam,   ma oggi è tornato al cristianesimo.

E’ lo stesso tipo di denuncia che eleva Michel Houellebecq, uno dei maggiori scrittori francesi contemporanei, nel suo romanzo distopico Soumission (Sottomissione) dove immagina una Francia governata da un governo islamico, democraticamente eletto, nel 2022. Non   lo anima una polemica anti-islamica; è piuttosto la descrizione di una società occidentale che, non avendo più il suo Dio, si scioglie nel vuoto di sè perché non ha più niente da difendere.  Di questo spegnersi di cui Hoeullebecq (tragicamante, è un cristiano privato di fede)  è il cantore disperato, Ufkotte è il cronista preciso e freddo, ancorché indignato. La realtà supera la fantasia.

(M.B.)

 

Ed ecco il riassunto di Flavio Casanova:

 

 

 

  1. BENVENUTI IN EURABIA

 

L’Europa sta diventando in modo strisciante una colonia islamica. In ogni grossa città europea coesiste una seconda città. Una città nascosta, simile a uno stato nello stato, una città retta dal Corano. Parlare di questa realtà è un tabù.

 

  1. ISLAMIZZAZIONE – I FATTI

 

In Germania dovrebbe valere il diritto tedesco e non la sharia. Eppure è successo e accade regolarmente che la seconda abbia il sopravvento sulla prima. Alcuni casi.

Una 76enne di Monaco, sposata con un iraniano, rimane vedova. Lei eredita solo un’infima parte del patrimonio familiare. Il resto finisce nelle mani della Repubblica Islamica Iraniana.

http://www.tz.de/muenchen/stadt/muenchner-witwe-verliert-erbe-iran-tz-1041055.html

In effetti, quando uno dei coniugi non è in possesso della nazionalità tedesca, allora viene applicato il diritto del suo stato natale, ignorando un eventuale testamento. Dunque, in pratica, sul suolo tedesco viene applicato il diritto iraniano.

Altro esempio: se un uomo sposa fino a quattro mogli nel suo paese natale e poi emigra in Germania può contare su un eventuale pagamento di più rendite vedovili in caso di decesso.

https://open-speech.com/attachment.php?s=8272bbfaa3b61482e686b67816749bb&attachmentnid=2440&d=1328114447

Infine: nel 2009 una giovane iraniana sposa un suo connazionale in Iran. I due emigrano in Germania e, nel 2011, si divorziano. Un tribunale di Essen concede il divorzio alla donna nel 2012, ma il marito si appella contro questa decisione. Il tribunale di appello di Hamm dà ragione alla donna. Tuttavia, la motivazione si basa sul fatto che, al momento del matrimonio, i coniugi avevano deciso di seguire la sharia. Dunque il caso avrebbe dovuto essere giudicato secondo la sharia, indipendentemente dal fatto che ora la coppia vive in Germania.

Ulteriori indici di islamizzazione della Germania: esiste una sharia-Mastercard http://www.islam21c.com/fataawa/215-a-fatwa-concerning-the-cordoba-gold-card

http://www.cordobafinance.com

nonché assicurazioni per gli autoveicoli conformi alla sharia http://www.standard.co.uk/news/sharia-carinsurance-for-the-first-time-muslims-can-buy-policies-in-line-with-islamic-law-6877299.html

assicurazioni sulla vita: http://www.versicherung-in.de/takaful-sharia-konformeversicherungen-520

sharia-viaggi: http://www.pz-news.de/video-uebersicht/news-videos_video,-Indonesien-lockt-Muslime-mit-sharia-Urlaub-ins-Land-_ckvid,52787.html

Dal 2012 esiste a Berlino presso il Ministero di giustizia un ufficio permanente per il diritto associato alla sharia: http://www.focus.de/politik/deutschland/focussiert-planstelle-fuer-sharia-recht_aid_733685.html

In Germania la poligamia è illegale. Se uno sposa una seconda moglie, rischia tre anni di galera. Il presidente Joachim Gauck è dal 2013 padrino d’onore di una famiglia musulmana bigama. Con questo si vuole mostrare le particolari attenzioni che lo Stato mostra nei confronti delle famiglie ricche di figli. Nel caso concreto di tratta del marito (disoccupato), delle sue due moglie, degli otto figli oltre ad alcuni parenti; in totale 14 persone. Vivono in un appartamento di 220 mq pagato dai servizi sociali (1280 EUR mensili).

Un giornale di Berlino ha invece pubblicato un articolo nel quale si denuncia che esistono delle donne musulmane bigame che abusano degli aiuti sociali, facendosi passare per single.

http://www.berliner-kurier.de/kiez-stadt/polygamie-staatskosten-spd-berlin-neukoelln-abzocke,7169128,17190250.html

L’aiuto familiare libanese Abed Chaaban a Neukölln stima che il 30% degli uomini di Berlino con origini musulmane sia sposato con due mogli.

Un servizio di RTL ha mostrato che esistono dei musulmani che invitato due o tre donne ciascuno dai paesi arabi, per poi maritarle davanti all’Imam. Una volta in Germania le donne possono ricevere le prestazioni sociali usuali.

In un matrimonio su quattro contratto da cittadini turchi la sposa è minorenne. In Turchia sembra essere una lunga tradizione. Tuttavia, nel loro paese d’origine viene richiesto un attestato che comprovi l’attitudine psichica delle giovani. Invece la Germania ha scelto la più politicamente corretta tolleranza.

In Germania vengono progettati e costruiti nuovi bagni pubblici in modo che sia facilitato l’impiego dei costumi balneari islamici (burkini).

Sta pure nascendo un commercio parallelo di medicamenti per musulmani, visto che a questi ultimi non è permesso l’assunzione di ingredienti provenienti da animali “impuri”, oltre all’alcool.

I mercatini di Natale vengono ribattezzati “Festa d’inverno”. Così pure delle città come Solingen hanno deciso di vietare le illuminazioni natalizie per non offendere i musulmani.

