Paolo Attivissimo: i trucchi di un cacciabufale

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Qui si ama discutere con persone che hanno punti di vista radicalmente diversi dai miei. Ho problemi però con i polemisti che fingono di non sostenere alcun punto di vista, ma solo di farvi sapere i fatti. Mentre fanno così, esattamente per sostenere il proprio (legittimo) punto di vista.

Un esempio da manuale è un articolo sul 5G di Paolo Attivissimo.

Paolo Attivissimo l’ho conosciuto ai tempi del primo CICAP, allora una simpatica congrega di giovani STEMisti che si divertivano a smascherare le furbesche affermazioni di sedicenti maghi e simili.

Poi si sono dati alla politica senza dirlo, e mi dispiace.

Il 5G è un nuovo standard tecnologico per le reti cellulari.

Nulla di molto originale nelle sue componenti, ma serve a moltiplicare fino a cento volte la velocità delle connessioni, con un tempo di attesa fino a cinquanta volte minore, e soprattutto, il 5G permette di collegare fino a un milione di oggetti per km2. Anche, brutalmente, aumentando in maniera enorme le antenne, e dove non arrivano quelle terrestri, ci arriveranno migliaia di satelliti.

Questo permetterà il passaggio dall’era in cui i ragazzini si facevano i selfie con il telefonino, all’era in cui tutto ciò che ci circonda diventerà un’unica rete planetaria di dispositivi, in mano a quattro o cinque iperaziende infinitamente più potenti di qualunque Stato (certo, tutte immancabilmente sostenibili, verdi e inclusive), dando vita a quella che chiamano la Quarta Rivoluzione Industriale.

Klaus Schwab è fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, che rappresenta le mille più potenti aziende del mondo (comprese appunto quelle quattro-o-cinque).

Ha scritto un libro che si intitola proprio la Quarta Rivoluzione Industriale, e che sul sito del Forum viene presentato così:

“Supercomputer onnipresenti e mobili. Robot intelligenti. Auto a guida autonoma. Miglioramenti neurotecnologici del cervello. Modifica genetica. L’evidenza di un cambiamento radicale è tutt’intorno a noi e sta avvenendo a velocità esponenziale.

Questa quarta rivoluzione industriale è […] caratterizzata da una gamma di nuove tecnologie che stanno fondendo il mondo fisico, digitale e biologico, influenzando tutte le discipline, le economie e le industrie e che mette in crisi persino ciò che intendiamo per essere umani.”

Potremmo contrapporre idee molto forti per discutere di questo mondo che il 5G dovrebbe introdurre:

sarà un paradiso o un inferno?

Interverranno altri fattori – come la crisi delle risorse – che lo vanificheranno? Il principale ideologo delle mille aziende più potenti del pianeta è un narcisista che sta delirando?

Paolo Attivissimo, invece, si presenta come l’esperto obiettivo, che ci capisce di informatica (e vi assicuro che ci capisce davvero).

Obiettivamente, intitola il suo articolo 5G, miti da smontare e paure pilotate”.

Su Internet, la gente non legge articoli lunghi, per cui presenta subito la conclusione prima di spiegarla:

“Siete preoccupati per il 5G, la nuova tecnologia cellulare di cui si parla tanto? Non c’è nessun motivo concreto per esserlo.”

Fin dove arrivano le mie competenze (molto inferiori alle sue), non dice esattamente cose sbagliate. Leggiamo ad esempio questa frase:

“In molti casi il 5G riduce questa esposizione perché usa meno energia e (in alcuni casi) adotta frequenze che penetrano molto meno nel corpo rispetto alla telefonia mobile attuale.”

In alcuni casi, i fumatori vivono più a lungo dei non fumatori e in molti casi non sviluppano mai tumori…

Ma perché qualcuno avrebbe dei problemi con il 5G?

