SIRIA: I JIHADISTI INCENDIANO I RACCOLTI PER AFFAMARE

I terroristi islamici del Fronte al Nusrah hanno incendiato i raccolti e i frutteti  nella zona nord-occidentale di Idlib, che è una delle poche aeree fertili dello Stato.  “Migliaia di ettari  di grano, orzo, ortaggi ed altre colture ” secondo il World Food Program,  allo scopo di “fare delle forniture alimentari un’arma da guerra” e provocare la carestia. Già migliaia di  civili sono stati costretti a fuggire per  le devastazioni volontarie.  agricoli e costretto almeno 300.000 persone a fuggire dalle loro case”, ha detto il portavoce del WFP Herve Verhoosel  durante una conferenza  stampa a Ginevra.

Le immagini satellitari mostrani campi, frutteti e uliveti in fiamme nella regione in cui l’esercito sostenuto dalla Russia in Siria ha attaccato i ribelli nella loro ultima roccaforte principale. L’agenzia governativa SANA  conferma: “I gruppi terroristici hanno dato fuoco a dozzine di dunam piantati con alberi e grano nell’area di Kroum al-Hamria e nei villaggi di Jabba nella campagna settentrionale di Quneitra.   Terroristi   usciti dalle boscaglie  di Jubata al-Khashab hanno dato fuoco a dozzine di dunum nell’area di Kroum al-Hamria a sud del villaggio di Haddar con alberi da frutto di mele, ciliegie e fichi, con conseguenti perdite significative per gli agricoltori. Gli incendi continuano a bruciare a causa dell’esistenza di gruppi terroristici nell’area e del movimento del vento”.

La sistematicità della devastazione agricola suppone appunto  la volontà degli islamisti di Al Nusrah di affamare la popolazione.  Sono i jihadisti   che gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e Israele hanno tanto cari,   e che aiutano. Asserragliati nell’ultima roccaforte  di Idlib, sono stati  sottoposti dl’aviazione russa a più intesi bombardamenti perché –  avendo la Turchia mancato l’accordi  di tregua firmato ad Astana e occupando parte del territorio siriano –  hanno rafforzato indirettamente (o no) i terroristi di Al Nusrah, ex Al Qaaeda, ora Al-Sham, rafforzati con armi pesanti e  carri armati  .

L’agenzia di stampa ufficiale della Siria, SANA, ha riferito che le truppe dell’esercito siriano hanno scoperto e dimensionato le armi dei terroristi, incluse centinaia di migliaia di mitragliatrici, alcune delle quali fatte da mitragliatrici israeliane di 12,7 mm, 14,5 mm e 23 mm.

Sono quelli per i quali Donald Trump ha elevato  la voce, o un tweet, ingiungendo alla Russia di smettere “la macelleria” che “uccide indiscriminatamente molti civili innocenti”: Al che  Mosca, attraverso il portavoce Dimitri Peskov, ha risposto che sono “i militanti che stanno usando Idlib come base per lanciare  attacchi contro civili e militari,il che è inaccettabile”.

https://www.zerohedge.com/news/2019-06-03/russia-rebuffs-trumps-call-stop-ongoing-butchery-idlib

Che il passaggio dei terroristi gestiti dall’Occidente alla distruzione dei raccolti sia un suggerimento  tattico  delle centrali americane, sembra confermato da più indizi.

Globalresearch riferisce infatti che non solo i jihadisti terroristi di Al Nusrah, ma anche  le milizie curde separatiste, PYD e SDF,   sono state viste incendiare le messi, su due automezzi percorrendo i campi  nei pressi della cittadina di Qamishli. Esiste anche un video che documenta il fatto-.

https://www.globalresearch.ca/us-sponsored-kurdish-militia-burn-wheat-fields-qamishli/5679629

Si ricordi che queste sono  le  forze “buone”   per Washington perché  vogliono “la democrazia” – e  quindi gli USA aiutano a ritagliarsi lo staterello autonomo proprio nella zona più fertile e più ricca di petrolio, con l’appoggio di forze Usa presenti.

Il Corano li condanna all’inferno

Secondo la popolazione locale, invece, questi curdi “buoni” spadroneggiano e seminano il terrore come i jihadisti: “Gli agricoltori che si rifiutano di consegnare il proprio grano ai criminali vengono detenuti, torturati e i loro campi vengono incendiati da questi teppisti.

“La gente del posto ha protestato contro i maltrattamenti e  atrocità contro di loro da parte della milizia della SDF e delle sue affiliate a est dell’Eufrate nelle province di Der Ezzor, Raqqa e Hassakah. Lo Asayish (a polizia di sicurezza curda) ha anche teso un agguato e massacrato 13 agenti di sicurezza siriani a Qamishli lo scorso settembre per impedire allo stato siriano di proteggere i suoi cittadini e gli agricoltori sotto l’occupazione di SDF / USA.

Altro indizio: nei giorni in cui i jihadisti e  i curdi han cominciato ad incendiare i raccolti, un aereo-spia americano della Sesta Flotta ha    preso a sorvolare il mare davanti alla Siria, in modo così sospetto che i Sukhoi russi lo  hanno  intercettato e costretto ad allontanarsi con tre manovre sempre più decise, che i comandi Usa hanno definito “irresponsabili” e “pericolose”.

La  distruzione deliberata dei raccolti entra a  perfezione nel registro dell’Anti-Civiltà che dall’11 Settembre promuovono gli Stati Uniti.  Quanto ai wahabiti e  jihadisti e  salafiti che bruciano i raccolti, non  so come possano credere che questi atti guadagnino loro un qualunque paradiso.

A loro si applica il passo della sura  Al-Bakara (204-206) “C’è il tipo di uomo il cui discorso sulla vita di questo mondo può abbagliarti, e chiama il Dio  a testimoniare su ciò che è nel suo cuore: eppure è il più dei polemico dei nemici.  Quando volta le spalle, il suo obiettivo è ovunque diffondere la corruzione attraverso la terra   saccheggiando  raccolti e bestiame. Ma Allah non ama il male . E quando gli si dice: “Temi Allah”, un orgoglio criminale lo agita. L’Inferno gli basterà, che tristo giaciglio”