Ma il caso pedofilia negli States che rimbalza in tutto il mondo è anche, e soprattutto, una Witch Hunt ed una Psy-Op

 

di Silvio Resta

Perdonatemi l’uso e quello che potrebbe, a torto, sembrare un apparente abuso di anglismi.

Contraddicendo paradossalmente me stesso, ma solo in modo apparente, infatti, io, che, solitamente, non amo chi infarcisce gratuitamente la nostra bella lingua di anglismi, ma quando questi si riferiscono a particolari connotazioni specifiche proprie della cultura di un altro Paese, allora, in questo caso l’uso della sua lingua mi pare proprio opportuno.

C’è anche un’altra ragione in questo caso, ed è la mia speranza che così agendo, io possa suscitare la curiosità di chi legge spingendolo ad approfondire e/o a verificare eventualmente quanto dico su di un Dizionario od una Enciclopedia, eventualmente anche online.

Ciò premesso posso finalmente dire che Witch Hunt sta per Caccia alle Streghe e Psy-Op per Operazione di Guerra Psicologica, e con ciò si dimostra che anche questi, come tutti gli altri forestierismi, sono perfettamente traducibili in italiano.

Ma poc’anzi mi riferivo in modo forse un po’ troppo ermetico a particolari connotazioni specifiche proprie della cultura di un altro Paese, che, in questo caso sono gli Stati Uniti d’America.

Come ben sa chi conosce la storia e la letteratura degli Stati Uniti d’America già molto tempo prima della Rivoluzione Americana le colonie britanniche sulla costa atlantica durante il XVII secolo si macchiarono dell’infamia purtroppo, di diverse Caccie alle Streghe, con numerosi arresti, processi ed esecuzioni capitali. Di innocenti, è ovvio, ed oggi lo si può dire, tranquillamente. Il più famoso di questi, o meglio famigerato, fu il Processo alle Streghe di Salem.

Saltando due secoli, per farla breve, nel Novecento vi furono negli States (Pardon!) altre Caccie alle Streghe come la Red Scare degli anni Venti contro anarchici, radicali e comunisti (chi non ricorda Sacco e Vanzetti ? vittime innocenti) e, più recentemente, negli anni Cinquanta il Maccartismo.

Comunque la Caccia alle Streghe, sia pure contro forme di Stregoneria sempre diversa (religiosa, ideologica o politica) non è mai morta negli States, purtroppo è un loro pessimo ed inestinguibile malvezzo, presumo radicato nella loro cultura originaria che è protestante e puritana che risale ai Padri Pellegrini.

Questo vizio è tanto radicato e vitale negli States, che, l’attuale Presidente Trump, a lungo e ripetutamente accusato di essere stato eletto grazie all’aiuto dei Russi, vero o falso che ciò sia, non ci interessa adesso, comunque si difendeva dicendo: It’s a WitchHunt.(E’ una Caccia alle Streghe).

Affermazione evidentemente plausibile altrimenti il Presidentestesso non la avrebbe utilizzata, con tutti i consulenti di Public Relation di cui dispone la Casa Bianca, certo più che esperti di cose americane.

Questa affermazione di Trump, dunque, testimonia meglio di altrela vitalità e l’attualità e la popolarità anche nella società statunitense contemporanea e nella sua cultura popolare di una modalità di lotta politica come la Caccia alle Streghe, ed avallando con ciò indirettamente la mia tesi.

Quanto poi ad un discorso generale sulle Operazioni di Guerra Psicologica, come pure alla Propaganda e alla Disinformazione, purtroppo è necessario farne una sia pur minima, disamina generale, almeno per sommi capi, al fine di comprendere, in quale contesto di narrazione politica esse si collocano ed in quale modo, gli obiettivi secondari che queste possono darsi, proprio perché molto indiretti (ed inconfessabili), secondo me.

E’ un po’ scomodo per me, appesantire il mio discorso in questo modo, essendo io, generalmente fautore di una pedagogia fondata sulla leggerezza logica intellettuale, ma purtroppo questa visione grandangolare è necessaria per includere il concept di Psy-Op in quella che è la rappresentazione della realtà offerta dai media.