L’anticomplottista Attivissimo stana quelli che complottano contro la nuova tecnologia (spoiler, non sono gli ebrei ma i russi):

Sembra inoltre che la paura del 5G, lungi dall’essere un fenomeno spontaneo, sia accuratamente alimentata da chi fa disinformazione per mestiere e per tornaconto: il New York Times ha tracciato la campagna anti-5G di RT America (che è il nuovo nome della filiale americana del canale Russia Today, organo di propaganda del governo russo) […] Lo scopo della campagna russa sarebbe ostacolare l’introduzione del 5G (e i relativi miglioramenti di efficienza, con nuove opportunità di lavoro e commercio) nei paesi concorrenti, in modo da trarne un vantaggio strategico.

Poi Paolo Attivissimo dice una cosa assolutamente giusta:

“la fonte più intensa [di radiazioni] spesso non è l’antenna di telefonia mobile, ma (oltre al proprio telefonino) il Wi-Fi domestico o il Bluetooth del televisore smart o degli auricolari senza fili che ci mettiamo direttamente dentro le orecchie, vicinissimi al cervello. E si scopre anche che la distanza dalle fonti conta tantissimo: se cambia da un centimetro a un metro, l‘intensità scende di diecimila volte. Se dormite con lo smartphone acceso sul comodino, fateci un pensiero.”

Mi sono laureato in lingue orientali, e conosco i miei limiti. Ma siccome queste cose cambieranno, in maniera radicale, la vita mia e quella dei miei figli, non posso usare la mia ignoranza, come scusa per chinare la testa di fronte a quelli che “ne sanno di più”.

Da quello che ho capito, mi sembra ampiamente dimostrato, da molti decenni, che il contatto stretto con una fonte di radiazioni non ionizzanti – come uno smartphone – possa creare danni biologici che non auguro nemmeno a Bill Gates.

E infatti il problema è esattamente “lo smartphone acceso sul comodino“, molto più che l’antenna.

Bene, il motivo per cui esiste il 5G è perché le principali aziende del mondo vogliono arrivare a una situazione in cui ogni cosa con cui interagiamo, persino dentro la nostra testa, sia una specie di “smartphone acceso sul comodino”.

Ma la salute allora sarà l’ultimo dei nostri problemi, se ci sarà ancora un “noi” per lamentarsene.

Dieci motivi per essere preoccupati per il 5G

Posted on  by Miguel Martinez

In questi mesi di quarantena e post quarantena, ci siamo sentiti dire che esiste qualcosa che ci può salvare: un insieme di tecnologie che costituirebbero la “quinta generazione” (5G) della comunicazione elettromagnetica.

Chi poneva qualche dubbio, veniva relegato in una delle seguenti categorie:

poveretto, è un Analfabeta Digitale, salviamolo!

è un paranoico che crede che dalle antenne escano mostricciattoli che ti fanno venire il Covid

E’ così malato da sospettare che una persona disinteressata come Bill Gates possa avere dei secondi fini nel promuovere il 5G

E probabilmente crede pure alle scie chimiche e che la terra sia piatta

E magari se ne trovano pure le prove: sono sicuro che tra i tanti che sospettano che il fumo faccia male, a scavare di qua e di là, potrei trovare gente con precedenti penali per violenza carnale, o che credono che il tabacco l’abbiano inventato i Grigi di Zeta Reticuli.

Ma questo non ci aiuta a capire, se il tabacco faccia davvero bene o male.

Sfruttando il meccanismo dell’anticomplottismo, quelli che con il 5G hanno di più da guadagnare – a partire dai grandi monopoli informatici – relegano le voci critiche nei confronti del 5G al tenebroso inferno del Dark Web con Torture in Diretta, le Fake News e gli Hater.

Ma le ragioni per una critica esistono lo stesso.

Ho trovato questo chiaro riassunto di alcuni dei problemi principali su Localfutures, il sito di Helena Norberg-Hodge, una bella mente che ho avuto occasione di incontrare a Firenze un paio di anni fa.