Dall’altra parte si costruiscono dovunque moschee, mentre le chiese vengono distrutte, quando non direttamente trasformate in moschee.

http://www.derwesten.de/staedte/duisburg/nord/st-paul-kirche-in-marxloh-abgerissen-neuer-platz-entsteht-id10001440.html

http://www.abendblatt.de/hamburg/hamburg-mitte/article131708156/Umbau-in-Horn-Aussen-noch-Kirche-innen-schon-Moschee.html

Nell’esercito (Bundeswehr) oramai esistono due mense separate: una “normale” e l’altra “halal”.

Sempre nella Bundeswehr accade a volte che dei musulmani imparino l’uso delle armi, per poi mettere in pratica le competenze acquisite servendo l’ISIS.

http://www.focus.de/politik/deutschland/mad-fordert-sicherheits-check-fuer-soldaten-geheimdienst-chef-terroristen-koennen-bundeswehr-als-ausbildungscamp-missbrauchen_id_4529168.html

Per non parlare dei finanziamenti

http://www.berliner-zeitung.de/polizei/islamisten-in-berlin-betrueger-in-berlin-finanzieren-terror-der-is,10809296,29730916.html

Per islamizzare le scolaresche vengono organizzati dei pellegrinaggi alla Mecca, spacciandoli per viaggi culturali. Inoltre, nelle stesse scuole si cominciano a creare delle aule separate di preghiera per maschi e femmine, e ciò in barba al divieto di preghiera emanato per salvaguardare la pace nelle scuole.

http://www.bverwg.de/entscheidungen/entscheidung.php?ent=301111U6C20.10.0

L’arte viene censurata. Il ridicolo è che ad es. un’artista come Sabine Reyer si è vista censurare una sua opera in Germania (col pretesto che potesse offendere i musulmani), quando invece la stessa era già stata esposta senza problemi in alcune nazioni islamiche.

http://www.sabinereyer.de

http://www.bergedorfer-zeitung.de/vier-und-marschlande/article136722489/Barbie-Puppen-mit-Burka.html

Non passa giorno senza che dei musulmani non abbiano di che lamentarsi asserendo di sentirsi offesi da un qualche aspetto della nostra cultura o tradizione.

Ad esempio, un famoso carnevale, che normalmente vedeva l’afflusso di 250. 000 persone nel nord della Germania, è stato vietato per non disturbare i musulmani.

http://www.spiegel.de/panorama/gesellschaft/braunschweiger-karnevalszug-wegen-terrorgefahr-abgesagt-a-1018561.html

A quanto pare la legge tedesca non è uguale per i musulmani e per gli infedeli. Un esempio tra i tanti: un afghano 24 enne uccide la sua compagna di 22 anni poiché, incinta da lui, non vuole abortire. Il tribunale di Wiesbaden ha ritenuto che l’uomo, in virtù delle sue origini religiose e culturali, si è trovato in una “situazione difficile”. Pensando a quello che succederebbe se un tedesco dovesse ingravidare una turca, … Forse i tedeschi sono da ritenere esseri di seconda categoria?

http://www.bild.de/news/standards/julian-reichelt/kommentar-von-julian-reichelt-35239698.bild.html

Altro caso simile:

http://www.morgenpost.de/berlin/article136738425/Gestaendnis-Ex-Freund-toetete-19-jaehrige-Hochschwangere.html

Ciò, dal momento che ai musulmani vengono in generale ridotte le pene, può servire a

dimostrare che, per la giustizia, esiste uno “sconto” per gli islamici:

http://www.pro-medienmagazin.de/gesellschaft/detailansicht/aktuell/islam-rabatt-vor-gericht-88502/

I media evitano volentieri di citare i colpevoli, qualora questi siano dei musulmani. Un esempio: Maria P., una 19enne berlinese, fidanzata con un turco suo coetaneo, messa incinta da lui e rifiutatasi di abortire, viene dapprima pugnalata e poi, ancora viva (come dimostrato dall’autopsia), cosparsa di benzina e bruciata fino a farla morire. I giornali si guardano bene dal citare l’origine del criminale.

http://www.morgenpost.de/berlin/article136738425/Gestaendnis-Ex-Freund-toetete-19-jaehrige-Hochschwangere.html

http://www.bild.de/regional/berlin/leiche/wurde-die-schwangere-von-ihrem-ex-verbrannt-39479036.bild.html

Tra l’altro, i delitti d’onore (che in ultima analisi affondano le radici nelle Sure 4,33 e 2,228) sono parecchio diffusi tra i musulmani.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la vendetta di sangue. Nel gennaio 2015 un pluricriminale libanese cadde da una finestra al settimo piano durante un tentativo di fuga. I parenti inferociti hanno lanciato delle schegge di vetro contro i poliziotti e i soccorritori. Dieci giorni dopo, nel corso di una perquisizione in sei appartamenti del clan sono state trovate delle armi: si stavano verosimilmente preparando a esercitare la annunciata vendetta di sangue.

http://www.bild.de/regional/hannover/familienclans/durchsuchung-bei-grossfamilie-nach-ausschreitungen-in-hameln-39472574.bild.html

Da noi esistono dei casi di tentativi di conversione forzata all’islam. I media non ne parlano minimamente. Anzi, la propaganda parla solamente dell’Islam quale “religione della pace”.

Tra l’altro, in parecchie nazioni europee le assicurazioni di malattia pagano delle operazioni di chirurgia vaginale, in modo da ripristinare le sembianze verginali alle giovani spose. In caso contrario, andrebbero incontro a un delitto d’onore. Per i non musulmani evidentemente non esistono queste facilitazioni finanziarie.

In Austria un musulmano può tranquillamente lodare Adolf Hitler per avere massicciamente sacrificato degli ebrei senza essere perseguito. Un tribunale di Linz, infatti, nel 2015 ha sancito che la lode a Hitler per la morte degli ebrei era legittima per un imputato turco e che le sue esternazioni su Facebook erano legittime.

http://www.jpost.com/Diaspora/Austrian-prosecutor-Call-to-kill-Jews-is-legal-criticism-of-Israel-390760

Lo stesso capita quando durante una manifestazione antisemitica dei musulmani gridano “Gli ebrei nella camera a gas”. I tribunali si piegano all’andazzo generale. Una volta ciò veniva chiamato “deviazione” della giustizia, oggigiorno invece è la normalità.

