SULLA PERICOLOSITA’ POLITICA E SOCIALE DELLA TENEREZZA

Ivanka è stata determinante. “E’ stata profondamente colpita dalle immagini” dei bambini siriani gasati: “Ha detto: è terribile. Lei è mamma di tre  bambini, ed ha influenza” sul presidente: “Basta una sua lacrima e papà attacca”.  Così Eric Trump, il fratello  minore.

Lo so, non vorreste crederlo. Ma questo conferma  diverse voci interne alla Casa Bianca:  le lacrime di Ivanka hanno mosso il vecchio a rovesciare la sua politica verso la Russia in pochi minuti, e a ordinare l’attacco all’aereoporto siriano, e a pretendere la morte di Assad,    che ancora il giorno prima accettava rimanesse al suo posto.  Donald non resiste alle  lacrime della figlia.  Sono tutti cuori teneri.  Bisogna arrendersi all’evidenza:  sul  comandante in capo della massima potenza bellica mai apparsa nella storia, sono Ivanka e Jared Kushner  ad avere influenza: due figli di papà nati ricchi,  che del mondo conoscono solo i resort di lusso, i cocktail-parties a Manhattan, le piscine della Florida, le sfilate di moda;  due teste vuote  e arroganti, ma molto, molto sentimentali.

Non volevo scrivere su  un simile tema,  ritenendolo   marginale rispetto alla tragedia in corso. Mi hanno deciso due foto:

 

 

 

Poiché  già Berlusconi tutto-tenerezza ha guadagnato qualche punto nei sondaggi, essendo questo un fenomeno di massa  (su Facebook  il 90% delle foto   postate sono di teneri gattini; infuria la campagna   per salvare i teneri agnellini dall’arrosto pasquale) diventa pressante la necessità  di  richiamare il gravissimo pericolo sociale del sentimentalismo, e il danno geopolitico prodotto specialmente  dei buoni sentimenti,  in questa  (in)civiltà delle Immagini e dell’Ignoranza Imperiosa.

Una comincia a postare  gattini su Facebook, e finisce per  ordinare il lancio di missili su un aeroporto siriano, provocandola morte di una dozzina di poveri soldati di guardia.  Di cui Ivanka non ha alcuna pietà, perché  non c’erano gli Elmetti Bianchi a video-riprenderli mentre venivano squarciati in pezzi.

O mio babbino caro…”. Ivanka.

Anzitutto bisogna sfatare il mito per cui  essere sentimentali, pronti a commuoversi,  intenerirsi davanti agli agnellini sia indice di bontà d’animo.  E’ vero il contrario. Tutti sono al corrente di come gli animalisti più   commossi per la sopravvivenza dei selvatici, siano prontissimi – lo dichiarano – ad ammazzare i cacciatori.  Ciò è logico, essendo il sentimentalismo (specie benintenzionato)    suggeritore di giudizi “di  pancia”,  sub-umani,   dove il  confine tra la tenerezza e la ferocia è presto superato; i giudizi di pancia sono sempre giudizi sommari, e quando ne viene attizzata una folla piena di buoni sentimenti, è  storicamente confermato che essa salverà dalla carcerazione Barabba e  farà crocifiggere Gesù. Da   qui s’intravede la forte nocività dei buoni sentimenti, quando vi si fanno guidare i capi  del mondo.  E non parliamo delle masse, sempre col cuore in mano.

Lenin amava gli animali

E’ noto che Lenin, appassionato cacciatore, una volta non riuscì a sparare a una volpe che gli era corsa proprio sotto il naso: “Era così carina!..”, spiegò. Era  lo stesso Lenin che il  15 febbraio 1919 aveva scritto ai Soviet: “Dare incarico a  Dzerdzinskij di arrestare immediatamente alcuni membri dei Comitati Esecutivi nelle  località in cui lo sgombero della neve si svolge in modo non del tutto soddisfacente … Prendere ostaggi fra i contadini, in modo che  siano fucilati  qualora lo sgombero della neve non venga effettuato. Entro una settimana sia fatto un rapporto, dando informazioni sul numero degli arrestati”.