Infatti, ritengo che queste manifestazioni delle Pubbliche Relazioni, siano molto più frequentie popolari di quel che si pensi, per effetto del controllo sociale e politico che gli Stati Uniti d’America, come mandatari di interessi economici monopolistici di grandi gruppi multinazionali, altre volte politici (Israele,adesempio) che si fanno scudo e si nascondono dietro la bandiera a stelle e strisce, attraverso le Psy-Ops esercitano il controllo della informazione mainstream. Tanto che qualcuno, proprio all’interno di quel loro establishment, ha parlato  tempo fa di informazione come “invenzione della realtà”.

Una affermazione che dà i brividi e che dovrebbe far molto pensare.

Ad esempio la recente decisione di Trump di riconoscere Guaidò come legittimo Presidente del Venezuela può essere vista da un lato come una libera e legittima decisione politica di un Paese sovrano (e che Paese!), gli USA, capofila di un Impero, le cui opzioni vengono  seguite pedissequamente allineandosi sempre e comunque dagli Alleati e dalle Colonie, ma, d’altro lato, può anche essere vista come una Psy-Op che tende ad un Regime Change.

Del resto chi non sa di FBI, CIA, ed NSA, tra le tante altreagenzie di sicurezza ed intelligence statunitensi, avvolte nel segreto più impenetrabile, che intercettano le nostre telefonate, email ed ogni forma di comunicazione anche grazie alla collaborazione di aziende private come i social network Facebook, Google ed altri che mettono a disposizione di queste agenzie tutto quello che sanno di noi, e si badi, questo attiene solo alla raccolta ed alla schedatura di informazioni su tutti gli abitanti del pianeta.

Dati che vengono poi elaborati ed utilizzati, ma come ed a quale scopo?

Se si pensa che tutta questa attività sia solo fine a se stessa allora certo non si è affatto “complottisti”, termine di cui si abusa spessoin malafede oppure con scarsa onestà intellettuale o intelligenza.

Se però, viceversa, si pensa diversamente allora tutta questa enorme attività è plausibilmente utilizzata nell’interesse (in fondo privato ed esclusivo nazionale, e sottolineo nazionale) strategico del sistema politico ed economico costruito intorno agli Stati Uniti d’America ed ai suoi più stretti alleati e clienti. Israele ed Arabia Saudita, oggi!

Ma qualcuno dirà, d’accordo è l’Impero Americano, come le agenzie anche ONU ad esso asservite, FMI, Banca Mondiale, la dittatura del Dolllaro, il loro formidabile dispositivo militare, il loro controllo dello Spazio (e dallo Spazio) ma che ci azzecca tutto questo con la pedofilia nella Chiesa Cattolica?

In altre parole questo apparato enorme, spaventosamente, astronomicamente grande ed organizzato, materialmente ricco, potente ed armato fino ai denti, perché dovrebbe prendersela con delle innocue (in senso politico) nullità come i microscopici, poveri, piccoli ed innocui peccatori (ci si passi la minimizzazione che non vuole essere una assoluzione): i pedofili, appunto,demonizzandoli e stigmatizzandoli?

Questo non lo dico, ripeto, per minimizzare il loro delitto e peccato, che è comunque grave, sul piano morale o etico, ma perridimensionare la loro pericolosità sul piano politico militare ed economico rispetto alle altre minaccie (vere o presunte che siano) con le quali l’Impero si confronta continuamente.

Perché l’obiettivo vero di questa Psy-Op è, secondo me, il Vaticano, o meglio la Santa Sede come Stato sovrano ed la Chiesa Cattolica nella loro libertà, indipendenza ed autonomia, come spiegherò meglio più avanti.

Libertà di non allinearsi e non omologarsi alla politica dell’Impero, eventualmente e se lo ritiene opportuno. Una opzione, una libertà che non è lasciata ad altri, nemmeno ad altri Stati o Grandi Potenze, e tanto meno è lasciata a quelli che il Machiavelli chiamava “i profeti disarmati”. Già il Machiavelli, uno che aveva capito tutto della Politica ante litteram. Non escluderei che, tra le righe delle sue opere, ci sia già la propaganda, la disinformazione e la guerra psicologica, anche, se ovvio, non poteva avere internet e gli smartphone, il solo suo limite essendo tecnologico.

