ROMA CAPITALE – dei CASAMONICA

 

Domenica 23 Giugno 2019

Due bus in fiamme a Roma, uno in rimessa l’altro in strada

L’Atac: un uomo ha dato fuoco al mezzo nel deposito

 

L’inferno dei bus a Roma, rom incendia un mezzo e fugge: incastrato dalle telecamere

8 MAGGIO 2018:

Via del Tritone

14  mazo 2019:

 

Autobus in fiamme a Roma: tutti i casi dall’inizio del 2018

https://tg24.sky.it/cronaca/2018/08/19/Autobus-incendi-fiamme-roma-casi.html

 

Atac, il pasticciaccio dei 70 bus a noleggio: omologarli costa troppo, tornano in Israele

Atac, il pasticciaccio dei 70 bus a noleggio: omologarli costa troppo, tornano in Israele

Alla fine l’azienda ha deciso di recidere il contratto con il fornitore. Atac: “Non ci saranno

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Chissà chi ha noleggiato 70 bus usati da Israele  –  al costo per Roma di 500 mila euro al mese  – per poi  (mai prima, all’ATAC) scoprire che non sono immatricolabili perchè nonEuro-6.  I geni dell’ATAC avevano pensato di mandare a farli omologare in Germania (dove è possibile immatricolare Euro-5 di provenienza estera)  e poi riportarli nella Capitale dei Casamonica,  detta un tempo Roma.  Ma il costo sarebbe satto di 6 mila euro a mezzo.  Quindi 420mila euro, a fronte di un canone di noleggio di 500mila al mese. “E la messa in strada non sarebbe comunque garantita . Poi ci sono i test da superare. Insomma, una spesa eccessiva a fronte di una condizione di incertezza di fondo. Da qui la decisione di recidere il contratto con i fornitori. I bus tornano in Israele. Forse pagando una penale alla ditta”, non si  sa.

In attesa dei 225 bus che arrivano a Casamonica  (pardon, volevo dire Roma) dalla Turchia. 

I bus israeliani noleggiati e inutilizzabili.

Attenzione: questa non è una polemica contro la sindaca Raggi.

E’ la constatazione  rassegnata  della realtà: come  nazione,   siamo scaduti al disotto del livello di civiltà  minimo necessario per fabbricare autobus;   per  stilare  un contratto con Tel Aviv  senza farci infinocchiare e rifilare catorci inutilizzabili. Ovviamente è comprovato che siamo al disotto del livello minimo tecnologico per riparare  scale  mobili della metro; di liberare la capitale della spazzatura; come nazione, siamo al disotto del livello minimo necessario per gestire una  compagnia aerea di bandiera, per avere un Ordine giudiziario non in mano a colpevoli di reati; siamo incapaci di mantenere fede ai patti stilati e sottoscritti con Arcelor, e i grillini al governo vogliono sbattere gli investori stranieri  in galera per reati di inquinamento che non sono stati loro a commettere,  perché in realtà fin dal principio, i loro elettori di Taranto, l’ILVA la volevano chiusa pr sempre.

Lo Svimez: ha detto:  “nel 2019, la ricchezza nazionale bruciata  [nel blocco ILVA] sarà di 3,62 miliardi. Negli anni perduti dell’Ilva, fra 2013 e 2019 è stato cancellato Pil per 23 miliardi di euro, l’equivalente cumulato di 1,35 punti percentuali di ricchezza italiana». Inoltre, sempre lo Svimez, mette in luce un dato:  di questi 23 miliardi di Pil, quasi sette e mezzo riguardano il Nord industriale, cioè il Veneto, l’Emilia Romagna, il Piemonte, la Liguria e la Lombardia. Chiudere l’Ilva di Taranto avrebbe cioè effetti devastanti sulla filiera produttiva italiana, coinvolgendo gli altri stabilimenti del settore”.

Una realtà che i 5Stelle  nemmeno capiscono: in quanto parito del Meridione, sono agli ordini di un elettorato che ha perso non una, ma tre fasi dello sviluppo industriale, è quindi al disotto del livello di cultura tecnica  minima  per intendere le poste in  gioco. Ossia quanto costerà al Nord  importare l’acciaio …   Per  fortuna  il ministro Toninelli ha aperto ai tricicli  e riksciò come i veicoli del futuro. Sui monopattini restano i dubbi :   dato il nostro attuale livello di civiltà e concentrazione mentale, ne saremo all’altezza?

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Una modesta proposta:  dare alla capitale un nuovo nome: Casamonica.  Il che la metterebbe al livello di Casapalocco, Casalbruciato, Casalbertone  e simili.  L’Eroe eponimo dei  tremila anni precedenti, Romolo,  non è più quello giusto.

Il nuovo Eroe Eponimo