Macedonia, cambio di regime in corso. Che ci colpirà.

 

L’annuncio è di Stratediplo, un sito  vicino alle forze armate di Francia che ha notizia interne alla NATO:  il piccolo stato macedone (2 milioni abitanti) viene sottoposto in questi giorni alla “rivoluzione colorata” di rito; già sono cominciati disordini violentissimi, con lanci di bottiglie Molotov contro il palazzo presidenziale, e i media europei hanno preso a demonizzare il governo, che  ha la colpa di “stare con Putin”.  Stavolta – dicono i militari francesi – ci si sono messi tutti, Stati Uniti, UE, NATO ed ausiliari NATO in Albania: ossia l’UCK, “L’armata di liberazione del Kossovo”, l’organizzazione militare e criminale (spaccio di droga e carne umana) che prospera sotto lo sguardo paterno  dell’Alleanza Atlantica, che occupa di fatto il Kossovo.

Già l’anno scorso – 9  maggio 2015 – la polizia della Macedonia ha sventato un “cambio di regime”  in cui l’UCK, penetrato dal  confinante Kossovo, doveva mobilitare la minoranza albanese  di Macedonia. Tutto era pronto perché gli albano foni inscenassero, il 17 maggio a  Skopjie, una manifestazione che si sarebbe trasformata in una “Maidan” sul modello di Kiev, con sparatorie e uccisioni.  Il governo, informato forse da albanesi-macedoni stessi,  all’alba del 7 maggio circondò un edificio di Komanovo; dentro vi erano asserragliati personaggi che non si arresero ma aprirono il fuoco; ci sono stati otto morti fra i poliziotti e 14 fra i ribelli. Molti  feriti, molti gli arrestati.  Come previsto, erano quasi tutti membri dell’UCK penetrati nel paese con armi   pesanti, e unifomi tedesche….fra loro il cosiddetto “comandante Sokoli”  dell’Armata di Liberazione del Kossovo, una guardia del corpo dell’allora primo ministro Ramush Aradinaj:  un ministro che è stato due volte accusato di crimini dal tribunale internazionale per l’ex Jugoslavia, ma è stato   rilasciato perché 9 testimoni-chiave erano stati assassinati durante il processo: questo per dire di quali amici si sia fatta la NATO nel territorio sottratto a Belgrado.

l'ambasciatore Wohler con l'amico terrorista
l’ambasciatore Wohler con l’amico terrorista

 

Nello scontro fu ucciso uno dei capi dell’operazione,  Fadil Fejzullahu,   di cui  il governo macedone ha potuto mostrare una foto che li ritrae in grande amicizia con l’ambasciator Usa a Skopjie, Paul Wohlers, rampollo di una intera famiglia di diplomatici esperti in destabilizzazione. E’ stato evidente di chi  l’operazione fosse ispirata. Tanto più che Stoltenberg, il segretario della NATO, durante lo scontro  espresse la sua simpatia per gli aggressori, facendoli passare per  oppositori politici della minoranza albanofona repressi dal governo.

 

polizia macedine
poveri profughi

Nel gennaio precedente,  il paese aveva già sventato un golpe organizzato da Zoran Zaev, della “opposizione democratica”;   il suo partitino,  il 17 maggio, avrebbe dovuto distribuire 2000 passamontagna ai dimostranti, onde  fossero non identificabili quei terroristi dell’UCK che, confusi nella folla, avrebbero assaltato centri governativi e ucciso poliziotti con fucili di precisione – come appunto a Maidan. La mente di tutto risultò essere Mile Zechevic, un ex dipendente di una delle fondazioni di Soros.

Ma – come ricorda Stratediplo – è dal 2001 che datano le ostilità della NATO contro la Macedonia. Era allora ‘alto rappresentante’  ONU  in Kossovo il giudeo-con Bernard Kouchner: invece di “disarmare e smobilitare” l’UCK, come gli aveva ordinato l’ONU, diede a questa truppa di assassini uno stipendio – sul bilancio dell’ONU stesso.  Subito costoro si prodigarono ad “agitare”  la minoranza albanofona oltre-confine, con incursioni armate oltreconfine, per poi scappare di nuovo in Kossovo, sotto l’ombrello NATO.  In capo a poche settimane la zona Nord di Macedonia fu così “conquistata” dagli albanesi che vi abitavano;  subito la NATO, non la UE, è intervenuta a protezione di questa “minoranza oppressa” ed ha costretto il governo macedone a negoziare amplissimi diritti  – di fatto una secessione fredda – alla minoranza albanese (trattato di Ohrid), sempre sull’orlo di secessionare.  Una vera capitolazione – ma (dicono i militari francesi) “con essa la Macedonia ha evitato  una campagna di bombardamenti NATO come quelli condotti contro la Serbia due anni prima”.

Da sei mesi la Macedonia è (cito)  “la via di passaggio dell’intrusione illegale massiccia chiamata da Berlino in agosto, ed ha visto transitare sul proprio territorio circa l’equivalente della propria popolazione”. Ciò secondo i militari di Parigi, ha sospeso la destabilizzazione occidentale, “perché una destabilizzazione completa avrebbe turbato il transito migratorio” (si noti come per i militari francesi l’alluvione di profughi  non abbia nulla di spontaneo); la UE ne ha approfittato per ingerirsi brutalmente nel piccolo paese renitente ad entrare nella NATO, per esempio imponendo “libere elezioni” che sono state fissate per il 5 giugno prossimo.  Evidentemente nel calcolo che le elezioni le avrebbe vinte la “opposizione democratica”; infatti subito dopo si sono avute spontanee manifestazioni di piazza, che hanno auto a pretesto l’amnistia concessa dal governo a una quindicina di politici – non solo suoi, ma dell’opposizione – per uno scandalo di intercettazioni telefoniche.  Manifestazioni immediatamente violentissime, con  lanci di Molotov al palazzo del governo.

Opposizione democratica in inglese
Opposizione democratica in inglese

Ciò, mentre il paese  ha ben altri problemi: fra cui il transito ininterrotto di milioni di profughi. A febbraio, quando una decina di altri paesi a monte (notoriamente capeggiati dall’Ungheria) ha reintrodotto i  controlli alle frontiere, bloccando il transito, “la Macedonia non poteva più, logicamente, lasciare entrare folle di clandestini che non potevano poi passare oltre”.  Da qui la chiusura del confine con la Grecia, dove migliaia di immigranti illegali si sono trovati bloccati: nel campo di Idomeni in Grecia, non a caso subito  illuminato dai media, e dai suoi inviati, a lacrimare sulle tremende sorti dei bloccati. Giorni fa c’è stato un tentato assalto di centinaia di questi immigrati contro i reticolati macedoni: un attacco concertato, organizzato da  un misterioso volantinaggio. La polizia macedone ha impedito lo sfondamento con lacrimogeni e (dicono i media)  pallottole di gomma,  occasione d’oro per presentare il “regime macedone”  come brutale e insensibile.  Accuse odiosamente false, se si tiene conto “che gli effettivi di quelli che si preparano all’intrusione per effrazione (del reticolati macedoni)  è ufficialmente superiore all’effetto totale dell’esercito macedone”; i baldi   giovani che  si lanciano con sempre maggior energia dal campo di Idomeni  sono tanti e così violenti,  per cui “fischietti e manganello  non sono sufficienti”.

A questo punto, come reagisce l’Europa? Al  solito: impone sanzioni alla Macedonia e – udite – le impone di annullare le elezioni che lei stessa aveva ordinatori tenere il 5 giugno. Evidentemente, i sondaggi le hanno detto che “l’opposizione democratica” (alla Soros) non ha alcuna   rilevanza nel paese, e dunque si passa al  cambio di regime  a-democratico:  secondo i militari di Parigi, gli agitatori professionali di OTPOR (la versione serba di CANVAS, ossia dell’organizzazione di Soros-USAID che organizza a comando rivoluzioni  colorate)  sono già sul posto e hanno già trasformato  le “spontanee proteste di massa” in scontri violenti: c’è fretta di cambiare regime, per riaprire il transito dei “profughi”.

Otpor, ossia USAID
Otpor, ossia USAID

Attenzione a queste righe, che riguardano  anche noi: “I decisori dell’immigrazione (sic) non avevano intenzione di lasciare che si chiudesse la via terrestre (e marittima) , perché avevano giusto deciso, a causa della chiusura delle frontiere della Serbia e dei paesi vicini, Austria  Ungheria, di ri-orientare i flussi un po’ più  verso Ovest (molto più montagnoso) , incaricando le forze d’occupazione della NATO in Kosovo  a trasferire gli interessati dalla frontiera macedone a quella albanese, poi di assicurare il loro trasporto per mare dall’Albani all’Italia. La Macedonia [in questo progetto] resta una via di  passaggio non evitabile”. Da cui la decisione di  cambio di regime.

Si noti:  centinaia di migliaia di “profughi” saranno diretti  per mare verso l’Italia, ma non prima di essere fatti transitare per il Kosovo: ossia  sotto  la gestione del locale  ‘governo’ criminale  e delle ‘forze armate’ dell’UCK dedite  ad ogni tipo di spaccio, che vi troveranno le più succulente occasioni di guadagno – sotto l’occhio benevolente della NATO e della UE. Senza parlare delle infinite possibilità di infiltrazione  dei  suddetti  delinquenti armati tra i poveri profughi, disponibili a qualunque “attentato islamico” anche sulle nostre spiagge – come hanno strombazzato i media –  secondo quanto farà comodo ai “decisori” di mostrare che l’IS è qui,  in Italia.

Ora capiamo meglio come mai l’Austria,  uno dei paesi che con la sua decisione di bloccare la via dei Balcani ha obbligato la Macedonia a chiudere il suo confine con la Grecia, ha costruito  d’urgenza la  barriera anti-profughi al Brennero: teme, o sa, che l’Italia verrà inondata da immigrati clandestini.

Capiamo meglio come mai i media hanno mandato miriadi di inviati a  farci piangere sulla sorte dei profughi di Idomeni ma tacciono del tutto di quel che accade dei profughi che vengono rimandati dalla Grecia alla Turchia, e  non mandano alcun inviato nei campi  profughi di siriani in Turchia,  governo che abbiamo pagato tre miliardi a semestre per  questo.

E adesso capiamo meglio – purtroppo – il “gesto  umanitario” di Papa Francesco su cui tanto si sono commossi i media:  ha portato sul suo aereo i 12 siriani, tutti musulmani e nessun cristiano:  un “faro” per guidare le ondate d’invasione di “profughi”  clandestini verso l’Italia, dove El Papa li accoglie con le mani piene di doni – che paghiamo noi italiani. Una volta di più, El Papa si rivela come uno strumento di poteri forti globali che con approssimazione per far capire, si possono chiamare “massoneria internazionale”. C’entra in questo anche la visita della Trilaterale ricevuta  dal nostro (loro) presidente Mattarella?

Ma i popoli si ribellano. Il governo Merkel è nel panico per la crescita di Alternative fur Deutschland, al punto che Schauble ha accusato – delirando – Mario Draghi, con la sua politica di repressione dei tassi d’interesse, di averne determinato la salita –  quando è evidente che l’AfD cresce a causa delle politiche dissennate di   immigrazione. Persino Elmuth Kohl, a 86 anni, ha trovato modo di scrivere   la prefazione ad un libro del premier ungherese Victor Orban (“l’amico Orban”) dandogli ragione  per aver chiuso i confini all’immigrazione senza limiti, dando torto alla Merkel (la allieva che l’ha liquidato tanti anni fa). In Austria, i due partiti che si sono spartiti il potere dal   dopoguerra, alle ormai imminenti votazioni presidenziali non riusciranno nemmeno ad arrivare al ballottaggio;  vincono i candidati dei Verdi e del Partito della Libertà, la “destra xenofoba”.  In Francia, il movimento Nuit Debout, anche se gestito dai noti professionisti di Soros,   comincia ad avere derive “populiste”:  ha applaudito Varoufakis e sputacchiato Finkelkraut, intellettuale neocon.  E  l’ambiente militare ribolle.  Gli olandesi hanno detto   per referendum quel che pensano delle politiche europee integrazioniste.   E l’Italia?  Protesta sì. Sulle trivelle – che  ampia visione.

 

11 commenti


  1. Con tuto il rispetto, la Macedonia e’ la regione nord della Grecia. Non esiste stato Macedone, e per ora e’ riconosciuto come FYROM( Former Yogoslavian Republic of Macedonia), dalle istituzioni mondiali.
    Grazie


      1. Uno stato?I slavi sono arrivati ai balkani dopo cristo…2500 anni fa i Macedoni con Alessandro il Grande hanno creato questo impero..sono Greci..!!Piu chiaro di cosi!!