Ma, allora, in questo caso perché i pedofili, come bersaglio? La risposta risiede in una figura retorica: sineddoche (una parte per il tutto). O forse, ancora meglio, in un’altra: metonimia (scambio di nome). In altre parole si prendono i sacerdoti (educatori, si fa per dire) pedofili al posto della loro Chiesa, quella Cattolica. Perché con ciò si vuole attaccare indirettamente:

• la castità dei suoi ministri;

• la discriminazione sessista verso le donne che non possono accedere al ministero;

• L’istituto monarchico (Papato) della Chiesa Cattolica (non democratico e non liberale).

Una violazione questa del Principio di sovranità e di non interferenza negli affari interni di un altro Paese, la Santa Sede, che non è solo uno Stato, ma è anche, e, soprattutto una Religione, la più diffusa al mondo, forse, e, comunque rappresenta anche una ancor più inammissibile ed inaudita interferenza indiretta con i suoi stessi Principi e Valori religiosi. Paragonabile in questo all’esilio del Dalai Lama e alla repressione della sua Chiesa ad opera della Repubblica Popolare Cinese. Ma ancora più vile ed infame per la natura questa volta ambigua ed occulta. Un complotto, questo, degno dei Protocolli . . . Se fossero veri.

Un Crisi di Antropologia Culturale che rispecchia in pieno il declino anche etico dell’Occidente.

Così lo scandalo (sul quale in sé non intendo eccepire) della pedofilia viene però artatamente gonfiato e strumentalizzato a scopo politico (e religioso, da guerra di religione).Intanto si tratta di pedofili cattolici, poi ancora di sacerdoti e dunque “educatori”, e così li si attacca per attaccare indirettamente la Chiesa cattolica con le sue specificità, tra le altre il voto di castità per i suoi ministri, che la differenzia, appunto, dalle altre Chiese. Ovviamente la pedofilia è un delitto odioso per tutti ed, attraverso questo espediente, si vuole artatamente stabilire un nesso causaledella pedofilia con il voto di castità. Come se la castità costringesse alla pedofilia.

La verità è che, secondo me, proprio il puritanesimo stesso, intrinseco alla cultura protestante originaria degli Stati Uniti d’America è causa di una sensibilità morbosa e deviata nei confronti del sesso che porta in molti casi ad amplificare ed a fraintendere il significato di certi gesti, ad una rappresentazione della realtà dominata dall’angoscia e dalla paura.

Con tutto ciò non voglio negare che in qualche caso questi atti di pedofilia siano avvenuti realmente, purtroppo.

Ma ciò che è prevalente è, secondo me, la dolosa amplificazione di fatti certo criminosi, ma non così frequenti come si dice, drammatizzati in modo potente e soprattutto strumentalizzati in funzione anti Chiesa Cattolica.

Ma l’anticattolicesimo statunitense è un tratto storico ed una costante della storia americana (al pari dell’anticomunismo) che ha i suoi prodromi in una lunga storia che risale al rapporto tra il Papa Clemente VII e poi Paolo III ed il Re Enrico VIII Tudor del Regno Unito, molto tempo prima della nascita degli Stati Uniti d’America e che portarono allo Scisma Anglicano.Anche dopo lo Scisma, però, i rapporti del sovrano del Regno Unito, con la Chiesa Cattolica furono molto travagliati e difficili e così pure fu la sorte degli stessi aspiranti cattolici al trono di quel regno primi in linea di successione di quel Regno.

Del resto la attuale dinastia regnante nel Regno Unito è la tedesca e protestante Sassonia Coburgo Gotha che ha cambiato nome in Windsor alla vigilia della Prima Guerra Mondiale (contro la Germania !), in sostituzione di quella estinta anch’essa tedesca e protestante degli Hannover che è stata insediata sul trono di San Giacomo, (e qui sta il bello!) nel 1714 solo perché protestante (!) nonostante la provenienza continentale e non insulare di quel casato dunque straniero! Mentre il primo aspirante al trono di San Giacomo in linea di successione era cattolico ma non potè essere incoronato perché lo Act of settlement del 1701 stabiliva che il Re ( o la Regina ) di Inghilterra non può essere cattolico/a! Ho detto tutto.