Ve lo giro in versione Google traduttore. Le note potete controllarle direttamente sul sito originale.

Dieci motivi per essere preoccupati per il 5G

24 luglio 2020 di Annelie Fitzgerald e Tom Imber

Una volta lanciata, l’inevitabile rete del 5G avrà conseguenze su tutto, dal cielo notturno fino alle cellule del nostro corpo. Con due casi legali contro il lancio del 5G in corso nel Regno Unito, [1] qui ci sono solo dieci dei tanti motivi per cui il 5G è una cattiva idea – e nessuno di questi ha nulla a che fare con Covid-19.

  1. Il 5G e le tecnologie wireless esistenti utilizzano radiazioni a radiofrequenza (RFR) che hanno effetti negativi sulla salute.
    Un copioso corpo di ricerca scientifica ha scoperto che gli effetti della RFR ai livelli di esposizione attualmente consentiti includono: aumento del rischio di cancro, aumento dei radicali liberi nocivi, danno genetico, cambiamenti strutturali e funzionali del sistema riproduttivo, deficit di apprendimento e memoria, disturbi neurologici e impatti negativi sul benessere generale. [2] Nel 2011, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato la RFR come “possibile cancerogeno per l’uomo” sulla base di tassi più elevati di tumore cerebrale (glioma e neuroma acustico) negli utenti a lungo termine di telefoni cellulari [3] Nel 2018, gli Stati Uniti Il National Toxicology Program ha trovato “prove evidenti” di cancro in animali esposti a RFR in campo vicino, e uno studio indipendente pubblicato dall’Istituto Ramazzini lo stesso anno ha trovato anche tumori cardiaci da esposizione a campo lontano. [4] Gli esperti chiedono ora che la RFR venga riclassificata come “cancerogeno noto per l’uomo” insieme al tabacco e all’amianto [5], che i livelli di esposizione vengano rivalutati [6] e che venga applicata una moratoria sull’introduzione del 5G. [7]
  2. Il 5G non è stato testato sulla sicurezza.
    Non è stato effettuato alcun test di sicurezza a lungo termine delle frequenze 5G in condizioni di vita reale, ad esempio interagendo con altre forme di RFR antropogeniche e altri agenti biologici e chimici. [8] Il comitato scientifico della Commissione europea per la salute, l’ambiente e i rischi emergenti (SCHEER) riconosce che “la mancanza di prove chiare per informare lo sviluppo di linee guida sull’esposizione alla tecnologia 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche indesiderate”. [9] Oppure, come USA Il senatore Richard Blumenthal ha detto succintamente l’anno scorso: “Qui stiamo volando alla cieca, per quanto riguarda la salute e la sicurezza” (Commissione del Commercio, della scienza e dei trasporti del Senato degli Stati Uniti, 2019). [10]
    Un’analisi del Parlamento europeo del 2019 ha rilevato che attualmente “non è possibile simulare o misurare con precisione le emissioni del 5G nel mondo reale”, affermando anche: “Una maggiore esposizione può derivare non solo dall’uso di frequenze molto più elevate nel 5G, ma anche dal potenziale per l’aggregazione di segnali diversi, per la loro natura dinamica e per i complessi effetti di interferenza che possono derivare, soprattutto nelle aree urbane dense. I campi di emissione radio 5G sono abbastanza diversi da quelli delle generazioni precedenti a causa delle loro complesse trasmissioni beamformed in entrambe le direzioni, dalla stazione base al telefono e per il ritorno. ” [11]