Nel gennaio 2015 un pastore protestante di Brema ha dichiarato che l’Islam di per sé non appartiene alla Germania. I media hanno esposto questo fatto caricaturandolo. In altre parole, la libertà d’opinione nei confronti dell’Islam viene sempre più ridotta.

Nel marzo 2015 un pensionato tedesco di 82 anni (che, da bambino, è sopravvissuto alla seconda guerra mondiale) è stato imprigionato per 6 mesi perché non aveva pagato una tassa di 50 EUR. http://www.suedkurier.de/region/schwarzwald-baar-heuberg/st-georgen/Nach-Streit-um-Ausweis-Rentner-82-aus-St-Georgen-wird-verhaftet;art410944,7671279

Contemporaneamente dei giudici tedeschi hanno concesso la libertà vigilata a un giovane bulgaro che aveva messo in circolazione 65’000 EUR in valuta falsa.

http://www.merkur.de/lokales/muenchen/stadt-muenchen/bewaehrung-bluetenbande-4784318.html

Seguono ulteriori esempi che illustrano i favoritismi nei confronti dei criminali musulmani. I tedeschi sono forse uomini di seconda classe?

Ci sono anche casi di inversione di ruolo: quando nell’ottobre 2014 un anziano pensionato, invalido, è stato aggredito nella sua abitazione da tre giovani immigrati e, nel corso della loro fuga, è riuscito a sparare con la sua pistola a uno di loro, uccidendolo, la giustizia e i media tedeschi l’hanno trasformato da vittima a imputato. La famiglia-clan del giovane ucciso ha continuato a perseguitare l’anziano, con la benedizione delle forze dell’ordine locali.

Qualcosa di simile è capitato in Inghilterra nel 2014, allorquando attorno al british musulmano “Jihadi John” (decapitatore presso l’ISIS) si è creata un’associazione per i diritti umani di nome Cage, la quale ha preso il criminale sotto la sua protezione, asserendo che il poverino era stato traumatizzato dai “British”, poiché lo avevano discriminato in quanto musulmano. Ecco che, alla fine, i colpevoli diventano gli inglesi, con la complicità dei loro mass-media.

 

 

  1. L’ISLAM COME POTERE ECONOMICO

 

A quanto pare, se si vogliono fare grossi affari senza correre il rischio di “offendere i musulmani”, è sufficiente pagare il pizzo a un’organizzazione che rilasci il certificato Halal. Con 1,8 miliardi di musulmani sparsi per il mondo, la certificazione halal è diventata un bel business. D’altra parte, sempre più supermercati prevedono delle scansie con prodotti halal. In Germania la maggior parte della carne proveniente dall’estero è automaticamente halal (anche quando non indicato espressamente), in modo da facilitare l’allargamento del mercato verso i consumatori musulmani. Questa tendenza è visibile anche in altre nazioni e copre una gamma sempre più vasta di prodotti.

Addirittura il pecorino toscano viene prodotto seguendo le normative islamiche

http://pecorinotoscanodop.it/news/2013-04-05-pecorino-toscano-dop-certificato-halal

http://www.caseificiomanciano.it/pecorino_toscano_dop_certificato_halal.html

Gli stati islamici dispongono in generale di enormi riserve finanziarie. Ad esempio lo sceicco Tamim Bin Hamad Al Thani, oltre a sovvenzionare l’ISIS in Siria e in Irak, finanzia anche la costruzione di nuove moschee in Germania. Analogamente, con i soldi provenienti dal Qatar si costruiscono innumerevoli edifici in tutta Europa.

Swatch, Tissot, Victorinox propongono i loro prodotti, su suggerimento del Qatar, senza la croce Svizzera, troppo cristiana. I maggiori azionisti di Credit Suisse parlano oramai arabo. Per il 16,5% appartiene alla Qatar Holding mentre per l’8% all’Olayan Group.

Al Jazeera ha la sede nel Qatar, con varie ramificazioni nel mondo intero.

 

  1. LA DECADENZA DELL’OCCIDENTE

 

Secondo alcuni studiosi attorno al 2050 la popolazione musulmana in Germania potrebbe già essere maggioritaria. Nel 2015 in Germania esistono parecchie migliaia di moschee. Il loro numero è destinato a salire. Nel marzo 2015 è sorta a Stoccarda la prima moschea con minareto, poi una con il grido del Muezzin. E tutti (a parte i musulmani) fingono di ignorare il vero significato del minareto, ossia un simbolo di conquista.

L’altro lato della medaglia ci presenta invece l’abbandono, la distruzione o l’impiego delle chiese a mo’ di toilette http://www.pnp.de/region_und_lokal/stadt_und_landkreis_passau/passau_stadt/1485002_Beichtstuhl-als-Klo-missbraucht-Kirche-geschlossen.html

Nel 2012 alcuni cittadini di Eschweiler si sono lamentati circa le campane della chiesa di S. Bonifacio, che hanno quindi dovuto essere zittite dalle 22 alle 6 del mattino. Tra l’altro, l’edificio ecclesiastico è situato in periferia. Ben altro discorso nel 2013, da quando le urla del Muezzin riecheggiano nel bel centro della città! Nessuno ha osato lamentarsi.

I conflitti coi musulmani sembrano doversi estendere anche nell’oltretomba. Mentre i cimiteri cristiani vengono ridotti, si trovano sempre nuovi spazi per cimiteri musulmani. Tuttavia, la differenza non finisce qui. Mentre i cimiteri per non musulmani vengono concessi solo per 20 – 40 anni, quelli per musulmani fondamentalmente restano tali fino alla fine dei tempi. I funzionari che oggi prendono certe decisioni alla leggera, non si rendono conto delle conseguenze a lungo termine. Inoltre, in Germania occorre attendere 48 ore tra la morte attestata e il funerale (per scoprire ev. casi di morte apparente). Per i musulmani vige invece il termine delle 24 ore massime! Ciò non facilita di certo la pianificazione delle cerimonie funebri in caso di utilizzo di un cimitero comune. Come se non bastasse, un altro termine di conflitto è dato dalla richiesta di nascondere tutte le croci cristiane durante i funerali, per non offendere i musulmani.

