A MACERATA, MARCIA ANTIFASCISTA.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

….Eppure, il mistero delle donne spezzate, mutilate e abbandonate in sacchi o valigie ai bordi delle strade, è stato affrontato anche da siti antirazzisti, illuministi e progressisti come quello di Repubblica, dove si ricordava, in un articolo dal titolo Indagine sui cadaveri mutilati (archivio Repubblica 2007-08-26) che:“ Poco prima del Natale 1999 un cacciatore notò un grosso sacco nero in un bosco nei pressi di Macerata. Lo aprì e svenne. Nel sacco c’ erano i resti di una donna giovanissima, bianca, nuda. Le braccia erano legate dietro la schiena; la testa e le mani erano state tagliate.”

L’Africa che ci invade e ci travolge con le pratiche oscure della Necromanzia – Il Poliscriba

Viene beccato un clandestino nigeriano, noto spacciatore, con due valige dentro cui ci sonoi pezzi di  una giovane  donna.  Cosa pensa immediatamente un GIP progressista?  Che  NON l’ha uccisa lui.  Non ci sono prove.   L’indagine suppone che lei  è morta per overdose e lui s’è spaventato – è un animo delicato che ha tanto sofferto  –   per cui l’ha dissanguata, sezionata, squartata, privata del cuore, del Mons Veneris ed altri interessanti dettagli, e quindi ha cercato di liberarsi del corpo.

Quando qualcuno che se ne intende ventila che in questo omicidio   ci sono elementi che fanno pensare a un rituale “nero”,  ecco:

“Gli inquirenti smentiscono in modo assoluto: niente riti voodoo”.

Matt Martini (che dal suo post su Facebook sembra uno studioso di medicine alternative, gnosi e rituali etnologici)  scrive:

La procura di Macerata, irritualmente, e non so quanto regolarmente circa la divulgazione di materiale relativo alle indagini, fa una smentita di questo tipo…
Molto infondata in realtà, perché non risulta che i giudici di Macerata siano esperti di culti africani e, stante che non hanno nominato ancora degli antropologi come consulenti, non hanno conoscenze in merito.
Alcune precisazioni:
1) io non ho mai parlato di voudu;  il voudu è un culto sincretico haitiano. In Nigeria è praticata soprattutto la Regla de Ifa.
2) Non si tratta di riti occulti ma fanno parte del culto ordinario. Il quale prevede anche sacrifici umani.
3) bisogna distinguere fra riti di sacrificio e omicidi rituali. In questo secondo caso, varie parti del corpo devono essere tagliate ed ognuna offerta ad uno specifico Orixà.
4) Anche se si compie un sacrificio in un terreiro consacrato a questo o quell’orixà, colui che compie effettivamente il taglio, chiamato ‘maestro di coltello’, deve essere un iniziato di Ogun.
5) I sacerdoti di Ogun hanno sulle braccia e sul cuio capelluto i segni di Ogun, delle cicatrici di tagli da coltello piuttosto riconoscibili, recanti simboli particolari.
Sarebbe piuttosto facile smentire l’appartenenza del nigeriano a tali culti, semplicemente facendo queste rilevazioni. Ad ogni modo qui non risulta che queste indagini siano state fatte. Su cosa si basa allora il magistrato per fare certe smentite?
6) Dove ha posto il nigeriano le parti del corpo asportate (cuore, fegato, capezzolo, monte di venere)? Solitamente vengono tenute in dei feticci o in vasi, nell’ipotesi di uso rituale. Il sospettato per ora non ha collaborato.
Anche escludendo la mancanza del cuore (la procura di Macerata dice “non confermata”, il che è diverso da “smentita”) rimane che lo smembramento è frequente nella Black Axe nigeriana, soprattutto verso le prostitute. E nella Black Axe è presente una componente di culti rituali, è una cosa ben nota.
7)L’ipotesi rituale è confermata dal fatto che asportare certe parti anatomiche richiede quanto meno una certa esperienza, e quindi occorre una mano del mestiere.
8 ) Se anche fosse che lui ha solo trasportato il cadavere o ha infierito, qualcuno deve aver comunque ucciso la ragazza. O qualcuno a cui sono stati consegnati gli organi. In ogni caso questo presuppone un’organizzazione di almeno due o più persone. In questo secondo caso, anche se il soggetto non ha i segni da houngan questo non smentirebbe l’ipotesi rituale. Allora l’houngan potrebbe essere qualcuno a lui superiore”.