    Alcune delle ricerche sparse che esistono sulle frequenze mmWave includono una traduzione CIA declassificata della ricerca russa sulle frequenze mmWave del 1977, riassunta così: “Studi morfologici, funzionali e biochimici condotti su esseri umani e animali manifestati in alterazioni strutturali della pelle e degli organi interni , cambiamenti qualitativi e quantitativi della composizione del sangue e del midollo osseo e cambiamenti dell’attività riflessa condizionata, respirazione dei tessuti, attività degli enzimi che partecipano ai processi di respirazione dei tessuti e metabolismo nucleico. Il grado di effetto sfavorevole delle onde millimetriche dipendeva dalla durata della radiazione e dalle caratteristiche individuali dell’organismo. “[12] Dato che il 5G comporterà un’esposizione inevitabile e permanente a tale RFR per tutti, e questo include neonati, bambini e persone vulnerabili – la prospettiva è decisamente cupa.
  3. Il 5G viene implementato secondo linee guida sull’esposizione obsolete.
    Public Health England (PHE) e le altre agenzie sanitarie del Regno Unito consigliano di aderire alle linee guida sull’esposizione stabilite dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) nel 1998, aggiornate quest’anno. Nel determinare le sue linee guida, ICNIRP tiene conto solo degli effetti a breve termine che includono riscaldamento, shock e stimolazione nervosa; ignora gli effetti biologici non termici abbondantemente documentati, cioè gli effetti in cui non si verifica un riscaldamento misurabile del tessuto e gli effetti che derivano da esposizioni croniche e cumulative. Le linee guida dell’ICNIRP, quindi, semplicemente non proteggono la salute pubblica. (A proposito, Eric van Rongen, l’ex presidente dell’ICNIRP, ha affermato che il 5G “non è concepito come un esperimento di salute pubblica, ma ovviamente puoi considerarlo come tale.” [13]) Numerose preoccupazioni sui conflitti di interesse all’interno dell’ICNIRP, e le valutazioni inesatte della scienza a cui portano, sono state espresse negli anni, [14] l’ultima arrivata da due eurodeputati in un rapporto pubblicato proprio la scorsa settimana: The International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection: conflitti di interesse, acquisizione aziendale e spinta
    La Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti: conflitti di interesse, cattura aziendale e spinta per il 5G. [15] Nel 2012 l’Advisory Group on Non-Ionizing Radiation (AGNIR) del Regno Unito, tre dei cui membri erano anche membri dell’ICNIRP, ha pubblicato un rapporto sulla sicurezza delle RFR che è stato criticato per essere “impreciso”, “parziale” e “fuorviante”. [ 16] Sebbene AGNIR sia stato sciolto, la sua valutazione imprecisa della scienza è usata ancora oggi per informare la politica attuale nel Regno Unito.
  4. Il 5G può avere impatti negativi su flora e fauna.
    Il 5G è stato identificato come un “rischio emergente” per la biodiversità nel 2018 da un team guidato dal professor William Sutherland dell’Università di Cambridge, [17] ma il governo britannico ammette di non aver intrapreso alcuna valutazione dei potenziali effetti del 5G su impollinatori e fauna selvatica. [18] La ricerca indica già che le piante e la fauna selvatica sono probabilmente influenzate negativamente dall’attuale inquinamento da RF, [19] mentre l’ICNIRP afferma che le sue linee guida sull’esposizione “forniscono protezione per gli esseri umani”, come se fossimo le uniche specie che vivono su questo pianeta! [20] piccole dimensioni degli insetti significa che è probabile che siano particolarmente colpiti, a causa dell ‘”effetto di risonanza”, se vengono dispiegate frequenze mmWave. [21] Poiché l ‘”apocalisse degli insetti” già in corso è correlata all’adozione diffusa di tecnologie wireless, l’introduzione di più RFR nell’ambiente è al di là di una temerarietà. L’obiettivo dovrebbe essere quello di stabilire se, come molti scienziati sospettano e come suggerisce la ricerca, la RFR antropica è un fattore causale significativo nel declino ecologico come il collasso degli insetti. [22]
  5. Il 5G aumenterà il consumo di energia.