Non so se posso osare dirlo (possono ferire i buoni  sentimenti vostri) ma sono proprio i buoni sentimenti  che inducono volontari col cuore in mano a  noleggiare navi (paga Soros) per accorrere  a salvare  i migranti sotto la costa libica, perché il cuore non regge all’idea che possano soffrire  in mare;  e  così facendo, i sentimentali ottengono questo risultato: di  stimolare, e  farsi complici ,  di un traffico di carne umana, spietato e crudele, che rende miliardi a delinquenti per nulla sentimentali;  che  stuprano   le donne  e i bambini,  usano questi come parti d’organo,  e  li vendono come schiavi sulle piazze, come si è scoperto  a Sahba  in Libia, per 200-500 dollari.

Il punto è che non sono fotografati, i mercati di  carne umane,  gli stupri, i bambini violentati e smembrati. Se lo fossero, i nostri sentimentali sarebbero raccapricciati, chiederebbero di fare qualcosa per fermare lo scempio. Ma gli arrivano  solo le  foto dei bambini spiaggiati – e i buoni invocano,  ed hanno creato di fatto,  tutta un’industria losca  ed anti-umana  per acquietare il loro bisogno di “bontà e solidarietà”. Immediato, imperioso, indiscutibile, perché lo detta il cuore. Chi lo discute, viene naturalmente bollato come privo di cuore, cattivo, egoista.

Qualche sera fa i “migranti”, circa 1500, hanno devastato e incendiato un  campo a Grande-Synthe,  che il governo Hollande aveva aperto con gran grancassa pubblicitaria, come esempio di “apertura e  accoglienza”.    Era pieno di poveri profughi (vietato dire clandestini) che  volevano solo traversare la Manica, andare in Inghilterra … Dopo i primi giorni di grancassa sull’accoglienza, più nulla.  Perché nel campo s’è subito instaurato ciò che avviene sempre in simili convivenze  di individui  incontrollati, quasi tutti giovani maschi: il regno di mafie etniche che terrorizzano i profughi deboli, violentano donne e bambini, e si accoltellano  per il controllo del territorio, del tutto sprezzanti della legge del paese che – del resto –  veruna autorità  ha il coraggio di imporre in quelle terre di nessuno. E’ stata una gigantesca rissa fra iracheni contro afghani a provocare l’incendio che ha distrutto il campo.

E’ notorio – eppure taciutissimo –  che in tutti i campi e le residenze di migranti allestite nella civilissima Europa, i clandestini musulmani minacciano e terrorizzano i profughi cristiani.   Solo da pochi giorni si è saputo che nella Svezia tanto “aperta all’accoglienza”,  i postini si  rifiutano di consegnare la posta in quartieri di  immigrati.  I disordini e le  zone di non diritto esistono, e non vengono represse.

Perché  tutta questa autocensura? Non solo perché gli stati europei non sanno ammettere il  fallimento delle loro politiche di  sostituzione della popolazione nazionale con quella importata; è che  i sentimentali, fanno paura  al potere pubblico.

Infatti,i cultori  sentimentali del Bene sono intolleranti assoluti.  Siccome vogliono solo il Bene, non tollerano chi obietta, perché vuol dire che  egli sta dalla parte del Male. Inoltre, sono convinti che  c’è  un solo modo di  fare il bene: il loro.

Angelismo, ossia intolleranza

Basti ricordare l’immane sequenza di disordini   per la TAV; o  di recente per la proposta di espiantare e di rempiantare 200 olivi in Puglia, messa in scena da individui  di delicati sentimenti vegetali, che impedisce l’approdo di un gasdotto.  E peggio: notoriamente,  le campagne italiane  sono infestate da cinghiali in soprannumero che distruggono le coltivazioni e rappresentano  vero pericolo per l’uomo; ma quale politico osa proporre, per la loro riduzione, di lasciarli cacciare? Gli animalisti come un sol uomo urlano, pretendono che ogni animale venga addormentato  con iniezioni  e trasferito, e mai ammazzato a fucilate. Ciò  infatti è crudele.