Il nuovo messaggio musulmano: “affancXXX il tuo Dio!”. Membri di grosse famiglie di immigrati hanno ad es. assalito i fedeli praticanti a Duisburg. Le finestre delle chiese vengono rotte, viene urinato sull’altare o nel contenitore dell’acqua santa. Il tutto nel silenzio dei mass media.

http://www.derwesten.de/staedte/duisburg/gewalt-gegen-kirchen-in-duisburg-aus-frust-id6218122.html

http://www.webjournal.ch/news.php?news_id=1587

L’autore riporta diversi casi di furti di reliquie operati nelle chiese da musulmani, i quali vengono praticamente subito rimessi a piede libero, senza la minima reazione dei media. Immaginiamoci quello che invece accadrebbe sei dei cristiani armati di bomboletta spray scrivessero sulle porte di una moschea “W il cristianesimo! Lottate contro l’islam!”. Quando il 6 dicembre 2013 un Giordano scrisse sulla porta della chiesa di S. Michele a Monaco “Allah è grande! Guerra santa!”, un giornale locale si è limitato a riportare i fatti di cronaca, come se niente di particolare fosse successo.

Dal 2015 alcuni media hanno introdotto nel loro palinsesto una serie di letture coraniche. http://www.deutsch-tuerkische-nachrichten.de/2015/03/509677/koran-erklaert-koelner-radiosender-startet-neue-reihe

Sempre più chiese vengono aperte ai musulmani affinché vi possano pregare, previa copertura delle immagini dei santi nonché preparazione dei tappeti di rito. C’è addirittura un cardinale francese che si vanta di aver recitato il credo islamico nella sua chiesa. Per fortuna che in Cina il numero dei cristiani sale velocemente, tant’è che si stima che nel 2025 saranno di più che negli USA.

In Germania molte chiese vengono chiuse o vendute a causa di problemi finanziari. Quando però di tratta di mettere mano al portafoglio per sovvenzionare la costruzione di una nuova moschea, ecco che le comunità cristiane primeggiano addirittura rispetto a enti musulmani. Ecco un esempio: http://www.zentralmoschee-koeln.de/default1.php?id=10&sid=6&land=de (si veda alla voce “St. Theodor Kirchengemeinde aus Köln Vingst, 5000 EUR”).

 

  1. LE CONSEGUENZE DELLA “CULTURA DELL’ACCOGLIENZA”

 

Il vuoto lasciato dalla decadenza delle “vecchie strutture” viene velocemente colmato dall’Islam. Fachbach è un esempio di luogo dove la convivenza tra musulmani e non-musulmani non risulta così facile. I primi sono causa di angherie e chiamano i secondi “Tedeschi di merda”, “Figli di puttana”, “Aborti”. http://www.rhein-zeitung.de/nachrichten/rz-thema_artikel,-Gewalt-in-Fachbach-Jetzt-reicht’s-dem-Ortschef-_arid,1267507.html

A un certo punto anche il sindaco ha perso la pazienza e ha scritto una lettera ai politici. Non è cambiato niente, dal momento che non si vuole offendere l’Islam.

Anche in altre città sempre più gente ha paura della crescente islamizzazione (nascita di scuole coraniche, costruzione di nuove moschee, …, il tutto nel segno dell’intolleranza/non integrabilità da parte musulmana), ma nessuno osa parlarne.

Gli abitanti di Dinslaken, allorquando è stata fondata una scuola coranica in tedesco, si sono fatti l’illusione che, attraverso questa scelta linguistica, sarebbe perlomeno nato un islam tollerante. La realtà: fino al febbraio 2015 sono partiti da Dinslaken per la Siria 22 giovani nonché violenti musulmani, con lo scopo di dar man forte all’ISIS. http://www.handelsblatt.com/politik/deutschland/salafisten-in-dinslaken-die-deutsche-wiege-der-extremisten/11417998.html Questa ondata “culturale” ha inoltre fatto sì che dei giovani tedeschi si convertissero all’islam, per poi aggregarsi agli estremisti. Ma non finisce qui. Quando i jihadisti ritornano in Germania dopo aver imparato ad ammazzare gli infedeli, devono essere presi in consegna 24h su 24 dai servizi sociali.

Le insegnanti tedesche sono puttane? Secondo alcuni sembrerebbe di sì. Dalla fine del 2013 la popolazione di Duisburg-Bruckhausen ha per l’80% un background legato all’immigrazione. Più del 50% ha radici musulmane. Dal 2011 nelle scuole dell’obbligo di questa regione i musulmani formano de facto la più grande comunità religiosa. Nelle mense non si serve più carne di maiale e nelle scuole per insegnanti si è ritirato il divieto di coprirsi il capo http://www.derwesten.de/politik/kopftuchverbot-gekippt-nrw-will-schulgesetz-zuegig-aendern-id10451027.html

In altre istituzioni tedesche per la formazione degli insegnanti non si sa come affrontare il seguente problema: le donne insegnanti non vengono accettate dai musulmani in quanto viste come puttane. La situazione viene aggravata dal fatto che gli studenti vengono supportati dalle relative famiglie.

L’islam e i musulmani vengono visti grazie al politicamente corretto come “arricchimento”. In realtà, ad es. nella Nordrhein-Westfalia, i musulmani, benché attualmente rappresentino solo il 7% della popolazione, sono per il 30%ca. i beneficiari degli aiuti sociali http://www.derwesten.de/nachrichten/in-nrw-leben-mehr-muslime-als-angenommen-id4175812.html

Il citato 7% rappresenta nel 2015 il 18% dei carcerati della regione: http://www1.wdr.de/themen/politik/jva-muslime-100.html

In Germania, un musulmano su quattro nella fascia di età dai 14 ai 32 anni è pronto alla violenza http://www.bild.de/politik/inland/muslime/schock-studie-muslime-verweigern-integration-22901072.bild.html A discapito degli sforzi decennali dell’industria della migrazione e dell’integrazione, un musulmano su quattro risulta propenso all’uso della violenza nei confronti dei credenti in altre religioni http://www.rp-online.de/politik/deutschland/jeder-vierte-junge-muslime-zu-gewalt-bereit-aid-1.2307996