    La connettività wireless è intrinsecamente meno efficiente dal punto di vista energetico rispetto all’uso dei cavi. [23] Con il 5G, secondo il progetto Shift, gli operatori mobili utilizzeranno da 2,5 a 3 volte più energia di adesso. [24] Anche il sito web di cheerleading 5g.co.uk riconosce che le reti 5G richiederanno una “grande quantità di energia”. [25] Per affrontare la crisi climatica è necessario rivalutare i nostri bisogni e vivere in modo più sobrio, ma il 5G e l ‘”Internet delle cose” ci portano nella direzione opposta. Nonostante le promesse di una maggiore efficienza energetica da parte dell’industria, sappiamo dall’esperienza con altre tecnologie che i guadagni di efficienza tendono ad essere annullati dal consumo più elevato che risulta da tali guadagni, un meccanismo noto come il paradosso di Jevons. [26] E, come sottolinea il progetto Shift, “gli impatti diretti e indiretti (effetti di rimbalzo) relativi al crescente utilizzo del digitale sono costantemente sottovalutati”. [27]
  6. Il 5G introdurrà un regime di sorveglianza totale.
    Il 5G e l’Internet delle cose consentiranno a Big Tech di raccogliere ancora più dati e monetizzare ulteriormente le nostre vite private. Aiuterà a inaugurare e consolidare un’era “profondamente antidemocratica” di “onniscienza digitale”, come analizzato in modo brillante e allarmante da Shoshana Zuboff in The Age of Surveillance Capitalism (2019). Come sottolinea Zuboff, il termine “intelligente” associato a molte tecnologie che utilizzano la radiofrequenza viene utilizzato “per insultare le alternative tradizionali per rimanere ‘stupidi’”, ed è “un eufemismo per la resa: intelligenza progettata per rendere un piccolo angolo di vissuto esperienza come dati comportamentali “, violando gli” spazi ancora selvaggi che chiamiamo ‘la mia realtà’, ‘la mia casa’ e ‘il mio corpo’ “. [28] Per i capitalisti della sorveglianza “non è più sufficiente automatizzare i flussi di informazioni su di noi; l’obiettivo ora è automatizzarci “, [29] privandoci della nostra autonomia e autodeterminazione attraverso applicazioni e tecnologie progettate per modificare il comportamento. Purtroppo conosciamo fin troppo bene la distruzione inflitta alla natura dalle pratiche estrattive associate al capitalismo industriale, eppure non comprendiamo ancora che l’umanità stessa è ora oggetto di un nuovo “imperativo di estrazione” che causerà il caos su “cosa è stato considerato il più prezioso nella natura umana “. [30] Tutto in nome del profitto.
  7. Il 5G creerà un bisogno insaziabile di elementi delle terre rare e genererà rifiuti elettronici più tossici.
    Uno smartphone contiene almeno 40 metalli, alcuni dei quali derivati ​​da minerali di conflitto come il coltan, il cobalto e il litio. [31] L’estrazione di tali risorse avviene in quelle che a volte sono atroci condizioni di lavoro e ambientali in luoghi come Cina, Argentina e Africa centrale, dove le violazioni dei diritti umani sono diffuse, compreso l’uso di bambini come minatori. [32] Alla fine della sua vita, gran parte delle nostre apparecchiature elettroniche viene quindi spedita in parti del mondo con normative ambientali meno rigorose, dove viene elaborata in condizioni non sicure e solo il 16% viene riciclato correttamente, secondo alcuni studi. [33] L’obsolescenza incorporata dell’elettronica continuerà senza dubbio con il 5G, mentre le quantità di rifiuti elettronici aumenteranno sicuramente dato il numero colossale di gadget che il 5G promette di connettere: 41,6 miliardi entro il 2025 secondo una stima [34]. L’anno scorso sono stati generati 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici in tutto il mondo. [35]
  8. Il 5G dallo spazio è una tragedia dei beni comuni cosmici.