Che poi gli Stati Uniti d’America siano nati da una Rivoluzione massonica e laicista è noto a tutti e dovendo proprio riconoscersi in una unica religione, ma non lo hanno mai fatto, per ultima avrebbero scelto proprio quella cattolica, perché la meno rivoluzionaria, meno laica, meno secolarizzata, eccetera. Ed il Concilio Vaticano II che avrebbe dovuto cambiare molto quanto ai suoi effetti, non ha cambiato quasi nulla in questo senso.

E fu solo grazie agli immigrati irlandesi, prima, agli italiani dopo, ed agli ispanici alla fine che si affermò in essi una certa qual presenza cattolica, che però rimase sempre divisa ognuna all’interno dei suoi steccati sociali, etnici, culturali e linguistici.

Che sarà un caso, ma l’unico Presidente degli Stati Uniti d’America cattolico John Fitzgerald Kennedy, morì assassinato. Per molti ad opera di un complotto ordito dall’establishment.

E che a fronte di rapporti diplomatici che hanno cercato di essere all’insegna di un appeasement esteriore permane tuttora una certa diffidenza da parte dell’elite statunitense verso il Vaticano, anzi, peggio, tale diffidenza viene considerata un dato di fatto ben consolidato.

Se poi mi si chiede perché io creda che persista tuttora questa larvata ostilità della elite statunitense verso il Vaticano, questo pregiudizio di base contro la Chiesa Cattolica nella politica americana reale, nonostante in quel Paese la presenza di una quota rilevante della popolazione di religione cattolica e di ricche ed importanti istituzioni filantropiche ed ospedaliere cattoliche, e comunque non proporzionata all’importanza di esse, ebbene, credo ciò sia dovuto oggi solo al mancato allineamento e subordinazione della politica vaticana alla egemonia strategica dell’Impero Americano.

Come sarebbe atteso ed auspicato dalla sua classe dirigente, credo.

Classe dirigente che è dominata dalla sua componente ebraica filoisraeliana, è un altro elemento da non trascurare, credo.

Un altro aspetto poi della indipendenza ed autonomia del Vaticano, che anche qui ritengo, non sia affatto gradito alla classe dirigente dell’Impero Americano è l’esistenza stessa e laindipendenza ed autonomia della rete di informazione globale vaticana, che non è abbastanza embedded, o almeno così ritenuta,dietro alla rappresentazione (invenzione) della realtà e alle opzioni politiche e militari dell’Impero.

Perché questo esigono gli Imperi in quanto tali.

L’accentramento, il monopolio politico del potere.

Come nel quadro di Jacques-Louis David al Louvre: Napoleone si incorona da solo davanti al Papa. Privando così il Papa del suo ruolo istituzionale e tradizionale, nell’Ancien Regime.

Ma la campagna scandalistica debitamente amplificata e strumentalizzata contro la pedofilia all’interno della Chiesa Cattolica non rappresenta affatto una eccezione od un caso singolo, secondo me.

Se qualcuno dubitasse della plausibilità di questa mia ipotesi,secondo cui lo scandalo pedofilia nella Chiesa configura in realtà una iniziativa dolosa di guerra psicologica, produrrò per convincerlo altri esempi consimili ed analoghi ben noti a tutti.

La più grande di queste Psy-Ops orchestrata a livello globale con grande impegno di tutti i mainstream media è, secondo me,rappresentata dalla Giornata della Memoria dell’Olocausto (che considerato qualche giorno di anticipazione e di preavviso nonché una coda anch’essa di almeno uno o due giorni finisce per durare almeno una settimana l’anno).

Anche perché in realtà essa si moltiplica ed articola in una serie di iniziative volte a commemorare singoli episodi di questa persecuzione (il rastrellamento degli ebrei del Ghetto di Roma del 1943 o il Lager della risiera di San Sabba a Triesta) ognuna di queste commemorazioni con una sua diversa tempistica.

La parzialità di queste iniziative volte a commemorare questi avvenimenti certamente vergognosi ed esecrabili avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale ma purtroppo come tanti altri nella storia solo che non ci si concentri nel triennio 1943-44-45 a fronte di secoli o millenni di storia, consiste nella relativa apatia ed indifferenza nei confronti di altri genocidi consimili avvenuti ai danni di altri gruppi etnici anche in epoche contigue.

Che so le foibe in cui i partigiani titini hanno gettato gli italiani dell’Istria.

