INCIDENTE DI KERCH: C’E’ UNA MANINA DA OLTREATLANTICO?

(dalla pagina FB Gog&Magog: facebook.com/cronachedeitempiultimi/)
Sarebbe facile liquidare i fatti di Kerch come un goffo tentativo di provocazione da parte di Kiev, ma un dettaglio potrebbe fare intuire qualcosa di più preoccupante. Come nota un lettore sul sito The Saker (http://thesaker.is), solo pochi giorni fa (16 novembre) il min. degli esteri ucraino Pavlo Klimkin si è incontrato a Washington con Mike Pompeo, Segretario di Stato e già direttore della CIA, per definire le azioni di contrasto alla Russia. Nel documento pubblicato online dal Dipartimento di Stato si dichiara apertamente che l‘obiettivo di Usa e Ucraina è creare le condizioni che giustificherebbero l’installazione di una forza militare sotto egida ONU (o anche solo internazionale? Russia e Cina metterebbero il veto al Consiglio di Sicurezza) al confine con la Russia, che combatta contro le forze filo-russe per riprendersi Donetsk, la Crimea e tutto il Donbass ribelle. E si è fatto uno specifico riferimento della minaccia russa sullo stretto di Kerch. E nove giorni dopo, dopo questa riunione, cosa accade? Kiev ordina alle sue navi di passare dallo Stretto – sapendo benissimo che ciò comporterà una reazione militare da parte della Russia…
Qui il documento:

La UE, oviamente, complice, dà colpa a Mosca

Tusk: Europa rimarrà unita a sostegno di Kiev

“Il presidente del Consiglio europeo condanna il sequestro delle navi ucraine nello stretto di Kerch”.

https://it.sputniknews.com/mondo/201811266852607-russia-ucraina-tusk-europa-rimarra-unita-a-sostegno-di-kiev/

Bruxelles (e Berlino) replicano lo stesso modello già adottato in Siria:  comunque sia, è colpa di Mosca.