Allo stesso modo,  i cultori del Bene sentimentale impediscono  una sistemazione disciplinata dei migranti; dalla cernita fra aventi e non  diritto d’asilo, fino alla separazione, magari,  dei cristiani dai musulmani  (“E’ discriminazione in base alla religione!”) perché gli uni non ammazzino gli altri . Palesemente, nella  visione dei sentimentalmente buoni,   tutti questi stranieri fuggiaschi non hanno tra loro feroci divisioni etniche, non praticano la sopraffazione reciproca, non parlano lingue diverse fra loro, né hanno livelli diversi  di civiltà e  di onestà; non ci sono fra loro   delinquenti  o  guerriglieri o pregiudicati latitanti; sono tutti bisognosi di accoglienza, e tutti egualmente grati di quel che diamo loro, e che accettano beneducati.  Il sentimentale guarda ad essi come la massa indistinta, e degna di uguale compassione, degli agnellini pasquali. Vanno tutti accolti senza distinzione, perché fa’ male al cuore vederli arrivare; si presume che siano tutti buoni, come i caprettini così teneri in braccio al Berlusca.

Per questo  atteggiamento, la lingua francese ha un termine,  da noi non usato: Angélisme.  E’ l’atteggiamento  di chi, per  adesione ad un alto e puro ideale, ignora, o rifiuta di ammettere, certe realtà umane (carnali, morali, sociali, materiali,  razziali) che potrebbero condizionare l’altezza del loro ideale.

Per  esempio, è l’angelismo che indusse quella signora svedese, madre  separata di tre figlie ragazzine, ad accogliere in casa un “minorenne” afghano, ignorando  il fatto che  spesso i mascalzoni si dichiarano minorenni proprio per essere affidati a una famiglia,  e infatti finì come doveva finire  tra  la figlia tredicenne e il profugo almeno 24 enne.  E’ tipico  dell’angelismo generale verso i “migranti” chiamarli “profughi”  anche quando sono pregiudicati in fuga dalle polizie del  loro paese;  mettere insieme curdi con  siriani e pakistani e afghani, come se essi parlassero la stessa lingua e condividessero la stessa cultura e volontà  di convivenza – ancorché arrivino da paesi devastati dalla loro  non-volontà di convivere, ma piuttosto  desiderosa   di sbudellarsi. Angelismo è ignorare che quei giovani maschi, magari,  sono  disertori; imperdonabile angelismo sorvolare sul fatto che essi sono pieni di testosterone, e vengono da civiltà dove se una donna “si occupa di te” (come fanno le giovani assistenti sociali) è perché vuole essere violentata.

Nel 1993, comprai a Parigi un saggio dal titolo “L’Angélisme Exterminateur“,  che preconizzava i mali mortali che portava il buonismo in politica. Testo profetico.  Guardiamoci attorno, e vediamo angelismo dappertutto.  Il “politicamente corretto” è angelismo, in quanto vieta di dire le “crude verità” che possono urtare i sentimentali; angelismo  sono il salutismo e l’ecologismo, l’animalismo; angelismo è l’estensione indefinita del controllo sociale, richiesta parimenti dal potere e dai cittadini, magari per ragioni che sono sanitarie e insieme moralistiche –  sorveglianza pubblica sul cibo non adulterato,  oppure securitarie (telecamere dappertutto, per strade sicure) intercettazioni  senza limiti perché la  vita deve essere “trasparente”, e  tutta  la vita deve essere sanitizzata da tutti i rischi. Nel sistema giudiziario, è angelismo l’ideologia giuridica  che  dichiara di  preferire  la “prevenzione” anziché  la “sanzione”, che sarebbe “crudele”  – mentre è solo il prendere sul serio l’essere umano che commette il  delitto, punirlo in quanto essere libero e responsabile, non cane di Pavlov da condizionare a non mordere.  Ovviamente, è angelismo l’iper-legislazione che  super-regola i comportamenti  col dichiarato intento di imporre le virtù e impedire le disonestà e le malversazioni – dimenticando l’aforisma del giurista Filangeri: “La forza  produttrice della virtù non sono le leggi, è la libertà”.

