La confessione di R. Giuliani: “Le proteste in Iran non sono spontanee”

 

L’avvocato personale di Trump ed ex sindaco di New York Rudolph Giuliani, parlando ieri nel corso dell’annuale incontro mondiale del gruppo terroristico anti-rivoluzionario iraniano MKO (“Mojahedin-e Khalq”, più noto in Iran con l’appellativo coranico di “Monafeqin”, ipocriti) che si è tenuto come di consueto a Parigi, a proposito dei recenti disordini in Iran ha tranquillamente affermato:

“Queste proteste non stanno accadendo spontaneamente. Avvengono grazie a molte delle nostre persone in Albania [paese che dal 2015 ospita un quartier generale del MKO] e a molte delle nostre persone qui e in tutto il mondo.”

Ripetendo poi quella che dal 1979 in poi è stata una delle principali illusioni dei nemici interni ed esterni della Rivoluzione Islamica, Giuliani ha affermato: “Adesso siamo realmente in grado di vedere la fine del regime in Iran. La libertà è proprio dietro l’angolo…il prossimo anno voglio tenere questa riunione a Teheran!”

Anche l’ex Primo Ministro canadese Stephen Harper è intervenuto all’assemblea del gruppo terroristico, evocando il “regime change” in Iran.

Lo scorso anno, partecipando alla stessa riunione, l’ex ambasciatore USA alle Nazioni Unite e attuale Consigliere per la Sicurezza Nazionale americana John Bolton aveva promesso che “la Rivoluzione non raggiungerà il suo quarantesimo anno (a febbraio del 2019 la Rivoluzione Islamica compirà 40 anni) e festeggeremo insieme a Teheran!”.

(IslamShia)