    Un altro aspetto del progetto ombrello 5G è l’accesso a Internet dallo spazio. Senza alcun organo di governo globale che offra la supervisione dello spazio, il progetto Starlink di Elon Musk sta attualmente lanciando satelliti 5G – ne sono previsti 12.000 – in orbita attorno alla Terra. Il loro inquinamento luminoso ha rovinato la visuale dello spazio e molti astronomi, tra cui il dott.Michele Bannister dell’Università di Canterbury in Nuova Zelanda, hanno protestato: ‘Come comunità globale abbiamo bisogno di avere una conversazione su come dovrebbe apparire il cielo notturno – questo è una questione pubblica urgente. Il cielo sta appena iniziando a riempirsi di questi satelliti otticamente luminosi. Quando guardi il cielo notturno, vuoi vedere la natura o vuoi vedere costruzioni artificiali? Perché questo è ciò a cui si riduce. “[36] Musk e le agenzie federali americane che gli hanno dato il via libera, hanno ignorato gli avvertimenti degli astronomi prima dei lanci, mentre altre società hanno obiettivi simili, incluso il piano di OneWeb per 48.000 satelliti. [37]
    Qualcuno sta pensando a quale potrebbe essere l’impatto a lungo termine del bagnare il pianeta con RFR artificiale dallo spazio? Come sottolineano gli autori di un recente articolo di Lancet, c’è poca ricerca sugli effetti della RFR antropica sulla risonanza di Schumann naturale della Terra, sulla ionosfera e sui componenti naturali e artificiali dell’atmosfera. [38] Sicuramente sarebbe saggio esaminarlo in profondità prima di andare oltre.
  9. Il 5G ci viene imposto senza dibattito pubblico o consenso informato.
    Governi e decisori, come Big Tech e Big Wireless, sembrano tutti credere che non sia necessario alcun dibattito pubblico informato sull’introduzione del 5G. Invece, viene presentato utilizzando quella che Shoshana Zuboff chiama “retorica dell’inevitabilità”, come se la tecnologia esistesse in un regno separato al di fuori del nostro controllo o comprensione. [39] Sembrano anche essere ‘fondamentalisti tecnologici’ che credono che ‘l’uso crescente di una tecnologia avanzata ad alta energia sempre più sofisticata sia sempre una buona cosa e che qualsiasi problema causato dalle conseguenze non intenzionali di tale tecnologia alla fine possa essere risolto da più tecnologia “. [40]
    Il governo britannico si sta affrettando con il 5G in parte perché ha già venduto alcune frequenze agli operatori di telefonia mobile per quasi 1,4 miliardi di sterline [41] e gli operatori vogliono un ritorno sui loro investimenti. I governi locali sono stati privati ​​del potere di prendere le proprie decisioni sull’introduzione del 5G: “Le autorità di pianificazione locale devono determinare le richieste solo per motivi di pianificazione. Non dovrebbero cercare di impedire la concorrenza tra diversi operatori, mettere in dubbio la necessità di un sistema di comunicazioni elettroniche o stabilire tutele sanitarie diverse dalle linee guida della Commissione internazionale per l’esposizione del pubblico “. [42] Questo per dare alle persone un maggiore controllo su ciò che accade nelle loro vite.
    In un’indagine per The Nation nel 2018, Mark Hertsgaard e Mark Dowie hanno riassunto come siamo arrivati ​​alla situazione pericolosa in cui ci troviamo ora: “l’industria wireless ha ostacolato una piena ed equa comprensione della scienza attuale, aiutata dal governo agenzie che hanno dato la priorità agli interessi commerciali rispetto alla salute umana e organizzazioni giornalistiche che non sono riuscite a informare il pubblico su ciò che pensa veramente la comunità scientifica. In altre parole, questo esperimento sulla salute pubblica è stato condotto senza il consenso informato dei suoi soggetti “. [43]
  10. Non abbiamo bisogno del 5G.
    Con il mondo assediato da un numero sempre crescente di crisi, indirizzare le risorse verso i presunti “benefici” del 5G sembra un’indulgenza grossolana. [44] Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è imparare un po ‘di etica e mostrare un po’ di umiltà.