Il Parlamento lo sa, cosa manca ai nostri giovani.

E’ ora di legalizzare le droghe” (L’Espresso). “Legalizzare la cannabis, così può indebolire mafie e terrorismo” (Repubblica).  “Legalizzare le droghe leggere è un atto di amore per il Paese”: e questo è Roberto Saviano.  E’ la stessa compagnia di giro che ha appena consacrate le nozze fra invertiti , uteri in affitto già compresi;   nemmeno un attimo di sosta per godersi il trionfo, ed eccoli a battere la grancassa per la marijuana libera; col già visto entusiastico consenso dei  politici illustratisi l’altra volta, le varie Cirrinà,  media progressisti e società  civile già arruolati.  Ci riempiranno  i dibattiti televisivi  per tutto l’anno,  con esponenti della società civile fantasticamente pro, libertari liberisti  contro i “moralisti oscurantisti” (che non ci sono più), Manconi e Boldrini a favore…Scalfari parlerà con El  Papa  e scoprirà che “Francesco” è aperto – dopotutto lo spinello  è un atto d’amore per il Paese,   il giubileo della Misericordia non chiuderà mai più.

Si replica. Niente di nuovo.  Devono farlo, è “un megatrend”, ossia le centrali  globali fanno  fretta; del resto i nostri parlamentari sono, pare, grandi consumatori di coca – volete che si induriscano sullo spinello?

Le centrali globali hanno fretta.  Di cosa precisamente?  Mi sembra ovvio: di  eliminarci.  Tutti, o come popoli, identità e culture.

 

Generazione scarsa e perduta

Salari a confronto
Salari a confronto

 

Seguite il ragionamento: non è difficile.   Noi italiani non facciamo quasi più figli. Già il numero dei morti supera quello dei nati, siamo a -161 mila l’anno, le stesse  mortalità del tempo di guerra, del 1943.  Gli italiani sotto i 15 anni sono sempre meno (13,7%) i vecchi sopra il 64   sempre di più, sono il 22 per cento. I primi calano, gli altri aumentano.

Tasso di fecondità italiano
Tasso di fecondità italiano

E non basta. Non solo facciamo sempre meno figli; quei pochi, sono disoccupati. La disoccupazione giovanile   in Italia tocca il 40%.  Gente che non lavora, non produce; gente che non paga  tasse né contributi,  anzi campa a  carico della famiglia, spesso della pensione del nonno;  una gioventù  invecchiata senza impegno, che  sta perdendo quelle poche competenze che ha imparato a scuola, che non ne acquista di nuove nel posto di lavoro che non ha, né troverà..

Si (stra)parla di “generazione perduta”,  e d è vero – ma senza che i  governi (e la burocrazia avida e parassitaria e incompetente) abbiano mosso un dito per risolvere un così disperato problema, un così angoscioso spreco di risorse umane, e il pericolo sociale, morale, di una generazione di senza futuro che non ha davanti se non il degrado e una piccola criminalità –   tipicamente lo spaccio.

Disoccupazione giovanile
Disoccupazione giovanile. Germania 7%, Italia 38.

Esistono politiche formative e di inclusione; altri Stati le applicano; il nostro no.

Lo Stato  non ha fatto niente per affrontare la più grave  depressione economica in corso ormai da  quasi dieci anni, peggiore di quella del 1929-39;  e voi vi siete lasciati raccontare, italiani, che  avrebbero provveduto “i mercati” a risolvere il problema, che non occorreva più alcun intervento pubblico in economia. Quel che ha  fatto  lo Stato, i partiti, i ministri, gli alti burocrati e i media, è stato di  “annunciare la ripresa”  che sarebbe venuta da sé: ecco,  il FMI o la BCE prevedono un aumento del Pil; ecco, tutti gli altri paesi sono già “usciti dalla recessione”;  guardate, gli Stati Uniti sono in ripresa,   la marea   della  crescita che sale, farà salire anche la vostra barchetta. Per dici anni hanno chiamato “ripresa”  quello che era un affondare nella depressione, un avvitarsi su sé stessa della crisi del capitalismo terminale.