Angelismo supremo è una politica mondiale che pretenda di  incarnare l’indiscutibile  l’Ordine Morale. E con ciò siamo tornati  a parlare degli Usa,  luogo per eccellenza dei sentimentalismi,   la  “nazione necessaria” (l’ha detto Obama),   che s’è data il nobile compito di diffondere la democrazia e il mercato (le due forme del Bene); la “città luminosa sulla collina” (disse Reagan), esemplare –   mentre nel  resto del  mondo governano “animali”  che fanno cose brutte ai bambini, tali che non si possono vedere in tv.  Ivanka   ha pianto,   a vedere il video degli Elmetti Bianchi: “Papà devi fare qualcosa,  subito”; e il papà non ha mai resistito alle lacrime della sua prediletta.  Come negarle una guerra? Mondiale, magari?   Il  livello psichico e intellettuale è bassino. Ma il cuore è grande così, ed è questo il rischio.

 

24 commenti


  1. Blondet la invito a studiare meglio il caso degli ulivi, diciamo che la invito a usare l’acutezza che lei impiega per altri casi. La sorprenderà.

  2. Carlo

    Mi permetto di did ire che tra una qualche figura “umana” e una specie animale preferirei salvare l’animale. Giusto per capirci! L’uomo, l’homo sapiens non sa nulla e si arroga il comando su ciò che non conosce. Ma lo dice il Vecchio Testamento: tu avrai il dominio su tutto! Ecco la vera bestemmia che il 99% dei più stolti ed ignoranti si sono fatti ingannare e che perseverano nella loro distruzione.
    Ma è anche una verità detta a mezza voce, ovvero l’uomo NON è parte di questo sistema, egli ne è avulso talmente tanto che con le sue mani taglia il ramo sul quale siede.
    Stolto, stupido, ignorante ed arrogante!
    Cristo in questo panorama non c’entra nulla, Blondet! Semmai egli ci indica la strada in cui ogni cosa nel firmamento ha il suo equilibrio e coloro che non ne soggiacciono ne verranno puniti.

  3. Nico-

    Animalismo,femminismo,cattocomunismo, ,sono tutte follie che indeboliscono la nostra già debole nazione.
    Tutto questo è stato causato dalla sconfitta di 70 anni fa.
    il popolo italiano deve capire che ci vuole un ordine morale(cristiano) e fisico(sovranità monetaria e politica) per mantenere la civiltà oppure scomparira dalla faccia della terra .


  4. Ah, roba da ridere. The Donald, Silvio, la sinistra Boldrina e le sue compari. Non c’è differenza tra destra (fasulla) e sinistra. Amano le bestie e i bimbi trattati col Sarin, ma adorano divorzio, aborto, sodomia, concubinato, ecc. Fanno finta di amare uomini e pecore, ma odiano Dio e le Sue creature.
    Adesso, Silvio vorrebbe riunire la “destra” (con altri campioni di morale come la Meloni), ma per fare cosa ? Vincere (forse) le elezioni. E poi? Far finta di governare ? Perchè con le loro vite che sono vere bestemmie non combinerebbero niente (ancora una volta).


  5. Molto profondo, come sempre, La condivido in quasi tutto. Ovviamente non penso che Lei ritenga davvero le stupide lacrime di Ivanka (forse neppure mai versate) l’effettiva ragione dell’attacco di Trump alla Siria. La interpreto così, Direttore: Lei pone un’iperbole retorica per mostrare, all’assurdo, la totale insignificanza della “presidenza degli stati uniti di america”.
    Trump è un burattino, in mano al deep state (cosiddetto), esattamente come da almeno mezzo secolo i suoi predecessori.
    Una sega, detto alla francese…


  6. I più pericolosi sono quelli che fanno i teneri con i carnivori: Berlusconi, con le pecore, ancora ancora: il principe consorte inglese, al vuvueffe, tutela i lupi e gli animali feroci in genere, con guai conseguenti notevoli per il prossimo. Trump fa il tenero con i farisei. Non fa il tenero con Lazzaro. Berlusconi è un simpaticone invecchiato, e passi. Si circonderà pure di esponenti del genere opposto, ma che non sono così mostruose come la Tzipi Livni di Nethanyau o la Hillary Clinton o la Nuland, con Obama fino a ieri.