Piuttosto che le vittime presunte “fasciste”civili o militari delle violenze partigiane immediatamente dopo la cosiddetta “Liberazione”dal fascismo.

Per non dire delle persecuzioni, internamenti, carestie, molestie e stupri che hanno subito le popolazioni civili dell’ex Terzo Reich dopo la Seconda Guerra Mondiale privati della libertà e dei diritti e persino dello  Stato cui appartenevano che veniva disintegrato, annichilito, azzerato,smembrato in tre parti, dopo essere stato, negli ultimi due secoli una delle più grandi potenze europee.Unodei più avanzati nella filosofia, nelle arti, nelle scienze e nelle tecniche. Lo Stato di Kant, di Hegel, di Marx, di Nietzsche, di Bach, di Beethoven, Mozart (ci si passi anche l’Austria per con-fusione) e di Wagner. Quale altro Stato poteva e può vantare una genealogia simile? Certo non i rozzi ed ignoranti vincitori!

Una persecuzione che chissà perché (è un eufemismo!) non viene commemorata da nessuna Giornata della Memoria.

Non a caso ho citato questa sorta di genocidio che è consistito soprattutto nella privazione della identità nazionale e della sua memoria della Germania (una cesura ed una debellatio quale non si vedeva da secoli e soprattutto dall’epoca illuministica in poi e questo contro ogni valore illuministico) per introdurre quella che secondo me è lo scopo il fine ultimo della Giornata della Memoria dell’Olocausto.

Il suo scopo è, secondo me, prima di tutto la legittimazione definitiva della nascita dello Stato di Israele attraverso il terrorismo e del Sionismo come dogma-postulato.

In secondo luogo l’imposizione di uno standard di tolleranza eccezionale per tutti gli abusi e crimini che Israele ha commesso, commette o commetterà. Una sorta di licenza di uccidere alla James Bond.

E veniamo finalmente all’ultimo esempio di guerra psicologico cui farò cenno e che presenta una qualche analogia con lo scandalo della pedofilia nella Chiesa: le violenze dei maschi che commettono femminicidi.

Si tratta in ambedue i casi di violenze compiute dai maschi, il primo la pedofilia spesso omosessuale e contro l’integrità psicofisica della vittima, ed il secondo, eterosessuale,  sul piano fisico, contro l’integrità fisica delle donne.

A parte il fatto che non so se siano mai stati fatti seri ed imparziali studi scientifici sulla realtà comparativa dei femminicidi rispetto agli eventuali “maschicidi”; a me pare che questa indignazione verso atti comunque esecrabili nasca piuttosto da una pregiudiziodi misandria, da una asimmetria nei giudizi piuttosto che da una realtà oggettiva secondo cui i maschi sarebbero nelle loro relazioni orientati a priori ed a prescindere verso comportamenti violenti. Così come in passato in epoche che precedevano l’avvento del femminismo si presentava a volte il pregiudizio opposto: la misoginia.

Ma quale è la “ratio”, il fine ultimo di questa nuova forma di guerra psicologica rappresentata dalla particolare evidenziazione nella cronaca nera di questa forma di violenza rispetto alle altredella sua enfatizzazione e dalle  campagne di informazione e contrasto su e contro questi crimini?

La quale, in una forma minima, in fondo , è presente nella discriminazione sessista della Chiesa Cattolica verso le donne che non possono accedere al ministero e ad essa attiene.

Questo va detto anche per giustificare quelle che altrimenti potrebbero essere considerate come mie eccentriche digressioni quasi fuori tema e gratuite sul femminicidio.

Come pure quella sulla Giornata della Memoria, di natura para-religiosa e para-politica.

In modo criptico tendente ad un atteggiamento acritico verso Israele.

Il femminicidio, o meglio la guerra psicologica che viene orchestrata intorno ad esso, mira, secondo me, invece, a minare la possibilità del soggetto di sesso femminile di avere fiducia verso il partner, che in una coppia etero è, ovviamente, di sesso maschile, oggi è opportuno dirlo, mentre in passato, sarebbe stato superfluo!