Un non-governo totalitario.  In Italia, si son fatti pagare da voi stipendi giganteschi come se governassero – invece non hanno governato nulla, né economia né altro. Ci pensavano “i mercati”, ci pensava l’Europa, loro hanno intascato e vi hanno raccontato: ecco, c’è la ripresina – ci sarà. Il Fondo Monetario   ha fatto le proiezioni. La Fed lo assicura.  Migliorano  le statistiche. La Borsa sale a New York. .

Da dieci anni ve la raccontano: verrà la ripresa

Euro-strangolati (L'Italia è in fondo a destra)
Euro-strangolati (L’Italia è in fondo a destra)

Eran tutte balle. Non hanno fatto nulla, nemmeno saprebbero cosa fare, avendo demandato ogni competenza e responsabilità alla Europa e ai “mercati”.

Avete creduto al Progresso come vi veniva raccontato dai progressisti.

Avete creduto a  Mario Monti  – progressista perché lo assicurava Bersani, il PD –   avete accettato come un toccasana le sue ricette di  austerità che hanno stroncato quel poco di economia che vi restava. Credete a Mario Draghi. Credete all’euro:  rifiutandovi di accettare che  la disoccupazione mostruosa, intollerabile, della vostra scarsa gioventù, è proprio causata dall’euro – l’euro che vi ha fatto perdere il 25 per cento delle imprese industriali, delle quote di mercato dei prodotti italiani, che sono andati alla Germania  (guardate la disoccupazione giovanile in Germania: 7%). Non è un “fatto naturale”, la crisi economica: è un effetto della deflazione  imposta dalla moneta unica a gestione estera: non potendo svalutare la moneta, dovete svalutare il lavoro. I salari.

A chi ve lo diceva, non avete creduto. Adesso i salari   per i giovani – i pochi giovani che hanno lavoro – tendono a scendere verso le paghe dei   minjob tedeschi: 480 euro  al mese. Oppure occupazione  coi voucher, un mese sì e due no. Perché di quei (pochi) vostri figli che lavorano, il 30% sono pure precari. Senza contare il 33 per cento delle donne che non   portano alcun reddito, “stanno a casa”.

Per la classe dei 30 enni, reddito calante
Per la classe dei 30 enni, reddito calante

Già, perché ci sono da considerare “gli inattivi”, quelli che non hanno un lavoro e nemmeno lo cercano: è fra le percentuali più alte del mondo sviluppato (sviluppato?), un quasi il 36% della popolazione teoricamente occupabile, 14 e passa milioni.  Sono percentuali da Terzo Mondo: vi siete affidati    volontariamente a  un progressismo che vi ha fatto scender  per livelli di educazione, di qualità del lavoro,  di efficienza scientifica o  amministrativa, per sistema legale e scolastico,  di qualità umana, di cultura e di intelligenza, a livelli più o meno sudamericani.

Ma   volevate di più: volevate l’estinzione. L’estinzione come popolo, come entità culturale e storica. Altrimenti non si spiega come mai avete voluto, votato,   acconsentito per referendum, a tutto ciò che vi distrugge la natalità, divorzio, aborti,   l’insegnamento che il”genere” è una questione di scelta individuale, gay pride e propaganda degli invertiti – tutto ciò che avete accettato come “liberazione”.

E adesso vi daranno lo spinello libero,e  ve lo faranno passare come progressista., la liberazione dall’ultimo tabù.

E’ quello di cui la comunità nazionale  ha bisogno? Quello che serve alla nostra scarsa gioventù senza lavoro e  sterile, che non vi darà nipoti? Eppure  lo accetterete, come avete accettato aborto, gender, lgbt, tutte le proposte di morte che vi hanno impartito  dicendo che vi   ”liberavano”.

Non negatelo, è inutile: volevate morire.   Se no, vi sareste ribellati, non avreste votato quelli  che avete votato.

Ebbene, ora  si sta  realizzando   a ritmo accelerato.  Come le fasi finali di ogni avvitamento, il collasso sarà velocissimo.

Nascite giù, morti sù
Nascite giù, morti sù

 

Fate il calcolo: già voi (noi) abbiamo fatto meno figli, avevamo già uno dei più bassi indici di natalità.   La  metà dei vostri figli, disoccupati al 40%, non  genererà; né i pochi che lavorano, con salari microscopici, non genereranno molto meglio.   Una generazione italiana sarà sostanzialmente sterile.