  7. lady Dodi

    Condivido. Infatti la strada dell’Inferno è lastricata da buone intenzioni. E costruita da “idealisti”.


  8. un popolo che dice di amare gli animali, e mangia tutti i giorni carne, al mattina, a mezzogiorno e sera, e solo un ipocrita e pure vigliacco, perche’ delega altre persone ad ammazzare gli animali che loro mangiano, per questo siamo al finale dei tempi malvagi. Siamo in un mondo di bugiardi, falsari e menzogneri, ci commoviamo per i bambini morti per colpa dei bugiardi, mentre ogni anno vengono ammazzati decini di milioni di bambini, con il progresso dell’aborto, con le guerre a popoli e nazioni. nessuna differenza tra i popoli primitivi e noi, popolo di laureati, loro ammazzavano per difesa, noi ammazziamo per follia e cattiveria.

    1. Carlo

      Immagino che la sua cultura non sia proprio radicata nella terra. Vede, in campagna era abbastanza consueto che i contadini (di un tempo) non avessero molta tenerezza con gli animali che dopo si mangiavano. La spiegazione di questo è molto semplice e me la diede un agricoltore circa 20 anni fa. Aveva un maiale che a dicembre avrebbe dovuto sgozzare come usanza insegna. L’uomo me lo racconta in punta di piedi per la sacralità di quello che dice. ” Mi avvicino, lo guardo e con l’arma cerco di abbatterlo, ma non ci riesco perché quello che ogni giorno mi veniva incontro adesso lo sto accoppando”. Gli spiego che è la ruota della vita e la sua carne sarà la vita per la famiglia. “Lo so” mi risponde il vecchio “e so anche che senza di lui non sarei arrivato a questa età, ma è come un compagno di vita che mi ha permesso di poter avere quello che ho adesso, senza di lui e della sua preziosa carne o salame, non sarei qui, né io né la mia famiglia ed ora che son vecchio in cui la vita si spegne giorno dopo giorno lui (il maiale) è come un compagno”.
      Un tempo nelle case contadine quando si abbatteva l’animale, fosse maiale o altro, prima di mettersi in bocca il cibo si pregava e si ringraziava per la vita donata al fine della vita stessa.
      Non c’è buonismo o vigliaccheria in alcune associazioni, almeno spero non sia così, ma rispetto per quegli esseri viventi che sono la struttura portante della nostra vita. Se lo ricordi quando taglia una fettina di carne per se e per la sua famiglia. Nulla è scontato a questo mondo nemmeno la sua vita.

  9. Diego Grandi

    Provate a pensare ai nostri gggiovani, educati dal fondamentalismo sentimentalista, affrontare, nella Guerra prossima ventura che le donnine (in senso lato) della Casa Bianca ci vogliono far fare, i giovani russi, serbi, cinesi e mongoli educati loro, invece, dalla virile educazione “siberiana” che non gli ha risparmiato le asprezze della vita, le rinuncie, i sacrifici, le sconfitte…
    Poveri noi…

    1. -Flavio Dalassio-

      Ben detto Diego! E’ uno spettacolo che non mi perderei per nulla al mondo! I mocassinati discotecari con il ciuffo e la barba trandy-indie-pop contro l’Armata Rossa…Ma meglio ancora, non vedo l’ora di assistere all’improbabile confronto tra donnine dell’esercito israeliano (hanno davvero un esercito composto da donne hahahahah), sempre intente a farsi “selfie” piccanti [……] e i Pasdaran della Guardia Rivoluzionaria Persiana , degni successori degli Immortali, corpo d’elite forgiato dal sangue di mille generazioni che per millenni hanno dato la vita in difesa del Re dei Re, Luce degli Ariani.
      Sarà uno stupro di massa!