Se i musulmani oggigiorno invitano alla guerra santa, non vengono più puniti. Vedi ad es. la decisione dei tribunale di Karlsruhe http://www.spiegel.de/politik/deutschland/terrorismus-allgemeine-aufrufe-zum-dschihad-nicht-mehr-strafbar-a-485061.html

La libertà d’opinione di fatto in Germania non esiste più. I media e i politici combattono il pluralismo, facendo credere da un lato che l’Islam appartenga alla Germania e, dall’altro, screditando e ridicolizzando coloro i quali dissentono. La cancellieri Merkel è tra i primi http://www.spiegel.de/politik/deutschland/angela-merkel-islam-gehoert-zu-deutschland-a-1012578.html

Agli aspetti già citati sulla diffusione quotidiana dell’Islam possiamo aggiungere che in alcuni Länder (Amburgo e Berlino) esistono già dei giorni festivi islamici. Oltre alle piscine separate per musulmani esistono anche delle fasce orarie riservate in spazi protetti (ad es. a Niedersachsen), costruiti con i soldi pubblici. Nel tribunale supremo di Saarland già nell’ottobre 2014 è stato eliminato l’ultimo crocifisso http://www.migazin.de/2014/10/10/gerichtspraesident-laesst-auch-letztes-kreuz-abhaengen/

Nei musei europei vengono quatti quatti eliminati sistematicamente opere d’arte che potrebbero offendere i musulmani.

Criticare l’Islam non è concesso, nemmeno sotto forma di satira. Nessun canale televisivo o radiofonico nonché nessun giornalista potrà mai tentare di dare una risposta alle seguenti domande:

– perché in tutte le nazioni del mondo dove l’islam è religione stato regna una dittatura?

– perché a un musulmano è concesso di sposare una non musulmana, ma a una musulmana non è concesso il corrispettivo?

– perché l’islam gode della fama di “religione della pace” sebbene che nel Corano non sia contenuta nemmeno una Sura sulla pace, bensì 75 versi sulla divisione del bottino di guerra?

Non è permesso porre queste e altre 1000 domande pertinenti né nel mondo islamico né a nessun musulmano. Non è possibile nemmeno dare una risposta personale, altrimenti si viene considerato un malato (islamofobo). A un giornalista che non rispetta queste regole viene come minimo negato il visto di entrata nelle nazioni toccate, oppure potrebbe anche subire delle conseguenza fisiche.

La Germania non accoglie solo immigrati musulmani. Ci sono ad esempio i Sikh e gli indù, che godono pure di una buona accoglienza. Eppure nessuno finora ha ad es. mai sentito i 7000 indù di Amburgo rivendicare maggior attenzioni nei confronti dei loro sentimenti religiosi e nemmeno dimostrare per strada contro le presunte offese nei confronti della loro religione.

I musulmani fondano dei partiti politici. Il loro attuale obiettivo è quello di ottenere dei rappresentanti entro il 2020 http://www.spiegel.de/politik/deutschland/migrantenpartei-big-erdogans-berliner-lobby-truppe-a-786207.html

QUest’anno, sui cartelli durante le elezioni di cittadinanza ad Amburgo c’erano delle scritte in turco e in arabo. Si tratta ancora di elezioni tedesche?

http://www.pi-news.net/2015/02/hamburg-sind-das-noch-deutsche-wahlen

http://www.pi-news.net/wp/uploads/2015/02/hh-grüne2.jpg

 

  1. DISINGANNO EUROPEO – SIMILI SVILUPPI IN ALTRE NAZIONI UE

 

Dal 1997 al 2010 il Labour Party londinese ha sperimentato la politica delle “porte aperte”. La popolazione salì da 55 a 63 Mio. In quegli anni il numero della popolazione musulmana è cresciuto dieci volte più in fretta rispetto al resto. Le proiezioni prevedono che attorno al 2040 ca. il 30% della popolazione sarà musulmana. http://www.thecommentator.com/article/3770/the_islamic_future_of_britain

La loro maggioranza potrebbe essere raggiunta nel decennio successivo. A Londra il numero delle moschee supera già oggigiorno quello delle chiese. I conflitti/scontri sociali, culturali ecc. non mancano, come in Germania.

A Birmingham dei musulmani radicali hanno creato una rete di insegnanti e educatori i quali, all’interno delle scuole statali aconfessionali, agiranno come cavallo di troia, in modo da formare una generazione di giovani musulmani intolleranti http://dera.ioe.ac.uk/20549/1/Report_into_allegations_concerning_Birmingham_schools_arising_from_the_Trojan_Horse_letter-web.pdf Il piano si è oramai esteso a tutta la GB http://www.bbc.com/news/uk-england-beds-bucks-herts-27761075

Lo stesso programma viene attuato anche in Francia http://www.lefigaro.fr/actualite-france/2014/04/10/01016-20140410ARTFIG00409-le-communautarisme-musulman-defie-l-ecole.php

In Inghilterra, come del resto anche in Svezia e in Austria, vige oramai la cultura del “volgere lo sguardo altrove”. Ad esempio riguardo agli stupri massicci di bambini da parte di immigrati.

In Olanda i musulmani possono tranquillamente inneggiare per strada “gli ebrei nelle camere a gas!”. Si ripetono per il resto grosso modo gli stessi scenari che in Germania. Senonché, nel 2014, è stato fondato il primo grosso partito politico musulmano. La prima loro richiesta è stata quella di costruire una moschea (o perlomeno una luogo di preghiera) all’interno del parlamento, in netta contraddizione con la separazione tra stato e religione.

Anche in Svezia, come in Germania, gli immigrati vengono visti come “arricchimento”. In realtà, in un paese che conta 10 mio di abitanti, il costo si aggira sui 110 miliardi di corone annui (ca. 11,8 miliardi di EUR). Avanti di questo passo, le proiezioni per il futuro sono catastrofiche. La tolleranza degli svedesi è talmente grande che è ha permesso che lo svedese Michael Nikolai Skramo, una volta convertito all’islam, se ne andasse in Siria a combattere per l’ISIS e, da quella postazione, invitasse tramite la TV i suoi connazionali a seguirlo. Da ricordare che Michael Nikolai Skramo, nella sua patria, si è prodigato nella lotta contro le ostilità nei confronti dell’islam http://www.thelocal.se/20150203/swedish-islamist-convert-in-isis-video-row

Lo scrittore francese Michel Houellebecq è convinto che tra una decina di anni la Francia sarà uno stato islamico https://fr.wikipedia.org/wiki/Soumission_(roman)

74% dei francesi, secondo delle inchieste anonime, ritiene che l’islam non ha niente a che vedere con la democrazia francese. Tuttavia nessuno è disposto a dirlo pubblicamente, pena delle multe salate.