E se poi qualche percentuale residuale ancora   fosse in grado di generare piccoli italiani, che cosa farà per loro lo Stato? Assegni familiari? Niente. Salario integrativo  per le madri? Men che meno.   Però – godete  di tanto progresso – vi ha dato di sposarvi se siete invertiti. E   invece di risolvere la crisi economica, ridurre la spesa pubblica parassitaria, operare politiche di formazione  e ammodernare la giustizia e la burocrazia: invece di governare l’immigrazione di massa più demenzialmente incontrollata di folle non assimilabili, che fa? Vi dà   la marijuana. In libera vendita. Legale. Il che aumenterà enormemente il consumo.

Vi volete estinguere

E avrà bellissimi effetti collaterali: ridurrà il quoziente d’intelligenza della rimanente scarsa gioventù (che già non brilla  per facoltà mentali,  non esercitandolo che su Facebook; l’assenza di lavoro, di responsabilità  e di doveri rende stupidi e ignoranti),  distruggerà  il carattere e la volontà (se  ne resta un pochino),  farà  passare a droghe più seducenti – insomma vi trasformerà come i cinesi furono  trasformati dai  britannici con la guerra dell’Oppio: in miriadi di amebe, inservibili  consumatori di oppiacei.  Dimenticavo: lo spinello libero vi renderà ancora più sterili.  Accelererà la vostra sparizione dalla famiglia del genere umano.

Aumenta la povertà
Da 10 anni aumenta la povertà. Non-governo.

Non hanno fatto nulla per creare lavoro, nessuna politica industriale né monetaria, nessun NewDeal – ma in compenso avete le nozze gay. L’utero in affitto. E adesso, la marijuana acquistabile in tabaccheria. Non sarebbe stato progressista occuparsi della gioventù inoccupata e in occupabile? Della burocrazia spoliatrice e inadempiente che aggrava la nostra economia con le sue rapine? Del  fisco e della UE? Dell’euro forte che vi strangola’ Ma non erano capaci.  Sono capaci di  lasciarvi spinellare. Così morite più presto.

Persino Galli Della Loggia  scrive

“…è stata in gran parte l’opera di elite  superficialmente progressiste, di debolissima cultura storica e politica, succube delle mode, le quali hanno creato così un vuoto sociale e culturale enorme”.

Il  fatto  è che  in  quel vuoto culturale enorme, collettivamente, vi ci siete trovati bene. Vi siete accomodati: non più vita esigente morale e intellettuale,   non più “cose difficili” da fare e da studiare. Il “progresso”, per voi,  è stato  il rigetto  di ogni disciplina.   La “democrazia”,   un rifiuto di ogni gerarchia legittima. Vi siete liberati dal Cristianesimo e dai suoi “tabù”, specie sessuali.    Di fatto e in piena (falsa) coscienza,  avete rifiutato di farvi guidare da Cristo – per farvi guidare da quell’Altro.   Eh sì, perché non sono Emma Bonino o la Cirinnà, non Saviano né Scalfari, non sono le centrali globaliste, non sono i radicalchic quelli da cui vi siete lasciati guidare, ma dal loro comandante. Quello che non caso è stato chiamato Padre di Menzogna e Omicida fin dall’inizio.

Infatti state estinguendovi. Non posso nemmeno immaginare che nel – diciamo – 2050,   ci sia ancora qualcosa di simile a un “popolo italiano”,   abitante fra le sue cattedrali e le sue rovine romane, fra i templi greci; un popolo italiano col “suo” Dante e il “suo” Ariosto o Manzoni, col suo Duccio e il Caravaggio.

Lo sapete benissimo già vi stanno sostituendo. Alcune vostre discendenti,  figlie o nipotine di voi giovani “liberate” e tatuate, sexy e femministe progressiste, vestiranno il chador  e saranno terze o quarte mogli di qualche marocchino o nigeriano  – e abiteranno fra   il Barocco romano e il romanico lombardo  come il fellah abitano sotto le piramidi:   certo, in più, con lo smartphone importato da Cina e Corea, che nessuno qui sa fabbricare.

…Perché la noia vi divora

Devo aggiungere un avvertimento perché sospetto  che a voi, nel profondo, nemmeno dispiace   morire; non morire individualmente, ma estinguervi come popolo, non dover durare più con la vostra lingua e la vostra storia. Il modo stesso in cui trattate i vostri giovani  dimostra che del loro destino non vi interessa, della vostra discendenza ve ne infischiate: morti voi, morti tutti.