  10. AnnaN.

    Viviamo in un mondo di menzogna. Ogni cosa che vediamo (grazie ai media) e che conosciamo (grazie all’istruzione scolastica) è una menzogna.
    Mi sono chiesta a che pro continuare ad indagare e capire la realtà che ci circonda, quando il mondo è un caos del tutto deviato e invischiato nella rete del male e della menzogna.
    Ho capito che l’unica cosa che dovremmo fare è tornare a noi stessi. Cercare dentro invece che fuori. Cercare la Fede, elevare il nostro spirito secondo la nostra Vera Coscienza, affinché il nostro comportamento sia un esempio per chi ci sta a fianco.
    Dovremmo essere un mezzo attraverso il quale fluisca il bene dello spirito e del Divino.
    Ma questo non vuol dire essere cechi! Aprire gli occhi solo dove conviene aprirli, o dove ci inducano a spalancarli. Vuol dire essere coscienti che c’è bene e male in questo mondo. E per tale ragione dobbiamo essere vigili, capire, non farci trascinare senza riflettere. Io amo la natura e gli uomini, ma so che esistono uomini che non sono passibili di aiuto, in quanto lo rifiutano ed io rifiuto i profittatori.
    Forse questo mondo, questa Matrix, è solamente un campo di prova, dove il caos e il male troveranno sempre larga profusione, per questo dovremmo tutti tornare al Io Sono e concentrarci solo su questo punto fondamentale. Dio è in ogni dove e perciò nel nostro cuore. Ascoltiamolo. Amen.

  11. Oriundo2006

    Non saprei dire nulla di definitivo sugli animali e sul consumo delle loro tenere carni: cerco solo di astenermene il più possibile, compatibilmente con le esigenze della società moderna, che non tollera pisolini pomeridiani come in altri paesi…vorrei solo dire che anche gli animali muoiono: degustarli significa solo accellerarne la fine, non già infliggergliela motu proprio…
    Mentre mi sembra più interessante citare quanto ho udito qualche giorno fa alla TV circa una pubblicità di preservativi: per invogliarne il consumo si citava il fatto che ogni qualche minuto ( 1, 2, 5…non fa differenza … ) avveniva un aborto in Italia. Consiglierei di pensare a questa terribile realtà e sul come favorire sia le gravidanze sino al loro esito naturale e sia aiutare le giovani donne a mantenere la loro prole: senza dimenticare ovviamente una giusta informazione e prevenzione circa quelle non volute.
    Insomma, anche qui nel campo animalista rimozione\spostamento circa i veri problemi dell’umanità, che sono ANCHE questi di ‘impatto ambientale’ ma non solo…e su cui i governi italiani e di altri paesi nulla fanno e nulla si propongono di fare. La vita di un essere umano val meno di una cotoletta.

  12. gianni

    L’irrazionalità, il sentimentalismo e la paura sono certamente i mezzi per giungere al dominio delle masse, che a ben vedere è il fine occulto che si cela dietro i movimenti ambientalisti e l’animalismo in genere. Per comprender l’origine di quest’ultimi è necessario guardare all’interno della Teosofia, che come tutte le organizzazioni massoniche, è fondamentalmente anticristiana.
    Il gesto pietoso di Berlusconi e della Boldrini, oltre a rivelare la comune appartenenza alla massoneria (il primo è noto piduista), per l’approssimarsi della Pasqua di Resurrezione, è in realtà un “rito” anticristico, e che sia stato fatto con coscienza o meno da due sprovveduti (il genere femminile è peraltro da sempre il loro prediletto), per i direttori dell’orchestra la cosa ha poca importanza.
    Un noto autore, già agli inizi del secolo citava nei suoi studi sulla Teosofia il movimento massonico parigino dei “liberi pensatori, degli spiritisti, dei teosofi, degli occultisti, degli antivivisezionisti, dei vegetariani, e… dei “ciré­ jardinistes”, sorta di ecologisti ante litteram.
    I movimenti rivoluzionari, le guerre per rovesciare le monarchie di diritto divino, i movimenti spiritualisti ed ecologisti, il femminismo, l’invasione di immigrati, e prima fra tutti la penetrazione di affiliati alla massoneria nelle alte gerarchie ecclesiastiche (CVII), sono solo alcuni dei mezzi utilizzati negli ultimi secoli dalla sinarchia, dapprima per aprire una breccia nella muraglia spirituale costituita dalla Chiesa Cattolica, e poi creare il ventre molle, atto a preparare l’avvento messianico del dominio di un unico popolo eletto.