Nelle regioni francesi più islamizzate i giovani musulmani imparano che le francesi oriunde sono delle puttane. E come tali vengono trattate: i casi di violenza carnale non di contano.

Non mancano pure gli incidenti a causa del velo http://www.lemonde.fr/religions/article/2014/10/21/une-note-interne-de-l-opera-de-parisdecrypte-la-loi-anti-burqa_4509499_1653130.html

Anche in Belgio si prevede una crescita del tasso di islamizzazione. I musulmani non si integrano. Ad es. i matrimoni vengono organizzati con partner provenienti dai paesi d’origine. Dal 2010 vige una legge che vieta l’impiego del burqa. Eppure, dopo che sono accaduti parecchi incidenti dovuti a delle musulmane che si rifiutavano di mostrare i documenti alle forze dell’ordine, oggigiorno la suddetta legge viene ignorata, con la complicità della polizia, che preferisce far finta di non vedere.

 

  1. FALSIFICAZIONI DELLA STORIA: ISLAMIZZAZIONE SOTTO PRESSIONE AMERICANA

 

Fino a non molti anni fa era ancora possibile citare liberamente le posizioni anti-immigrazione di Helmut Kohl e Helmut Schmidt. Oggigiorno non più, in quanto si verrebbe ritenuti dei radicali di destra da parte della polizia di stato. A cosa è dovuto questo cambiamento? E come mai ad es. Helmut Kohl stesso, che prima voleva deportare milioni di turchi dalla Germania, ora si batte addirittura per l’integrazione della Turchia nella UE? I motivi sono diversi e la spiegazione non è così semplice. Molto sinteticamente, benché sia vero che negli anni Cinquanta si è andati a cercare della manodopera in Italia, Grecia, Spagna e Portogallo, non corrisponde invece alla realtà che si sia cercato gente anche in Turchia, Marocco e Tunisia. È dietro violenta pressione USA (sotto Adenauer, inizio anni Sessanta, a dimostrazione che la Germania non era/è uno stato sovrano) che sono stati introdotti dapprima dei piccoli contingenti di “lavoratori immigrati” turchi. Nel marzo del 1956 un’inchiesta ha rilevato che il 55% dei cittadini tedeschi era contrario a questi lavoratori immigrati. In seguito i Turchi sono giunti in massa, illegalmente. Nessuno li voleva, nessuno li ha chiamati. E da allora fino ad oggi niente è cambiato.

In seguito, ai Turchi si sono aggiunti i Marocchini e i Tunisini, non per volere dei politici né degli industriali: semplicemente si è ceduto ai criminali e ai ricattatori.

Tutto ciò fa parte di un disegno pluridecennale che vede gli USA gli artefici di un progetto che si pone l’obiettivo di portare in Europa delle masse di esseri umani provenienti dai paesi islamici. Inoltre, da quando Barack Obama è presidente (il quale tra l’altro proviene da una famiglia islamica), il Dipartimento di Stato sovvenziona molti progetti islamici nonché la diffusione dell’Islam in Europa. Qualcosa ha cominciato a venire a galla nel 2014 nella Repubblica Ceca, nel corso di una manifestazione. L’ambasciata USA a Praga non si limitava a finanziare il progetto “Musulmani e scuola” (il quale verteva ad avvicinare le scuole ceche all’islam e alla sharia http://muslimove.cz), bensì ai bambini veniva spiegato come convertirsi all’islam. Tuttavia negli articoli ufficiali gli USA non figuravano come finanziatori ufficiali http://www.praguepost.com/education/38202-czech-kids-to-learn-more-about-islam

Altro esempio di un simile intervento americano nel quale la solita ambasciata USA istiga i musulmani a a far pressioni per vietare un libro islamico apparso nella Rep. Ceca: http://www.tyden.cz/rubriky/domaci/muslimove-ze-hajime-terorismus-blogger-si-leci-komplexy_299251.html#.VN4vT-k5A5u

In Germania l’ambasciata USA sostiene l’iniziativa del Qatar per la costruzione delle moschee. Nel 2014 l’allora console William E. Moellner, durante una cena islamica ufficiale ha lodato l’Islam quale “Futuro della Germania” http://www.haberler.com/abd-munih-baskonsolosu-moeller-islam-baris-dinidir-6225596-haberi

Rappresentanti USA frequentano tra l’altro regolarmente le moschee http://www.islam-penzberg.de/?p=773

L’ambasciata USA a Berlino finanzia un progetto di analisi sull’esattezza delle informazioni sull’islam in svariati ambiti, con un evidente intento di penetrazione culturale, cominciando dalle scuole.

Altri progetti USA in Europa vertono ad avvicinare scolari e docenti all’islam e ai musulmani http://www.wnd.com/2014/04/u-s-taxpayers-pay-to-teach-islam/

Tutto quello che accade nel segreto si può nel frattempo desumere dai documenti del consolato USA a Monaco pubblicati su WikiLeaks, come pure le reazioni del console. https://wikileaks.org/plusd/cables/07MUNICH646_a.html

La lunga lista di interventi occulti nord-americani in Europa viene completata da esempi in Irlanda e Austria.