Fine di Matt Martini. 

Una prima autopsia non rivela le cause del decesso, dice Repubblica.  “Nella seconda autopsia”  il medico legale, professor Mariano Cingolani:   “Pamela ha una ferita alla testa che all’occhio clinico del cattedratico risulta inferta quando era viva. E ha ferite all’altezza del fegato compatibili con il segno di coltellate”, scrive Repubblica: “Secondo il medico che ha condotto l’esame si rafforza l’ipotesi dell’omicidio. La procura: ci vuole ancora cautela”.

Anche se “a parere del professore, chi ha agito lo ha fatto con una mano straordinariamente esperta e, apparentemente, a giudicare dalla meticolosità con cui ha operato in alcune parti del corpo, con l’intento di ostacolare il più possibile gli accertamenti scientifici in grado di rivelare se Pamela sia stata stuprata o strangolata”.

Un nigeriano bloccato dai CC a Milano. la Procura: nessun fermo.

Il giorno dopo, nuovo articolo: “Un nigeriano di 27 anni è stato bloccato dai Carabinieri di Milano nella Stazione Centrale perché sospettato di un coinvolgimento nell’omicidio di Pamela Mastropietro.   I militari hanno individuato l’uomo su indicazione dei colleghi del capoluogo marchigiano e sono già in viaggio  per consegnarglielo. Sembra che l’uomo stesse cercando di raggiungere la Svizzera. M

Il gran giornale illuminato ci spiega che “la seconda autopsia sui resti della 18enne romana non è stata in grado di sciogliere la riserva sulle cause del suo decesso, ma da essa sarebbero stati tratti gli elementi che hanno portato all’individuazione dei due nigeriani da interrogare. Gli inquirenti sono convinti che lo smembramento del cadavere non possa essere stato eseguito da una solapersona”.

La procura precisa:  ” Non sono stati effettuati fermi”. Nemmeno del nigeriano che stava scappando in Svizzera. Repubblica: “Restano le due principali ipotesi sulla morte di Pamela: overdose o omicidio. ”

Le procure italiane ci hanno aBituato a tanti misteri.  Il negazionismo della magia nera africana della procure di Macerata  è interessante. Poniamo che  fosse stato beccato con le due valigie con dentro i pezzi squartati di Pamela un giovanotto  di Forza Nuova, un fascista: avrebbero detto presto presto che NON ci sono prove che ad ucciderla sia stata lui?  La  capacità di deduzione avrebbe sicuramente agito, in questo caso: i fascisti uccidono, si sa.

Infatti  è stata autorizzata  la Marcia Antifascista: ANPI, ARCI, Potere al Popolo, i Centro Sociali , le Madri di non so cosa: “Ora e sempre resistenza!”.  A pochi giorni dalle elezioni, non  si può farne a meno.  Il governo ha preparato tutto per vincere le elezioni: aumenti distipendio e nuovo contratto a milioni di dipendenti pubblici, così sanno per chi votare; ma senza un corteo antifascista, che   elezioni sarebbero?  Il pericolo è il fascismo, mica  l’arrivo dei rituali africani di sangue praticati  da  necromanti tribali giunti coi gommoni.

Inutile commentare.  Aspettando la Marcia Antifascista, occupate il tempo  ascoltando un comizio di una nota avvocatessa: