Sappiamo dove abitano i tuoi figli…”. Così Bolton minacciò un diplomatico ONU

Erano i primi del 2002, un anno prima dell’invasione americana in Irak basta sulla falsa  accusa delle armi di   distruzione di massa batteriologiche. José Bustani, diplomatico brasiliano, era il direttore della OPWC, la famosa  Organization for the Prohibition of Chemical Weapons,  quella stessa a cui Londra dovrebbe rivolgersi per le sue false accuse a Mosca.

L’amministrazione  Bush cominciò a esercitare  “intense pressioni” (sic) su Bustani perché si dimettesse (benché fosse stato rieletto solo due anni prima all’unanimità dai rappresentanti dei 145 paesi che aderiscono all’OPWC). E perché? Perché il brasiliano aveva aperto un negoziato con Saddam Hussein il quale, per scongiurare l’aggressione USA, era pronto a consentire agli osservatori dell’OPWC di andare a visitare  senza preavviso i  suoi laboratori e  depositi di armi chimico-batteriologiche.

Bolton era allora sottosegretario di Stato per il controllo degli armamenti. Nel  marzo 2002 piombò di persona alla sede dell’Aja del CPWC e al direttore disse a muso  duro:

“Dick Cheney ti vuole fuori di qui. Non possiamo accettare il tuo stile di gestione”.

Poi:

“Hai 24 ore per far le valige. Se non accetti questa decisione di Washington abbiamo i mezzi per fartela pagare”.

Infine:

“Sappiamo dove abitano i tuoi ragazzi. Due vivono a New  York”.

Bustani resistette nonostante tutto. Finché poté.

Questo  fatto è confermato dal genero di Bustani, Stewart Wood, un politico britannico che ha collaborato con il primo ministro Gordon Brown, e da due ex colleghi di Bustani all’OPWC, Bob Riggs  e Mikhail Berdennikov, nonché da Gordon Vachon, allora  assistente del direttore dell’OPWC, che era nella stanza  al momento  della minaccia.

“Diplomazia” e buone maniere alla Meyer Lansky

Una “diplomazia” da gangster, da  Al Capone – o Meyer Lansky –  è quella a cui gli USA ci hanno abituato. Con Bolton alla Casa Bianca, questo stile diviene la regola.

A Coup in The Hague

Anzi peggio. Quando si trattò di riconfermare Bolton nella carica nel 2005, Colin Powell (segretario di  Stato) disse ai senatori della Commissione, che era  disgustato da come Bolton tratta i subordinati che non erano d’accordo con lui.

http://time.com/5215338/john-bolton-temper/

Christian Westermann, che al tempo era l’analista sulle armi biochimiche al Dipartimento di Stato,  ricorda come  Bolton lo riempì di urli ed improperi e provò a licenziarlo perché aveva rifiutato di firmare un rapporto che accusava Cuba di avere armi biologiche.  Dozzine di altri impiegati ricordano come un incubo le violenze e i maltrattamenti subiti da Bolton, “un prevaricatore seriale”, dicono.

http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A46436-2005Apr12.html

E’ lo stile gangsteristico che adesso usa anche Theresa May, a tutta la NATO e i suoi vassalli europei  con l’espulsione dei diplomatici  russi.

Pechino s’indigna per la inciviltà occidentale

Questo comportamento incivile ha suscitato  un indignato editoriale dell’organo ufficioso in lingua inglese del governo cinese , Global Times:

La torta cinese. Una memoria storica.

Il governo britannico non ha portato prova che colleghi la Russia al  delitto” (avvelenamento di Skripal) , ed ha proceduto ad applicare sanzioni e l’espulsione senza un giusto processo. Avrebbe dovuto  cercare ”un’inchiesta indipendente con rappresentanti della comunità internazionale”. […]

Ciò, “senza contare il fatto che espellere diplomatici russi simultaneamente è una forma rozza e incivile di comportamenti”: […] Il fatto che le maggiori potenze occidentali facciano comunella e “condannino” uno stato estero senza seguire le procedure a cui altri paesi si  adeguano secondo le basi elementari del diritto internazionale è agghiacciante.”

“Negli ultimi anni lo standard internazionale è stato falsificato e manipolato in modi mai visti prima” […] E’ una tattica intimidatoria che è diventate emblematica delle nazioni occidentali, non sostenuta dal diritto internazionale e quindi ingiustificata. Ciò che la Russia subisce oggi servirà a riflette su come le altre nazioni non occidentali  possano aspettarsi di essere trattare in  un  futuro non distante”

“Il modo in cui Usa ed Europa hanno trattato la Russia  supera lo scandaloso. Le  loro azioni hanno una  irresponsabilità ed  avventatezza che è diventato il carattere dell’egemonia occidentale,  la quale sa solo contaminare le relazioni internazionali. E’ davvero il momento  che le nazioni non occidentali rafforzino la loro unità e gli sforzi di collaborazione reciproca fuori dal raggio della influenza occidentale”.

Il resto potete leggerlo qui.

http://www.globaltimes.cn/content/1095361.shtml

E’ un linguaggio di una durezza e chiarezza senza precedenti  per il costume politico della Cina, una lezione di galateo e anche di civiltà.  L’articolo ricorda infatti ai gangsters che le regole della diplomazia sono state concepite e perfezionate nei secoli, e che  colui che le butta via quando si crede forte, ne avrà bisogno quando sarà debole e sconfitto. Una lezione alla barbarie.  Vedere che la barbarie oggi siamo noi,  dice a che punto  ci hafatto arretrare la nostra “civiltà” anglo-sionista: a  prima del diritto romano, prima di Confucio.