Per concludere, dal 2010 le ambasciate USA sovvenzionano dei seminati per dei gruppi musulmani, affinché questi imparino a raggiungere i loro obiettivi attraverso le istituzioni http://www.saphirnews.com/France-−-Etats-Unis-L-Oncle-Sam-forme-nos-elites-politiques-des-banlieues_a11587.html

Attraverso queste attività i musulmani in Norvegia possiedono de facto più diritti dei norvegesi oriundi http://www.aftenposten.no/nyheter/iriks/Mener-Norge-kan-lare-intregrering-av-USA-5321789.html

Sempre grazie a WikiLeaks sappiano che Obama sostiene gruppi musulmani anche in GB http://www.telegraph.co.uk/news/wikileaks-files/london-wikileaks/8304896/ENGAGEMENT-WITH-MUSLIM-COMMUNITIES-IN-THE-UK.html

L’ambasciatore USA a Londra è conosciuto quale frequentatore della famigerata moschea di East-London http://www.standpointmag.co.uk/node/3628

Dal 2012 gli USA finanziano in Spagna delle manifestazioni aventi lo scopo di permettere ai musulmani di guadagnare più rispetto per le loro particolarità culturali nei confronti degli spagnoli http://acesop.blogspot.de/2012/02/lambaixador-deeuu-espanya-e-alan-d.html

Obama dal canto suo non manca di mandare i suoi saluti ufficiali http://www.lavanguardia.com/internacional/20120229/54261906401/ee-uu-politica-proximidad-comunidad-musulmana.html

 

  1. LA STAMPA MENZOGNERA: GLI INTERESSI PERSONALI DEGLI ESPERTI DI ISLAM

 

I personaggi che dominano la scena mediatica tedesca a favore dell’islam, pur operando in modo legittimo, difendono degli interessi di parte. Vengono citati vari esempi.

Segue il caso dell’accademico Michael Lüders, il quale a volte si spaccia per un esperto di Islam, non rivelando che è anche un lobbysta, legato a un’organizzazione che difende gli interesse iraniani.

Annemarie Schimmel, oramai defunta islamista di Bonn, ha avuto modo di fare un viaggio in Kuwait con l’Autore. Durante la lunga trasferta, la dama ha confidato a Ulfkotte la sua ammirazione per le truppe musulmane agli ordini del Führer (la Divisione “Handschar”, con teschio e Fez turco). A dire il vero, la professoressa aveva collaborato per il regime hitleriano in qualità di traduttrice tedesco-arabo. È deceduta nel 2003 all’età di 81 anni, dopo aver scritto più di di un centinaio di libri specialistici sull’islam. Sia Ulfkotte che la Schimmel (i quali a quel tempo erano entrambi attivi nel parlare bene dell’Islam), durante il loro soggiorno nel Kuwait sono stati coperti di costosissimi regali (tappeti di seta per la preghiera, monete d’oro ecc.). L’Autore vuole con questo metterci in guardia su quello che normalmente si cela dietro i cosiddetti “esperti di Islam”.

 

  1. SOS OCCIDENTE: LE TEORIE DEL COMPLOTTO DIVENTANO REALTÀ

 

Nel 2015 la rete austriaca ORF, attraverso il documentario “Europa sulla via della distruzione (Europa auf Crashkurs)” ha rotto un tabu. In esso viene presentato lo scenario di una Europa che, nel 2060, dopo la caduta definitiva della zona Euro, diventa uno stato islamico.

In quel periodo è stato anche rivelato che il Governo tedesco non vuole/può più spendere nella rieducazione dei criminali musulmani. Si preferisce incitarli a partire all’estero per la guerra santa, nella speranza che vengano annientati lì. In altre parole, si preferisce esportare i problemi (!), sottovalutando quello che potrebbe accadere una volta che questa gente dovesse tornare in Germania con un’esperienza di guerra alle spalle.

http://www.zdf.de/ZDFmediathek/beitrag/video/2317744/Sind-Anschlaege-in-Deutschland-moeglich%253F#/beitrag/video/2317744/Sind-Anschlaege-in-Deutschland-moeglich%253F

Dunque, sono gli stessi politici ad aver innescato una bomba a orologeria.

Molti europei sognano di trascorrere la vecchiaia godendosi il sole mediterraneo. Eppure questo sogno potrebbe trasformarsi in un incubo. Sia le crociere mediterranee che i famosi luoghi turistici costieri sono potenzialmente dei bersagli dei terroristi islamici http://www.cruiselawnews.com/2015/02/articles/terrorism-1/experts-isis-poses-terrorist-threat-to-cruise-ships-in-mediterranean/

http://www.breitbart.com/national-security/2015/02/20/isis-seen-as-threat-to-cruise-ships-on-the-mediterranean/

Ciò che fino a pochi anni fa sembrava impossibile si sta invece delineando all’orizzonte: uno scenario di guerra nei paesi mediterranei.

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/islamic-state/11418966/Islamic-State-planning-to-use-Libya-as-gateway-to-Europe.html

A 45 km dal confine tunisino vengono formati ca. 4000 combattenti, pronti per entrare in Europa http://www.ansamed.info/ansamed/en/news/sections/generalnews/2015/02/25/isis-training-camp-45-km-from-tunisia_8af33e95-ac91-42a3-8d3e-8c98a9f27915.html

Dove accadrà il prossimo attacco? Luogo turistico, crociera, grande magazzino? Malta, Corsica, Sardegna, Creta, Mallorca?

Noi Europei ci siamo scordati della storia. Abbiamo dimenticato quello che accadde prima delle crociate: nel 698 i musulmani conquistarono Cartagine, nel 838 Siracusa, il visir Al Mansur ha condotto in 27 anni 25 campagne militari contro i regni cristiani del Nord della Spagna, lasciando morte, desolazione e schiavitù. Toccò Zamora (981), Coimbra (987), Leon, due volte Barcelona (985 e 1008), Santiago de Compostela (997). Le crociate posero fine a questa tendenza. Oggigiorno non siamo più in grado di difenderci contro il nemico che è alle porte.

L’Autore mette in guardia i tedeschi che hanno delle case di vacanze nel Sud dell’Europa o che hanno intenzione di comprarne una!