  13. Backward

    Non so quanti riusciranno ad afferrare appieno la profondità di articoli come questo. Il buonismo è, davvero, uno squilibrio emozionale. Un sacrificio ostentato per sentirsi al contempo buoni e autorizzati ad essere cattivi contro chi non lo condivide perché vede oltre. Un tempo era caratteristica dei bambini, digiuni di vita e ancora nel mondo delle favole. Oggi, in un mondo dove al nemico pensano eserciti e polizie, il cibo si trova sullo scaffale del supermercato, e l’aereo ci trasporta senza fatica all’altro capo del mondo, anche gli adulti sono bambini viziati che vivono nel mondo delle illusioni politically correct. Lorsignori non possono che incoraggiare tale infantilismo e dirigerlo ove ad essi più conveniente.
    Tuttavia, nella lista degli “ismi” deprecabili, non possiamo includere l’ecologismo realista. Non quello dei teneri agnellini o dei gattini di Fessbook, ma quello pressoché censurato che si preoccupa di geoingegneria ed inquinamento reali. Non possiamo continuare a distruggere il pianeta che ci permette di vivere, occorre capirlo.


  14. Non per nulla Cacciari ha tirato una solfa nauseante ovviamente per i tipi di Adelphi sull’ “angeologia”…… [per inciso: alle Eolie i pescatori erano in sciopero giorni fa in quanto succubi totali dei delfini che spaccan loro le reti e si pappano tutto il pesce…]


  15. Protessero, gli svedesi, nove lupi che sbranarono seicentoventi renne, anni fa. Guai a toccare i lupi. Ma, le renne, non erano animali anch’esse? Quando Gesù parlava dei lupi, li definiva rapaci e simili ai farisei malvagi. Delle pecore e dei miti si, Gesù parlava bene. Noi dobbiamo seguire sul discernimento che ci insegnò nostro Signore Gesù Cristo, non seguire il vuvueffe o l’animalismo dei profani, e proteggere i miti, non i rapaci.

  16. -Flavio Dalassio-

    questo pezzo è un CAPOLAVORO, Direttore! Uno dei migliori in quanto ad ironia!


  17. Il discorso, quando riguarda gli animali, è sempre difficile. Anche mia sorella ed io, quando da piccoli capitava di assistere ad una macellazione, si provava e si gridava dispiacere. Però, essendo nati in altri tempi, crescendo ce ne siamo fatti una ragione, pur continuando ad amare gli animali e cullandone, quando possibile, varie specie. Così e’ stato ad esempio con un piccione arrivato per caso con un’ala malandata e poi affezionatosi a vita alla famiglia, nonostante avesse in seguito ripreso a volare, e, passando per varie bestiole, questo amore prosegue ancora oggi con una cagnolina trovatella. Ciò premesso, non posso non provare disgusto nei confronti di questi politici che, per meri interessi personali continuano a fare in fondo del male agli italiani. Immaginavo giusto oggi, l’ennesima botta che possono aver assestato ad esempio, a pastori ed allevatori delle zone recentemente terremotate, i quali certo speravano, con la vendita di carni e prodotti derivanti dal bestiame sopravvissuto, di risollevarsi economicamente, per quanto possibile. Ma in effetti, ragionando crudamente sui numeri, i voti, questi, non se li aspettano certo dai traditi da sisma e istituzioni, ma dalla più nutrita schiera formata da animalisti e vegani. Allo stesso modo, leggevo sempre oggi, il Silvio editore, nulla ha avuto da dire su j Ax e compar Fedez, in una puntata del programma “Le Iene” di fine marzo, mi pare (Non guardo TV da tanto), che mostravano orgogliosi il dito medio ai fan del Family Day (Ma come, non era proprio Berlusconi a difendere la famiglia tradizionale, quando si manifestò?!) e in difesa, sprezzanti, dei diritti LGBT! E insomma: tra animalisti, vegetariani, gay, cis & trans, son comunque dei bei voti. E per il resto chi se ne fotte – lasciatemi dire – del BelPaese…