        1. Con tutto rispetto signor Costantino Greci avanti cristo, dopo cristo, fino ad giorni di oggi sono stati sempre contro Macedoni. Quindi Alessandro grande e macedone non può essere greco, e МАКЕДОНИЈА (MACEDONIA) non può essere Grecia. MACEDONIA e popolo MACEDONE e esistito e esisterà per sempre. МАКЕДОНИЈА НА МСКЕДОНЦИТЕ! !!!!


        2. sollo nei libri vostri la storia e cosi..se Alessandro magno o il suo papa Filipo erano Grecci non combatevano contro i grecci, cioe non andavano a conquistare la sua tera due volte e non amazzavano i suoi soldati..piu semplice di cosi


  2. Il piano di Soros è :fase 1 riempire l’Europa di immigrati, fase 2 guidare le proteste contro gli immigrati, mi sfugge la fase 3, perché tutto questo? I popoli europei quasi non esistono

  3. Viennese

    Scusate, scriveró come si usa in certe sentenze di tibunali, in pseudo-legalese, con tante premesse…

    Se è vero che la scorsa estate un generale del Pentagono aveva annunciato che l’Europa avrá a che fare con i profughi siriani per i prossimi 20 (venti) anni, e dato che l’esodo è stato innescato da alcune volenterose ONG (diciamo americane),

    e, dato che l’Europa ha programmaticamente fatto di tutto per gestire male l’ondata di profughi e di immigrati (si pensi che l’ONU organizza un campo da 20.000 rifugiati in 3 giorni, inclusa registrazione e controlli, mentre Traiskirchen in Austria [Lager da 4.000 posti, gestito da una ONG svizzera a pagamento] era un colabrodo dove una notte sono scomparse 72 persone, fra cui molti bambini,

    considerando il fatto della “deriva populista”

    nonostante Merkel e interessi simili,

    viste le grida e i lamenti per l’Europa (Schengen-Raum) che si sfascia,

    direi proprio che il fine sta per essere raggiunto: destabilizzazione dell’Europa, come unità geopolitica indipendente, indipendentemente da quello che rappresenta, e da come dovrebbe repportarsi alla Russia.
    E lo dico non da un punto di vista religioso o culturale (siamo giá “iti”), ma politico.
    Forse le presenze “primaverili” malsane servono solo a garantire che in questo processo, si rimanga “iti”, ovvero che la cultura delle masse rimanga quella che è.

    Saluti da Vienna

  4. Tensor

    In modo soft si potrebbe parafrasare quanto detto in un film dei primi anni ’80: “son bei volatili per noi”, che in maniera piu’ rozza, ma anche piu’ chiara, diventa: “son bei cazzi nostri”.
    Perdonate la volgarita’, ma a volte e’ necessaria per trasmettere in che stabbio (eufemismo) ci stiamo trovando e ci stanno mettendo.

    Oremus


  5. complimenti signor Maurizio Blondet, avete fatto una riflessione molto chiara e inteligente, sollo volevo ricordarvi che con i patto di Varsavia nell 1913 la Macedonia e stata suddivisa dalla Bulgaria-Greccia-Serbia e tutti tre ano rubato un pezzo dalla mia terra-Macedonia..doppo di che sucedevano i massacri per sterminare il Popolo Macedone che e statto dai secolli in quelle terre e a creato la civilta Macedone e non Greca come e statto presentato con la nuova storia da quelli che avevano creato lo statto Grecco doppo la 1800 e avevano i suoi interessi per farlo e tuttora gli hano..Quindi cari amici Etiopi ed Africani che vi chiamate i Grecci, prima di tutto dovete restituire la mia terra fino a Thessalonichi cioe fino al nostro Mare e dovette rispondere per i crimini di guerra e pulizzia etnica!!


  6. ultimi anni gli amici Americani, piu grandi teroristi al mondo, dopo che ano spezzato la Yugoslavia perche da sempre era piu vicino alla Russia, per il suo scopo adesso gli usano i servi Albanesi per fare tutte le guere e i casini nei Balcani, Kossovo e frutto di questa guerra teroristica, e ano creato praticamente una bomba ad orologio-la droga, criminali, traficco con di organi umani, prostituzzione..ecco cosa ano creato gli Yenki con separazione violenta a Kossovo dalla Yugoslavija!!

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