Di fronte a questo declino europeo, come si comporta la classe politica e i media? Ottimismo ipocrita. D’altro canto vengono aperte le braccia agli immigrati dalla Siria, Pakistan, Afghanistan e Irak. Vengono liberate per questo delle case per anziani, ospedali, famiglie vengono sfrattate dai loro appartamenti, case di vacanza confiscate e perfino i bei castelli storici vengono predisposti all’accoglienza.

http://www.blick.ch/news/schweiz/karin-ottiger-und-ihre-familie-in-moosleerau-ag-sind-verzweifelt-sie-muessen-raus-wegen-asylbewerbern-id3320226.html

http://www.ostsee-zeitung.de/Region-Rostock/Bad-Doberan/Stadt-will-Fluechtlinge-in-Ferienhaeusern-unterbringen

http://www.vkz.de/archiv/archiv-lokales/asylbewerber-ins-Schloss/

Siamo decisamente dei testimoni di violente trasformazioni. Un ex sindaco tedesco si è espresso nei termini di una “silenziosa confisca del territorio”

http://www.tagesspiegel.de/berlin/heinz-buschkowsky-warnt-vor-islamisierung-der-chef-sorgt-sich-um-neukoelln-und-wirbt-fuer-sein-buch/11154546.html

Un capo della polizia della regione di Graz parla di una “lenta conquista dell’Europa”.

I politici e i media cercano di convincerci che gli immigrati abbiano diritto all’asilo. In realtà in Baviera nel gennaio del 2015 su 1000 richiedenti c’era lo 0,0% (!) che aveva un diritto all’asilo.

Il luogo di pellegrinaggio più importante in Austria è la basilica di Mariazell, nella quale sin dal XII sec. viene venerata un’icona della Madonna. Nel frattempo Mariazell è diventato un centro interreligioso di preghiera. Mentre alla Mecca i Cristiani non hanno nessun accesso, gli Austriaci aprono il loro luogo più sacro ai musulmani.

Oltre il 60% dei tedeschi non ritiene più che la Germania sia una democrazia. Il 25% crede già di vivere in una nuova dittatura. Il 20% si augura che ci sia una rivoluzione nei confronti del regime http://www.thelocal.de/20150223/one-in-five-germans-want-revolution-report-finds

Mai prima dalla fine della seconda Guerra mondiale c’è stato un così grande malcontento.

L’Autore si chiede se una delle cause non sia la caduta del nostro sistema di valori. Sempre meno tedeschi sono dei Cristiani praticanti e sempre di più sono quelli che tra loro credono nella magia e nella superstizione. Nelle aree europee di lingua tedesca sta morendo inesorabilmente l’ultima generazione di Cristiani. Questa scomparsa lascerà un vuoto ed è chiaro chi lo colmerà: l’Islam! E l’assurdo è che, più veloce l’islam riempie questo vacuum e più noi lo neghiamo, oppure lo etichettiamo come “teorie complottiste”, come del resto la dichiarata volontà islamica di (ri-)conquistare l’Europa.

Nel febbraio del 2015 migliaia di turchi hanno dimostrato contro la strisciante islamizzazione della Turchia. I media tedeschi hanno riportato all’unanimità la notizia in modo neutrale http://de.euronews.com/2015/02/13/proteste-gegen-islamisierung-des-bildungswesens-in-der-tuerkei

Quando invece migliaia di tedeschi di Dresda e Lipzia sono scesi in piazza per protestare contro la strisciante islamizzazione della Germania, sono stati tacciati di “odiatori dell’islam”, “estremisti di destra”, … sia da parte della grandi testate che dai giornali locali http://www.sueddeutsche.de/muenchen/demos-fuer-und-gegen-pegida-im-faschingskostuem-gegen-islamhasser-1.2305375

 

Cosa può fare il Lettore?

In Germania esistono tra l’altro anche stranieri ben integrati: Etiopi, Cinesi, Indiani, Vietnamiti, Giapponesi e Ebrei provenienti dall’ex URSS. I grossi problemi sono legati all’immigrazione dai paesi islamici. I fatti parlano chiaro: loro sono per la maggioranza legati alla violenza criminale nonché al rifiuto di integrarsi.

L’Autore invita dunque a fare uso del nostro diritto di espressione e di opinione. Il silenzio ipocrita non può che nuocere.

Concretamente, occorre richiamare le redazioni dei giornali alle quali siamo abbonati all’onestà e alla Verità. In caso contrario conviene disdire il loro abbonamento.

È anche necessario scrivere ai politici appartenenti al nostro partito, invitandoli a prendere posizione contro l’impoverimento culturale e l’islamizzazione e minacciandoli, in caso contrario, di negare loro il voto.

Risulta oltremodo costruttivo e utile sostenere quelle organizzazioni democratiche che vogliono unire tutti gli uomini di ogni colore della pelle, ceto sociale e credo religioso in una alleanza sovrapartitica contro gli sviluppi presentati in questo libro.

Se non agiamo subito, saranno i nostri figli a doverne pagare le conseguenze.

In una democrazia ci sono regolarmente delle votazioni. Fintanto che voi non andate a votare oppure sostenete coloro i quali sono i responsabili di questi sviluppi, allora voi sostenete di fatto l’islamizzazione.

 

Epilogo

Nell’aprile del 2015 il Governo tedesco ha annunciato che verranno accolti milioni di nuovi immigrati dal Vicino Oriente e dal Nord Africa. Tenuto conto dei fatti già avvenuti citati in questo libro (stupri, violenze, comportamenti incivili sui mezzi di trasporto ecc.), non ci è più permesso di volgere via lo sguardo, seguendo con ciò il politicamente corretto. Di fronte all’immigrazione di massa occorre da subito aprire la bocca, altrimenti l’odio crescerà e, prima o poi, darà luogo a delle esplosioni.

L’occhio umano reagisce a una frequenza di oltre 16 fotogrammi al secondo creando la sensazione di un filmato. Questo libro ha voluto fornire molti fotogrammi dell’Islam come di uno Stato nello Stato. I nostri figli un giorno ci chiederanno come abbiamo potuto guadare via mentre assistevamo alla proiezione di questo film dell’orrore.

Per questo è stato scritto questo libro: nessuno potrà dire di non aver saputo niente.

 

Un preghiera dell’Autore a tutti i lettori: seguitemi su Facebook, leggete le mie notizie su internet, in particolare sul sito dell’editore Kopp http://info.kopp-verlag.de oppure abbonatevi al servizio di informazioni Kopp Exklusiv http://www.kopp-exklusiv.de