  18. zampa

    bellissimo articolo, grazie. Coglie in pieno

  19. Carlo

    Si perde di vista una cosa che fa pensare molto e in cui Blondet ha scritto parecchio: il 30% delle derrate alimentari va gettato. Ora, vicini a Pasqua, osservo che nella zona in cui vivo tutti, ripeto tutti i ristoranti sono al completo. Tutti a riempirsi di cibo che in buona parte sarà gettato in discarica. Massacrati centinaia di migliaia di capre, agnelli per una massa stolta in onore di usanze giudaiche. Lo trovo aberrante nel senso stretto del termine e lungi da me nel confondermi con questa amalgama trangugiante.
    Ben venga una guerra, che riporti valori e senso della vita per quello che è veramente e quanti pianti e lacrime per quei cosciotti di agnello lasciati sul piatto. Ah! Come gioirei nel vedere queste inutili persone a mendicare un pezzo di pane, quando nella spazzatura avranno gettato intere sfornate di pane. A bastonate li prenderei mandandoli a zappare la terra come si faceva un tempo a lavorare 10 ore al giorno e zitti. Questa inciviltà del tutto subito e adesso è al collasso e presto anche noi (pochi) sorrideremo.

  20. Larry06

    A gennaio Sgarbi è stato denunciato dai soliti ambientalisti perché nelle sue famose invettive condite con ilarici ma dopotutto salutari eccessi d’ira è solito rivolgersi ai de-pensanti (illuminante parola coniata da lui!) di turno con le ormai celeberrime parole: capra capra capra! Secondo questi ambientalisti-pacifisti-animal-progressisti, che hanno a cuore, si vede, di tutelare la reputazione di questi innocenti e teneri animali da diffamazione o eventualmente pubblico ludibrio, hanno addotto le loro motivazioni con la scusa che il critico d’arte “offende sempre le capre” e udite udite per “incitamento al maltrattamento di animali”!
    Se volete farvi una risata: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/01/02/news/_offende_sempre_le_capre_associazione_animalista_denuncia_sgarbi-130528196/?refresh_ce

    E non è finita. Se non erro (ma stavolta spero proprio di sbagliarmi) andando a ritroso di qualche anno, in Ammereeka, l’unica-nazione-indispensabile-al-mondo, c’è (o c’era) un movimento ambientalista/animalista che aveva alzato un polverone con tanto di proteste e urla inscenate in strada solo per ribadire il loro dolore e sdegno riguardo il maltrattamento e l’uccisione con metodi cruenti delle povere affettuose aragoste del pacifico!!!
    Comunque senza varcare l’oceano è di questo gennaio una sentenza fresca fresca. Ve la riporto (però mi promettete di non ridere!):
    “Cassazione: “Vietato tenere aragoste vive in frigo con le chele legate”. Confermata condanna a ristoratore … “la Polizia dovrà intervenire in seguito alle denunce di cittadini e associazioni per le diffusissime analoghe situazioni in pescherie e supermercati, considerate finora normali”. Inoltre “il Parlamento dovrà emanare una norma di chiaro divieto””. (il Fatto Quotidiano)
    Avete capito? Uno dei temi più urgenti e di supremo interesse nazionale del parlamento italiota è quello di emanare norme che non facciano soffrire oltremisura i nostri cari abitanti del mare con le chele!!! Vi ripeto. Non ridete! …anche perché non è il momento opportuno per ridere. L’umanità è a un bivio quantomai cruciale della storia. Gli avvenimenti globaliche che si susseguono a ritmo frenetico ogni giorno (tralasciamo i fatti quotidiani della nostra penisola. Per oggi ho già riso abbastanza!) e le nubi a tinte fosche che si stagliano all’orizzonte travalica il mero umano agire di tutti giorni. Ma …andatelo a spiegare a Ivanka Trump, al Berlusca, alla Boldrini e agli animalisti radical-chic tutti. Loro in questo momento sono troppo occupati con gattini e pecorelle per capire che la nostra responsabilità di essere figli di Dio ricade anche soprattutto su di loro.

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