La magistratura abolisce l’opposizione. Andrà tutto bene.

“La richiesta della procura risale al 15 luglio e la risposta del gip arriva l’11 settembre”, scrive Repubblica. L’arresto dei tre commercialisti avviene “mentre uno dei commercialisti (Manzoni) si era già recato in procura spontaneamente per, e l’altro (Rubbia) aveva fissato l’appuntamento coi pm” (scrive Libero). Dunque non c’era alcun bisogno giudiziario di arrestare i tre; il solo scopo è stato suscitare il clamore mediatico totalitario con titoloni da prima pagina- che non sono mancati. A dieci giorni da elezioni regionali che la maggioranza rischia concretamente di perdere.

Gli arresti “perché esiste un concreto e attuale pericolo di commissione di parte degli indagati di delitti della stessa specie di quelli posti in essere”; comunicato il gip. Certo, la giustizia ha sempre ragione: per perseguire il partito d’opposizione.

Continua la ricerca in ogni buco all’estero dei 49 milioni di contributi elettorali, sparizione (se mai è avvenuta) da attribuire alla precedente gestione Bossi.

Il processo Open Arms: la maggioranza ha dato alla magistratura il potere di incriminare il capo dell’opposizione per “abuso delle funzioni amministrative attribuitegli nell’iter procedurale per la determinazione del place of safety, omettendo di indicarlo ed evitando in tal modo lo sbarco di migranti dalla Open Arms che li aveva soccorsi, così determinando illegittimamente la loro permanenza a bordo della nave per alcuni giorni, in stato di costrizione della libertà personale per un tempo giuridicamente apprezzabile”.

E ci sono anche “I 35 voli di stato sospetti di cui avrebbe abusato Salvini al Viminale”.

Gianluca Savoini, ex portavoce di Salvini, ancora sotto incriminazione per una vendita di petrolio russo mai avvenuta in cui l’Eni avrebbe dovuto pagare una tangente mai pagata alla Lega. Per Savoini sono immani spese di avvocati, perdita di vita politica, economica e umana, e infinita angoscia.

Giulio Centemero, tesoriere della Lega per finanziamento illecito di Radio Padania. “I pm di Milano Stefano Civardo e Gianluca Prisco gli contestano un finanziamento illecito da 40mila euro. “Sovvenzione” donata da un imprenditore simpatizzante, Bernardo Caprotti padrone di Esselunga, nel 2015-16, anno nel quale Caprotti è morto.

Armamdo Siri, senatore e testa pensante della Lega (che non ne ha molte), “incriminato per presunte mazzette e l’acquisto “illecito” di un palazzo intestato alla figlia; campagna di stampa con la bava alla bocca contro di lui; i 5Stelle esigono le sue dimissioni da sottosegretario. “E dopo le dimissioni, livore e inchieste scompaiono “ benché a un certo punto i pm di Milano chiedono 6 mesi di proroga delle loro indagini per autoriciclaggio. “Anzi sul palazzo [persino] la procura di Milano ha dichiarato l’inesistenza del fumus di reato.

La magistratura ha usato il trojan che ha rivelato tutte le telefonate sospette dei sospettti. Il trojan sul telefono dei faccendieri attorno al governo e ai governanti de sinistra, per tacere dei fidanzati e fidanzate , ed ex mogli, darebbe, oso ritenere, risultati più clamorosi: lì ci sono soldi pubblici veri.

Insomma credo di poter dire, senza essere incriminato come complice dei comercialisti, quale è lo scopo politico che la magistratura vuole ottenere: abolire l’opposizione. Cancellarla. E poi che si fa?

Salvini a Napoli (ha preso solo pomodori)