Lo negherete? Ma si vede benissimo: dai vostri ‘stare su Facebook mentre siete con gli altri in carne ed ossa, dai vostri videogiochi sul telefonino; si vede dalla pornografia che consumate sempre su smartphone;   dai selfie che vi fate; si vede dai vostri divertimenti, dalle vostre discoteche, dal vostro ammassarvi in qualunque evento pop, ossia che “diverta” e non impegni; dalla vostra passione per il gratta e vinci, dal Pokemon Go.

Cosa si vede? Che siete divorati dalla noia.  Che il tempo non vi passa mai, perché non avete più nulla da fare. perché a forza di essere “liberi” siete svuotati. Né scopo né senso. So perché la noia vi divora: perché siete ignoranti. Un educatore spiegò: insegnare è dare un significato alle cose. E appunto, per voi le cose, gli eventi, non hanno significato – sono dei nulla, noiosi nulla da cui ci si deve solo “distrarre”.

Già  adesso dunque aspettate, giocherellando la morte, l’estinzione collettiva. Basta che avvenga senza sofferenza. E’ la sola cosa che vi fa’ paura, soffrire; ma il progresso vi dà già la sedazione, l’eutanasia sotto droghe che tolgono coscienza e dolore.  Il suicidio assistito, la grande conquista del progresso  quando la vita non ha scopo.   I governanti che nulla hanno fatto per farvi vivere, vi daranno i mezzi legali per morire.

Tutti al passatempo
Tutti al passatempo

Ebbene, non v’illudete. Il collasso di una collettività  un tempo civile, non   sarà indolore. Non sto pensando alla popolazione islamica (i  nuovi italiani) che vi sgozzerà, e spadroneggerà su di voi – che non avrete figli capaci di difendervi con le armi.   O sì,  anche a quella, ma sospetto  che   la vostra reazione sarà sottomissione,vi adatterete. Dopotutto, vi siete già sottomessi a quell’inverosimile  totalitarismo del mal-governo   fra Roma, Bruxelles e Francoforte, senza una reazione, passivamente. Vi sottometterete all’IS con altrettanta passività.  Sgozzano i preti in chiesa? Ma  voi in chiesa non ci andate, nessun pericolo.

No. Sto pensando ad un fenomeno che vi sarà sfuggito,   uno degli esiti  del totale non-governo dell’economia, dei bisogni vitali collettivi,  e dell’abbandono di ogni cosa ai “mercati”: il crollo dei prezzi del grano.   Il prezzo dei grani è caduto di oltre il 42 per cento: effetto della deflazione mondiale (che viene tradotta con sovrapproduzione), il crollo   sta rovinando gli agricoltori, e si subisce senza governarla  la concorrenza dei grani esteri.

Ho sentito perfino dire questo, da economisti liberisti-pop: ebbene, è ovvio, anche il petrolio è calato del 70 per cento…E’ una analogia che è utile solo a mostrare la necessità che i prezzi delle materie prime vadano ‘governati’, non abbandonati al mercato. Ricordo sempre che un tal Enrico Mattei fece coi paesi produttori accordi decennali, con prezzi fissati che salvassero i paesi produttori da  ribassi abissali e consentissero loro di contare su introiti prevedibili per lo sviluppo, e a noi consumatori la possibilità di scongiurare le selvagge altalene e i picchi al rialzo: non si abbandonavano le materie prime ai “mercati”.

Un giorno, i prezzi ora bassissimi –che sembrano così convenienti  – saliranno. La produzione sarà infatti diminuita al punto da rendere scarso ciò che adesso è troppo abbondante sui mercati; e allora saranno i rincari.  Siccome avremo comunque bisogno di petrolio, lo pagheremo – quanto? Da 45 a 100, a 120. Come abbiamo già pagato. E i grani, altrettanto: raddoppieranno, triplicheranno.

Ma c’è una differenza   fra grani e petrolio. Questo, appena  rincara si estrae dai pozzi temporaneamente chiusi perché non competitivi. Il grano va’ coltivato, e si deve aspettare che cresca. Mancherà per un anno. Avrete fame, avremo fame e non i soldi per sfamarci.

Avrete la droga. Se potrete pagarvela. Godetevi l’ultima trovata del progressismo.