Ma questa disistima , è ovvio, tende anche rendere impossibile, forse, l’amore per il sesso opposto, predispone ad un atteggiamento negativo verso l’altra metà del Cielo. Che tende alla dissoluzione dell’istituto sociale di base: la famiglia attraverso la eliminazione del suo presupposto necessario: l’amore tra un uomo e una donna. Verso una società sempre più precocemente individualista ed atomizzata.

Inoltre voglio sottolineare il fatto che questa propaganda negativa, questa disinformazione è soprattutto pedagogica, nel senso che tende ad “educare” o meglio diseducare all’amore eterosessuale, non tanto le donne adulte e mature che già si sono formate una conoscenza personale ed una consapevolezza della qualità e delle modalità reali dei rapporti trai sessi quanto piuttosto tende ad “educare” alla diffidenza e all’odio verso i maschi le giovani generazioni femminili, le bambine e le ragazze ancora ignare della complessità della realtà effettuale che da adulte diventeranno donne misandre. Ci si passi il neologismo. Che non accetteranno più di fondare una famiglia tradizionale fondata sull’amore tra uomo e donna senza riserve mentali.

Come in fondo ed in parte avviene già ed è sempre avvenuto in contesti puritani legati al protestantesimo statunitense.

E’ una sorta di protestantizzazione dei costumi e della società, però a-religiosa, cioè indipendente ed autonoma da ogni discorso religioso.

Per concludere: alla luce di quanto ho appena scritto, ovvero dell’onda lunga di ostilità sistematica e preg

iudiziale dell’Impero Americano verso il Vaticano, la recentissima decisione del Papa di ridurre allo stato laicale l’arcivescovo di Washington D.C. McCarrick, mi chiedo se tale decisione sia stato opportuna e prudente.

Infatti, al di là delle eventuali responsabilità e colpe di questo personaggio nel cui merito non intendo entrare, né ho gli elementi per farlo, la scelta di privarsi di un uomo della sua esperienza e provvisto di un capitale di conoscenze e di relazioni sociali, politiche ed interreligiose negli States nonché l’amministratore diun capitale (in senso stretto!) ingente come il suo, io credo che sia semplicemente “too big to fail”ndr. troppo grande per fallire o essere licenziato.

Grandi capitali che in nessun paese pesano anche politicamente come negli States.

Per dirla nel modo più triviale: il Presidente USA anche nella politica internazionale, leggi guerre, fa sempre ciò che vogliono i grandi capitalisti di quel paese, giusto o sbagliato che sia (money talks).

Tra l’altro dal punto di vista dei cattolici americani presumo che,nonostante le accuse infamanti, (da provare o meno, non so) molti di loro, soprattutto i più conservatori ed a destra, avrebbero certamente preferito McCarrick al posto dell’attuale pontefice. Il rischio è di uno Scisma, acceso dal Papa,poi, con la riduzione allo stato laicale di McCarrick.

E’ sempre rischioso condannare una autorità a quel livello, e, poi proprio l’autorità religiosa cattolica più alta della più grande superpotenza globale, anche perché per gli Americani, per un opinabile e discutibile corto circuito logico il livello, il grado Nazionale è considerato più alto, più importante di quello Internazionale o Globale e vale più di questi.

In altre parole, per gli Americani Washington conta più di tutte leNazioni Unite messe assieme.

Inoltre è difficile confinare, limitare ed arginare il discreditodovuto a tali fatti alla sola responsabilità dell’arcivescovo di Washington, non è poi tanta la distanza gerarchica, tra di lui ed il Papa, senza mai dimenticare poi, il fatto che, come ho appena detto, per gli Americani, right or wrong is my country eWashington è molto più in alto di Roma.

Esiste il rischio che tale degradazione possa contagiare o venire scaricata sul Papa di Roma, in un secondo tempo.

Saggiamente gli antichi consigliavano: Promoveatur ut amoveatur. (Lo si promuova [ad altro ufficio eventualmente simbolico o virtuale] per rimuoverlo).

L’esito peggiore credo sarebbe uno Scisma che potrebbe dividere la Chiesa Cattolica statunitense da quella Romana trasformandola in autocefala, nazionale e lealista.

Tra l’altro dividendo ed allontanando la Chiesa Romana dalle realtà più avanzate in senso economico sociale e tecnologico, e, condannandola, nello stesso tempo alla subalternità, alla marginalizzazione ed all’irrilevanza.