Risposta di Bagnai e Borghi a una fake news del Corriere

Federico Fubini aveva azzardato un paragone  da incompetente fra Italia e Argentina:

POLITICA E FINANZA
5 maggio 2018 – 22:32
La drammatica lezione dell’Argentina per chi è contro l’euro
di Federico Fubini

….Due giorni fa la banca centrale argentina ha dovuto alzare i tassi d’interesse al 40% — più 13% solo nell’ultima settimana — e per una volta non si può neanche dare la colpa ai politici locali. Il leader oggi è Mauricio Macri, che mantiene il Paese su una rotta di buon senso, riforme e prudenza. Ma negli Stati Uniti i tassi d’interesse stanno salendo, perché la Federal Reserve continua ad alzarli e la riforma fiscale di Donald Trump produrrà migliaia di miliardi dollari di debito in più. I grandi flussi di capitali tornano verso i titoli di Stato americani perché rendono e renderanno sempre di più, quindi iniziano a uscire dai luoghi più rischiosi e fragili del mondo. Di qui il crollo del peso argentino e il disperato tentativo delle autorità di fermare la fuga dei capitali.
L’Argentina nel 2003 fa aveva ripudiato debito pubblico per 100 miliardi di dollari e aveva svalutato drasticamente per cavarsela. Sono passati 15 anni, ma non è ancora vaccinata: un battito d’ali di farfalla a Washington diventa un tifone a Buenos Aires.

Che c’entra con l’Italia? Niente, ma proprio questo è il punto. Non c’entra perché l’Italia è nell’euro e solo per questo sul suo enorme debito riesce a pagare interessi persino inferiori di quelli americani, a tutto vantaggio di famiglie e imprese. Proviamo a uscire dall’euro, o a ripudiare il debito. Prima però chiamiamo Mauricio Macri per sentire cosa ne pensa”.

(Fubini è laureato in Lettere)